Centri di Ricerca

European Centre for Social Ethics

Presentazione

L'European Centre for Social Ethics, istituito il 15 gennaio 2017 presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, affiliato al Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo, mira a creare un network tra ricercatori centri di ricerca internazionali che si occupano a vario titolo di Europa, con un interesse non solo per gli aspetti politici ma anche per quelli più genericamente culturali. Il centro promuove, inoltre, un costante dialogo su questi temi con le istituzioni e gli influencer sociali ed economici, affinché propongano visioni e politiche adeguate e le adottino.

Perché questo centro?

L’attuale crisi e gli scenari geopolitici nei quali l’Europa e i paesi occidentali dovranno muoversi efficacemente nei prossimi decenni richiedono anzitutto una più profonda presa di coscienza culturale. I principali attori sulla scena globale sembrano appellarsi ai valori fondamentali elaborati dalla cultura politica europea, e tuttavia tali concetti vengono sfidati da stili di potere alternativi e dalle attuali dinamiche proprie delle relazioni internazionali. Persino i paesi dove tali valori sono stati definiti e si sono sviluppati mostrano oggi tensioni e contraddizioni che invocano un ripensamento della tradizione e una nuova formulazione di quei principi insieme a pratiche effettive che da essi derivino.

Le cosiddette “Radici dell’Europa”, come le origini greche della democrazia o l’unità medievale cristiana, sulle quali ha insistito una certa retorica in passato, sono troppo labili e lontane rispetto alle lacerazioni contemporanee. Queste ultime richiedono piuttosto una ripresa di quella profonda e feconda riflessione filosofico-culturale che ha trovato forma concreta in tre momenti fondamentali della modernità: 1) nell’Illuminismo come concezione etico-politica basata su un ideale critico della ragione; 2) negli Stati nazionali come comunità linguisticamente e culturalmente unite e definite da confini stabili; 3) nella concezione dei rapporti internazionali come equilibrio di forze retto da princìpi e valori comuni.

La modernità resta il grande laboratorio dell’Europa e i suoi valori caratterizzano distintamente le nazioni europee e occidentali nello scenario globale, specialmente nel modo in cui queste ultime affrontano le difficoltà, le crisi e i conflitti contemporanei. Il XX secolo è stato testimone di profonde e drammatiche distorsioni di questi valori, ma esso ha visto anche la loro riaffermazione a seguito della sconfitta del totalitarismo e la loro elaborazione in un progetto europeo condiviso, il quale è tuttora lungi dall’essere del tutto realizzato.

Per tutti questi motivi, c’è più bisogno di Europa oggi di quanto non ce ne sia mai stato nella storia.

Le questioni che oggi richiedono un’azione e una riflessione filosofica, politica e culturale sono complesse e impegnative: la giustizia oltre i confini, da quelli nazionali a quelli tra generazioni, generi ed etnie; la crisi ambientale, la quale richiede politiche efficaci ma che si trova a dover affrontare forze contrastanti; l’immigrazione e l’ethos di società multiculturali; la crisi delle istituzioni europee e la necessità di riformulare il progetto dell’Unione Europea; le ineguaglianze economiche e i disordini sociali che ne risultano, nei nuovi ghetti e nelle periferie; le tensioni sistemiche generate dall’economia capitalista e la necessità di sviluppo e crescita.

Al fine di affrontare tali sfide è di vitale importanza la cooperazione tra università, istituti di ricerca, movimenti culturali, attori politici e forze economiche.

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