Malgaroli Antonio Professore ordinarioPsicologiaBIO/09

Biografia

Biografia

Professore Ordinario di Fisiologia Umana

 

Educazione

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano, 1985.

Specializzazione in Psichiatria, Università degli Studi di Milano, 1991.

PostDottorato presso il Dipartimento Farmacologia, Università degli Studi di Milano, 1985-1989

PostDottorato presso il Dipartimento di Molecular and Cellular Physiology, School of Medicine, Stanford University, USA, 1989-93.

 

Esperienza Professionale

Borsista Ricercatore presso il Dipartimento di Farmacologia, Università di Milano, 1985-89

“Postdoctoral Fellow” Dipartimento di Molecular and Cellular Physiology, School of Medicine, Stanford University, USA, 1989-93

Capo Unità, Unità di Neurobiologia dell’Apprendimento, l’Istituto Scientifico S.Raffaele, 1993-

Ricercatore, Istituto Scientifico S.Raffaele, 1993-2000

Professore a contratto per la Fisiologia, Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Università degli Studi di Milano, 1997-2009

Professore Associato di Fisiologia Umana, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Vita-Salute S. Raffaele, 2000

Summer Investigator, MBL, Woods Hole, 1999 & 2000

Professore Ordinario di Fisiologia (BIO/09), Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Vita-Salute S. Raffaele, 2004-2016

Professore Ordinario di Fisiologia (BIO/09), Facoltà di Psicologia, Università Vita-Salute S. Raffaele, 2016 –

Consulente Psichiatra presso il Centro per i disturbi alimentari e OCD, Ospedale Ville Turro San Raffaele, Milano, 2016-

 

Riconoscimenti ricevuti

Premio di Ricerca biennale intitolato a “G. Moruzzi”, 1989-91

Chemofux Award, University of Vienna, 1991

Lettura Plenaria, Simposio Annuale della Società Italiana di Biologia Cellulare e del Differenziamento, 1993

Lettura Plenaria, “Berlin Neuroscience Forum”, 1999

Membro della American Neuroscience Society, dal 1990

Membro della American Physiological Society dal 2000

Human Frontier award (1998-2001)

Herbert W. Rand Award, MBL, Woods Hole, USA, 1999

Herbert W. Rand & Frank Lillie award, MBL, Woods Hole, 2000

EMBO, Eletto come membro,  2000

Physiological Society London, Eletto come membro, 2000

 

Interessi di ricerca

Che cosa sono e di cosa sono fatti i nostri “processi mentali”? La risposta è legata all’organizzazione del nostro encefalo che contiene almeno 100 miliardi di cellule neuronali. Questi neuroni sono fortemente interconnessi. Essi comunicano attraverso le sinapsi, punti di contatto microscopici, specializzati nel veicolare segnali di tipo elettro-chimico. I processi mentali dipendono verosimilmente da questa complicatissima rete di contatti caratterizzata da una enorme flessibilità. Questa flessibilità o plasticità delle sinapsi è legata alla loro capacità di modificarsi in termini di forza di trasmissione, forma, numero delle connessioni, posizione, composizione molecolare, sulla base delle esigenze funzionali del momento. Processi quali quelli che elicitano un ricordo, un’emozione, un pensiero, un’idea, un’ipotesi, dipendono da questa rete di sinapsi e dalle sue modifiche plastiche. La mente, è quindi una sorta di sistema simbolico, una macchina che costruisce, utilizza, manipola, mette in relazione le rappresentazioni mentali che sono espresse e mantenute sotto forma di specifiche reti di connessioni sinaptiche. Tra alcune delle domande fondamentali a cui si vorrebbe poter dare una risposta: “cosa sono e dove si localizzano queste rappresentazioni mentali”, “come vengono indotte e modificate”, “come si possano avere effetti che perdurano per tutta una vita”.

Nel nostro laboratorio cerchiamo di correlare il comportamento umano ed animale a modifiche funzionali ed anatomiche delle reti sinaptiche. Queste non possono essere valutate con le tecnologie di imaging attualmente disponibili, che non possiedono la risoluzione necessaria, ma richiedono tecnologie piu’ avanzate alcune delle quali vengono attualmente sviluppate nel nostro laboratorio. Tra queste alcune tecnologie di optogenetica e alcuni sensori innovativi per la misura dell’attività sinaptica sia in vitro che in vivo. Tra gli aspetti di ricerca su cui stiamo lavorando: 1) I meccanismi di plasticità sinaptica nell’ippocampo e nella corteccia prefrontale e il loro ruolo nell’apprendimento e nelle decisioni; 2) Gli effetti sinaptici e comportamentali di farmaci antidepressivi ad azione rapida; 3) La risposta allo stress acuto e cronico sulla corteccia prefrontale e sulla circuiteria fronto-limbica;  4) Il ruolo del Globo Pallido anteriore e della circuiteria Pallido-Corteccia Prefrontale nelle decisioni e nella memoria operativa ed in alcune forme di OCD; 4) La caratterizzazione delle modifiche sinaptiche riscontrate in un modello animale di activity-based anorexia (ABA) e la traslazione di questi risultati alle forme cliniche di anoressia nervosa nell’uomo.

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