Ad aggiudicarsi il podio sono Valentina Vavassori, ricercatrice dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, e la studentessa di bioingegneria dell’Università di Padova Elena Barosso
Si è conclusa ieri sera la selezione Milanese di FameLab, il talent show internazionale della divulgazione scientifica nato nel 2005 a Cheltenham, nel Regno Unito. Una serata trascorsa nella cornice magica dello Spazio Polene, nel Padiglione Aeronavale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, e ricca di soprese: ad accompagnare la sfida tra i divulgatori in gara uno spettacolo di stand-up comedy scientifica del tecnico robotico dell’Istituto Italiano di Tecnologia - IIT Paul Genovese e l’esibizione chitarra e voce di Antonio Bosco, dell’Associazione Polifonia del Politecnico di Milano.
Ad aggiudicarsi i primi due posti sul podio, a insindacabile giudizio della giuria di esperti, sono state Valentina Vavassori, appassionata paracadutista e ricercatrice dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, che ha raccontato al pubblico come i virus possono essere usati per correggere il DNA delle cellule e curare in modo definitivo alcune malattie genetiche, e la studentessa di bioingegneria dell’Università degli Studi di Padova Elena Barosso, che corre i 400 metri in atletica leggera e ha parlato di ossa, della loro rigenerazione e del futuro della ricerca nel campo. Saranno loro ad accedere alla Masterclass di formazione in programma per l’estate e a partecipare alla finale nazionale del contest, che si terrà in autunno e incoronerà il vincitore italiano di FameLab 2022.
Accanto ai due primi posti, anche il terzo classificato Andrea Pianetti, dottorando in nanotecnologie dell’Università di Milano-Bicocca, con un talk su quantum dots e computer quantistici, e la preferita del pubblico, Francesca Donnaloja, dottoranda del Politecnico di Milano dove studia il rapporto complesso tra flora batterica intestinale e cervello.
FameLab – che nel corso di questi 17 anni ha visto sfidarsi tra loro oltre 10.000 ricercatori da 31 paesi nel mondo, avviando la carriera di molti divulgatori famosi – ha un format semplice e accattivante: i concorrenti hanno 3 minuti per conquistare giuria e pubblico affrontando un tema scientifico con carisma, chiarezza e precisione, senza l’aiuto di slide o video, ma solo della voce e di eventuali oggetti di scena.
A valutare gli 11 concorrenti milanesi è stata una giuria di ricercatori e divulgatori composta dalla giornalista scientifica e conduttrice radio Chiara Albicocco, dal biotecnologo e divulgatore Stefano Bertacchi, dall’autore e comunicatore Stefano Sandrelli di INAF, e dagli scienziati Anna Mondino, di IRCCS Ospedale San Raffaele, e Francesco Nicassio, Direttore del centro di Milano dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT.
La selezione milanese del concorso internazionale è promossa da un nutrito gruppo di istituti di ricerca e atenei della città: Università Vita-Salute San Raffaele, ente coordinatore, insieme a IRCCS Ospedale San Raffaele, INAF – Osservatorio Astronomico di Brera, Istituto Italiano di Tecnologia - IIT, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci e Politecnico di Milano.