Progetti di Dottorato e Finanziamenti Europei
Progetti PNRR
Di seguito è possibile consultare le informazioni sui progetti finanziati dai fondi del PNRR
Medicina Molecolare
Dottorando: Erika Di Domenico
Supervisore: Emilie Venereau
Abstract
HMGB1 è una proteina nucleare rilasciata dalle cellule in seguito a stress o danni per agire come mediatore dell’infiammazione e della rigenerazione. Una minore espressione di HMGB1 all’interno della cellula e il suo rilascio nell’ambiente extracellulare sono stati associati a dei segni distintivi dell’invecchiamento. La nostra ipotesi di lavoro è che le cellule tendano a rilasciare HMGB1 con l’invecchiamento, a causa di uno stress costante, che porta a danni intrinseci alle cellule, nonché a segnalazioni infiammatorie inappropriate e danni a cellule e tessuti. Combineremo esperimenti di loss-of-function e gain-of-function per decifrare il contributo di HMGB1 nel processo dell’invecchiamento.
Obiettivi e Risultati attesi
Ci aspettiamo di decifrare il contributo di HMGB1 al processo di invecchiamento, valutandone il suo potenziale come biomarker per distinguere tra un invecchiamento sano e patologico, e valutando il potenziale terapeutico della proteina ricombinante HMGB1 nelle cellule invecchiate.
Dottorando: Manuel Alejandro Montano Castillo
Supervisore: Marco Bacigaluppi
Abstract
L’ictus ischemico ha un esito clinico peggiore negli anziani rispetto ai giovani. Le alterazioni legate all’età del sistema immunitario possono dare origine a risposte immunitarie modificate che potrebbero potenzialmente avere un impatto sull’esito dell’ischemia cerebrale. In questo progetto investigheremo le alterazioni molecolari e cellulari legati all'età delle cellule immunatarie in topi anziani e il loro ruolo nel peggioramento dell'ictus ischemico e identificheremo nuovi bersagli terapeutici.
Obiettivi e Risultati attesi
Identificare i cambiamenti molecolari e cellulari nel compartimento immunitario correlati all’esito dell’ischemia cerebrale per scoprire nuovi bersagli terapeutici per migliorare il trattamento dell’ischemia cerebrale negli anziani
Dottorando: Luisa Ricci
Supervisore: Simone Cardaci
Abstract
Una delle principali patologie associate è l’invecchiamento è il cancro ed è interessante notare che le alterazioni metaboliche, oltre a essere alla base del processo di invecchiamento, siano anche fondamentali nel promuovere la trasformazione neoplastica. Questo progetto si prefigge lo scopo di analizzare i meccanismi molecolari alla base della riprogrammazione del metabolismo tumorale e di determinare come alcuni metaboliti presenti nel microambiente possano influenzare la progressione del tumore stesso.
Obiettivi e Risultati attesi
Tramite l’utilizzo di metodi computazionali, di chimica analitica e biologia cellulare, pianifichiamo di identificare le vulnerabilità metaboliche specifiche del tumore e le caratteristiche immuno-metaboliche alla base della crescita tumorale.
Dottorando: Ainhoa Viana Alzola
Supervisor: Dr. Jean-Michel Cioni
Abstract
Gli endosomi svolgono un ruolo essenziale nella funzione e nella sopravvivenza cellulare, regolando molteplici vie di traffico intracellulare. È stato dimostrato che i difetti nel traffico endosomiale si verificano durante l'invecchiamento e in un'ampia gamma di malattie umane ad esso legate, interessando principalmente il sistema nervoso. Un corretto traffico endosomiale è essenziale per la funzione e la sopravvivenza dei neuroni. Tuttavia, le cause e le conseguenze funzionali delle alterazioni delle funzioni endosomiali nei neuroni legate all’invecchiamento non sono ancora note.
Obiettivi e Risultati attesi
Questo progetto mira a indagare il legame tra le alterazioni del traffico endosomiale e della proteostasi nel cervello durante l’invecchiamento, concentrandosi sui cambiamenti molecolari che riguardano l’organello.
Dottorando: Roberta Vacca
Supervisore: Raffaella Di Micco
Abstract
Le terapie geniche con cellule ematopoietiche staminali e progenitrici richiedono l’attivazione ex vivo che, attraverso meccanismi non ancora conosciuti, può ridurre fortemente la funzionalità delle HSPC. Sta emergendo che un’accelerata proliferazione delle HSC, che dovrebbe verificarsi durante la manipolazione in coltura ma anche dopo il trapianto, potrebbe portare a danni al DNA attraverso l’accumulo di stress ossidativo, tutti fattori implicati nell’invecchiamento cellulare. Pertanto, proponiamo di integrare la conoscenza della biologia delle HSC invecchiate per preservare la funzionalità delle HSC durante la coltura e dopo il trapianto.
Obiettivi e Risultati attesi
Il progetto mira a identificare i meccanismi molecolari e cellulari dell’invecchiamento fisiologico nelle HSC e ad applicare questi risultati per migliorare l’efficacia delle applicazioni della terapia genica e cellulare per il trattamento delle malattie umane.
Dottorando: Alessandra Weber
Supervisor: Luigi Naldini
Abstract
L'editing mediante riparazione diretta per omologia (HDR) nelle HSPC umane rimane scarsamente efficiente e questo limita le sue applicazioni terapeutiche nella maggior parte delle malattie. Nuove strategie che consentano l'arricchimento delle HSPC modificate tramite HDR a scapito delle cellule non modificate migliorerebbero l'efficacia terapeutica e potrebbero ridurre la tossicità, eliminando le cellule portatrici di modifiche indesiderate comportanti la perdita di funzione nel sito target.
Lo scopo di questo progetto di dottorato è sviluppare strategie innovative per l'arricchimento ex vivo e in vivo delle HSPC umane modificate conteneti l'integrazione desiderata di cassette altamente espresse in cosiddetti genomic safe harbors GSH.
Obiettivi e Risultati attesi
Le strategie di arricchimento delle cellule correttamente modificate possono essere ottenute i) selezionando ex vivo cellule ingegnerizzate mediante un selettore accoppiato alla modifica desiderata, o ii) conferendo uno svantaggio selettivo in vivo alle cellule non sottoposte a HDR.
Dottorando: Francesca Rita Ogliari
Supervisor: Michele Reni
Abstract
L’immunoterapia, da sola o in combinazione con la chemioterapia, è diventata lo standard terapeutico per la maggior parte dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule metastatico. Tuttavia, dal 20 al 30% dei pazienti non ottengono il beneficio atteso da queste terapie. Uno strumento di intelligenza artificiale, in grado di estrarre automaticamente i dati dei pazienti (clinici, patologici, radiologici, di laboratorio) e analizzarli, aiuterebbe nell’identificare relazioni fra i dati e costruire algoritmi predittivi di eventi di interesse clinico. Il nostro studio ha come obiettivo la realizzazione di una piattaforma di training e la sua successiva validazione su scala multicentrica.
Obiettivi e Risultati attesi
L’obiettivo primario è identificare precocemente pazienti che non rispondono ai trattamenti con immunoterapia; gli obiettivi secondari sono invece la predizione di tossicità severe e la identificazione di pazienti lungo-sopravviventi. Obiettivo secondario è inoltre dimostrare la fattibilità di un approccio AI nella ricerca clinica.
Dottorando: Nicolo Pecco
Supervisore: Andrea Falini
Abstract
I gliomi sono un gruppo eterogeneo di neoplasie cerebrali e la ricerca di biomarcatori per caratterizzare lo stato molecolare o predire la prognosi è di estrema rilevanza in neuro-oncologia. Questo progetto mira a identificare biomarcatori di risonanza magnetica (RM) affidabili per la caratterizzazione personalizzata dei gliomi cerebrali. Verrà sviluppato un modello di Intelligenza Artificiale (IA) basato su Deep Learning (DL) mediante utilizzo di transfer learning per l'identificazione dei gliomi su serie di dati retrospettivi di RM convenzionale e avanzata, seguito da un'analisi radiomica per estrarre caratteristiche quantitative rilevanti legate a caratteristiche patologici, molecolari e cliniche. I modelli di DL saranno testati su una coorte prospettica di pazienti affetti da glioma e su database open-source (ad esempio TCIA/TGCA-GBM), a scopo di validazione esterna.
Dottorando: Eva Baronchelli
Supervisore: Vania Broccoli
Abstract:
Il glioblastoma multiforme è il tumore cerebrale più comune e letale negli adulti. Nonostante i trattamenti, quasi tutti i pazienti hanno una ricaduta a causa della presenza di cellule tumorali quiescenti o con bassa attività proliferativa, che sono in grado di auto-rinnovarsi e rigenerare il tumore. Con lo scopo di sopprimere le recidive, il mio laboratorio ha generato un silenziatore epigenetico di SOX2 in grado di spegnere la cascata trascrizionale controllata da SOX2.
L'obiettivo di questo progetto è di creare un altro fattore di silenziamento epigenetico chiamato TES per spegnere la rete trascrizionale oncogenica YAP/TAZ coinvolta nella malignità del tumore.
Dottorando: Linda Bossini
Supervisore: Alessansro Sessa
Abstract:
Il progetto si propone di sfruttare un modello murino recentemente sviluppato, che overesprime in maniera condizionale il gene umano SET binding protein 1 (SETBP1) attraverso un sistema di ricombinazione Cre-mediato, per delineare le conseguenze del suo accumulo in vivo. La disponibilità di un modello in vivo fedele che riproduca le principali caratteristiche della malattia serve come piattaforma per migliorare la nostra comprensione della patogenesi della sindrome di Schinzel-Giedion (SGS), fornendo al contempo una piattaforma preziosa per testare potenziali approcci terapeutici.
Obiettivi:
Il nostro approccio consiste nell'affrontare questa domanda biologica adottando un approccio complementare al fine di definire spazialmente e temporalmente l'origine del fenotipo patologico. Questa analisi può offrire spunti sulla potenziale reversibilità dei sintomi della malattia.
Dottorando: Paolo Camisa
Supervisore: Stefano Crippa
Abstract:
Il carcinoma duttale del pancreas (PDAC) è uno dei tumori solidi più letali ed è spesso resistente alla chemioterapia a causa di un microambiente tumorale complesso. Questo studio propone un nuovo sistema di rilascio di farmaci basato su cellule staminali mesenchimali (MSC) per colpire i tumori in modo più efficace, riducendo potenzialmente la tossicità e migliorando l'attività antitumorale. Le MSC possono raggiungere i tumori, alterare la segnalazione con le cellule vicine e rilasciare farmaci, inducendone la regressione.
Obiettivi:
Indagare gli effetti di una terapia basata sulle MSC nella progressione del PDAC metastatico, studiandone gli effetti sul microambiente tumorale e sulla risposta immunitaria, per valutarne l’utilizzo in studi clinici.
Dottorando: Calogero Carlino
Supervisore: Davide Cittaro
Abstract:
Il cancro è una malattia complessa, in cui le aneuploidie e le alterazioni del microambiente tumorale sono considerate i principali fattori di sviluppo e progressione. I recenti progressi nella multi omica spaziale consentono lo studio del cancro nel suo microambiente, offrendo nuove opportunità per analizzare l'interazione tra aneuploidia e microambiente tumorale. L'elevata complessità e sparsità dei dati multi omici richiedono algoritmi affidabili per l'analisi, e astrazione matematica per l'integrazione dei dati.
Obiettivi:
Svilupperemo modelli probabilistici per prevedere l'aneuploidia tumorale in dati di omica spaziale, con l'obiettivo di studiare i meccanismi biologici che governano l'emergenza e l'evoluzione del cancro.
Dottorando:Chiara Ceriani
Supervisore:Lorenzo Piemonti
Abstract
Il diabete di tipo 1 (T1D) è una malattia autoimmune cronica che distrugge le β cellule produttrici di insulina nel pancreas. Sebbene il T1D possa essere trattato con la somministrazione di insulina esogena, non esiste alcun trattamento in grado di controllare le cellule T autoreattive e prevenire la distruzione delle β cellule. Una potenziale cura è rappresentata dalla terapia di sostituzione delle cellule β, che utilizza isole allogeniche o pancreas da donatori cadaverici, ma questa è associata a problemi di natura immunologica. Le terapie a base di cellule staminali e Vescicole Extracellulari (EVs) mostrano potenziale nel ridurre le reazioni autoimmuni e migliorare il successo della sostituzione delle β cellule. Indurre la tolleranza immunologica, specialmente utilizzando vescicole extracellulari tollerogeniche (EVs), potrebbe prevenire la malattia o migliorare i risultati della terapia di sostituzione delle β cellule.
Obiettivi
Il progetto mira a utilizzare le Vescicole Extracellulari (EVs) derivate da Cellule Staminali Pluripotenti indotte (iPSCs) e cellule β derivate da iPSCs per indurre tolleranza nel diabete di tipo 1. Comprende la determinazione dell’espressione di molecole immunogeniche/tollerogeniche nelle iPSCs e nelle EVs, la valutazione del loro impatto sulle cellule T umane e l’analisi in vivo e in vitro dell’effetto biologico delle EVs.
Dottorando:Irina Cutei
Supervisore:Vania Broccoli
Abstract
PRR12 è un gene di cui non si sa la funzione. La sua aploinsufficienza è stata associata a difetti oculari e del neurosviluppo. Il nostro progetto si pone come obiettivo di investigare il meccanismo d’azione responsabile degli effetti patogenetici dell’aploinsufficienza di PRR12, ottenendo in questo modo nuove informazioni sul suo ruolo. A questo scopo, creeremo nel nostro laboratorio una linea stabile con Knock-out del gene e un topo con una Loss-Of-Function.
Obiettivi
La nostra ipotesi è che PRR12 svolga un ruolo come regolatore epigenetico importante per il nuerosviluppo. Testeremo ciò con studi di espressione e metilazione del DNA sui nostri modelli.
Dottorando:Rachele D'Amore
Supervisore:Alessandro Aiuti
Abstract
L’Alfa-mannosidosi (α-MAN) è una malattia da accumulo lisosomiale (LSD) ereditaria che causa progressive alterazioni scheletriche, immunologiche e neurologiche. Il trapianto di cellule ematopoietiche staminali/progenitrici (HSPC) e la terapia enzimatica sostitutiva sono le cure standard per l’α-MAN ma correggono in maniera incompleta il fenotipo patologico a carico del sistema nervoso centrale (CNS) e dello scheletro. È stato precedentemente dimostrato in altre due LSDs che la HSPC-Gene therapy (GT) è capace di correggere anche i tessuti non ematopoietici, tra cui il CNS e le ossa. Il nostro obiettivo è generare dati preclinici per trattare l’α-MAN tramite HSPC-GT utilizzando un modello murino MAN2B1-/- che stiamo attualmente caratterizzando a livello scheletrico e neurologico.
Dottorando: Chiara Garsia
Supervisore: Angela Gritti
Abstract
Il progetto prevede di ingegnerizzare le hiPSC-NSC utilizzando una tecnologia all'avanguardia di editing epigenetico, CRISPRa, che permette allo stesso tempo di potenziare la loro plasticità terapeutica e di conferirle un'attività antinfiammatoria/neuroprotettiva inducibile aumentandone il potenziale mielinogenico. Questo approccio sarà valutato in modelli rilevanti in vitro e in vivo.
Obiettivi
L’obbiettivo è di generare una linea di hiPSC-NSCs ingegnerizzata per avere un’aumentata plasticità terapeutica e studiarne la biologia per valutare il potenziale terapeutico come nuova fonte per lo sviluppo di terapie cellulari per le malattie demielinizzanti.
Dottorando:Alexandra Maria Lazar
Supervisore: Arturo Chiti
Abstract
Il progetto studia l'applicazione dell'imaging parametrico con sistemi PET/CT a largo campo di vista (LAFOV) per migliorare la diagnostica oncologica. Fornendo dati spazio-temporali dettagliati sulla distribuzione del radiofarmaco, la PET/CT LAFOV offre una maggiore sensibilità e un imaging completo del corpo. Lo studio si propone di valutare la fattibilità tecnica e l'utilità clinica di questo metodo per comprendere meglio la biologia del tumore, migliorare l'accuratezza diagnostica e personalizzare le strategie di trattamento in oncologia.
Obiettivi
Stabilire l'imaging parametrico basato sulla PET LAFOV come strumento affidabile per l'individuazione e la caratterizzazione del tumore e la valutazione della risposta alla terapia, migliorando così la gestione personalizzata dei pazienti oncologici.
Dottorando: Martina Mainardi
Supervisore: Gaia Colasante
Abstract
La sindrome di Dravet (DS) è un’encefalopatia epilettica infantile caratterizzata da crisi epilettiche farmaco-resistenti, ritardo cognitivo e elevata mortalità. È causata da mutazioni nel gene SCN1A codificante per la subunità alfa del canale al sodio Nav1.1. Si ritiene che DS sia causata da ipoeccitabilità dei neuroni inibitori, ma modificazioni secondarie dei circuiti neuronali contribuiscono alla progressione della malattia e informazioni precise su quali popolazioni di neuroni sia meglio targettare a diversi stadi non sono disponibili.
Obiettivi
Il progetto mira a riattivare l’espressione del gene Scn1a nei neuroni inibitori in un modello murino di DS a diversi stadi di sviluppo della malattia per valutare se targettare solo questa popolazione neuronale sia effettivamente sufficiente per recuperare i sintomi.
Dottorando: Francesca Marzuttini
Supervisore: Eliana Ruggiero
Abstract
L’obiettivo di questo progetto è sviluppare un’immunoterapia cellulare T (T cell receptor (TCR)-redirected T cells)) per il trattamento della Leucemia Acuta Mieloide (AML). Nuovi TCR verranno identificati e validati da campioni di pazienti affetti da AML utilizzando tecniche di sequenziamento, la valutazione del profilo immunologico e test funzionali in vitro. I TCR identificati verranno utilizzati per rindirizzare la specificità dei linfociti T utilizzando le tecniche di editing genetico. Nell’ultima fase del progetto verranno inoltre valutati in vitro e in vivo l’efficacia e il profilo di sicurezza dei prodotti cellulari T ingegnerizzati con i TCR, insieme ai determinanti della coevoluzione di linfociti T e cellule tumorali.
I risultati ottenuti in questo progetto condurranno alla generazione di terapie cellulari che potranno essere testate come nuove opzioni terapeutiche per i pazienti con AML.
Dottorando:Miriam Meloni
Supervisore:Rossella Galli
Abstract
Il glioblastoma (GBM) è il più comune e letale tumore cerebrale negli adulti. Il tempo medio di sopravvivenza di un paziente con GBM è di 15 mesi e solo il 5% dei pazienti sopravvive più di 5 anni. Recentemente il metabolismo del cancro è emerso come un’importante opportunità sia per il trattamento che per la diagnosi; questo concetto può essere applicato anche al GBM. Con questo scopo, abbiamo sottoposto a metabolomica ad ampio spettro, xenografts ottenuti da iniezioni intracraniche di Glioma Stem Cell (GSC), per identificare vulnerabilità metaboliche nel sottotipo Mesenchimale, il più aggressivo
Obiettivi
Sfruttare le alterazioni metaboliche nel sottotipo MES di GBM, può rilevare bersagli terapeutici da esplorare, al fine di migliorare le strategie di trattamento ed investigare nuovi approcci diagnostici.
Dottorando: Sara Pozzi
Supervisore: Samuel Zambrano
Abstract
L'eterogeneicità non-genetica è un fattore sempre più riconosciuto come importante nello sviluppo della resistenza ai trattamenti anti-cancro: il fattore di trascrizione (TF) p53, attivato a seguito di danno al DNA, gioca un ruolo centrale in questo contesto, poichè si pensa che la sua dinamica di attivazione in risposta alla terapia possa essere coinvolta nel guidare il destino cellulare. Combinando live cell imaging, biologia molecolare e data analisi il nostro scopo è di determinare a che punto la dinamica di p53 possa essere predittiva della risposta alla terapia in linee cellulari di cancro al colon-retto (CRC) e in organoidi derivati da pazienti (PDO).
Obiettivi
Sviluppare un sistema di imaging e data analisi per predirre in cellule CRC la risposta alla terapia usando esperimenti di live cell imaging. Questo sistema sarà poi applicato all’analisi della risposta di PDO alle chemioterapie.
Dottorando: Alessandro Romano
Supervisore: Alessandra Mortellaro
Abstract
I recettori di tipo Nod (NLR) sono complessi proteici che, in condizioni infiammatorie, stimolano la secrezione di citochine pro-infiammatorie e inducono morte cellulare. Tuttavia, non è ancora chiaro il loro ruolo nell’ematopoiesi. Questo progetto mira ad identificare il contributo degli NLR
nell’ematopoiesi, concentrandosi sulla loro funzione nelle cellule staminali-progenitrici ematopoietiche (HSPCs) in condizioni fisiologiche e infiammatorie
Obiettivi
Il nostro obiettivo è determinare il ruolo degli NLR nel mantenimento e nel diNerenziamento delle cellule staminali-progenitrici ematopoietiche in malattie infiammatorie acute e croniche.
Dottorando: Giuseppe Suanno
Supervisore:Giulio Ferrari
Abstract
La cornea è il tessuto più densamente innervato del corpo umano. La maggior parte delle malattie della superficie oculare è associata a una morfologia e una funzione alterate dei nervi corneali. Sebbene queste anomalie siano state ampiamente descritte, il loro impatto sulla guarigione delle lesioni e sull'infiammazione sta ora iniziando ad emergere. Inoltre, il ruolo dell'invecchiamento sulla funzione/morfologia dei nervi corneali e il suo conseguente impatto sull'infiammazione e sulla rigenerazione delle ferite rimane in gran parte inesplorato.
Obiettivi
Il progetto si concentrerà sull'impatto dell'età e delle lesioni sulla funzione, morfologia e fenotipo dei nervi corneali. Questo progetto fornirà informazioni cruciali per identificare target terapeutici, in modo da poter stabilire trattamenti personalizzati volti ad curare le più comuni patologie oculari
Dottorando: Bazezew Yenew Tessema
Supervisore:Daniela Maria Cirillo
Abstract
La gestione dei pazienti affetti dal cancro della vescica non muscolo-invasivo (NMIBC) richiede un approccio complesso sia nella fase diagnostica che prognostica. L'instillazione intravescicale di BCG rappresenta il trattamento d’elezione per il NMIBC di alto grado. Tuttavia, solo il 50% dei pazienti risponde completamente, e più del 10% sviluppa effetti collaterali. Pertanto, è richiesto un follow-up a lungo termine, che impatta negativamente sulla qualità della vita dei pazienti e aumenta i costi sanitari.
Obiettivi
Questo progetto mira a caratterizzare e migliorare le proprietà immunomodulatorie e antitumorali delle vescicole extracellulari prodotte dai micobatteri in modo tale da proporle come alternativa all’attuale terapia d’elezione
Dottorando:Alessia Ugolini
Supervisore:Chiara Bonini
Abstract
In questo progetto miriamo a sviluppare e confrontare diverse strategie per aumentare la durata di vita delle cellule CAR-T regolatorie. Le CAR-Tregs verranno generate secondo protocolli già sviluppati e testati nel laboratorio. Studieremo la dinamica e la persistenza delle CAR-Tregs in un modello murino umanizzato, sfruttando un sistema di imaging in vivo, analizzando così la cinetica delle cellule in presenza di diversi stimoli umani.
Obiettivi
In base ai risultati ottenuti dal modello in vivo, svilupperemo diverse nuove strategie per prolungare la persistenza delle CAR-Treg sfruttando le vie di segnalazione delle citochine o migliorando il fenotipo delle cellule.
Dottorando:Martina Leone
Supervisore:Paola Falletta
Abstract
La Risposta Integrata allo Stress (ISR) è una cascata di segnale adattativa che rileva e risponde ai segnali microambientali. Le cellule tumorali sfruttano ISR per promuovere metastasi e resistenza alle terapie. L’obiettivo del progetto è comprendere il meccanismo con cui ISR determina l’aggressività del tumore al colon-retto (CRC) per identificare nuovi target terapeutici, e misurare l’attivazione di ISR in CRC organoidi derivati da paziente come predittore di risposta alle terapie e per fornire dati ai modelli digitali basati sull’Intelligenza Artificiale
Obiettivi
L'identificazione degli eventi innescati dalla riprogrammazione trascrizionale e traduzionale indotta da ISR che inducono il potenziale metastatico e la resistenza ai farmaci nel CRC.
Dottorando:Francesca Nicola
Supervisore:Daniela Maria Cirillo
Abstract
I micobatteri non tubercolari (NTM) sono una grave minaccia per la salute di individui con fibrosi cistica (CF), bronchiectasie e altri pazienti immunocompromessi. I meccanismi di infezione e resistenza sono poco compresi. È urgente approfondire la patogenicità per sviluppare trattamenti personalizzati e prevenire danni polmonari gravi. Il mio progetto di dottorato mira a chiarire i meccanismi immunitari in risposta all'infezione e persistenza di Mycobacterium abscessus (Mabs), identificando nuovi bersagli terapeutici per mitigare la progressione della malattia.
Obiettivi
Per ottenere una comprensione più completa dei meccanismi immunitari che contrastano l'infezione e la persistenza di Mabs, chiariremo il ruolo della risposta immunitaria mucosale nella progressione della malattia e l'interazione ospite-batterio a livello cellulare.
Dottorando:Tommaso Russo
Supervisore:Angelo Quattrini
Abstract
Inclusioni contenenti la proteina TDP-43 nel sistema nervoso centrale sono il segno neuropatologico distintivo della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Aggregati contenenti TDP-43 sono stati descritti in biopsie di nervo motorio di pazienti con SLA, non solo nell’assone, ma anche nelle cellule di Schwann, suggerendo un contributo nel danno ai motoneuroni. Abbiamo generato un modello murino che overesprime TDP-43 umana mutata nelle cellule di Schwann e l’abbiamo caratterizzato.
Obiettivi
Il principale obiettivo del progetto è di studiare se la presenza di patologia TDP-43 nelle cellule di Schwann contribuisca alla patogenesi della SLA.
Dottorando:Francesco Di Mauro
Supervisore:Giuseppina Arbore
Abstract
L’adenocarcinoma esofageo (EAC) è un tumore molto aggressivo trattato con chemioterapia neoadiuvante, per il quale solo il 20% dei pazienti raggiunge una risposta patologica completa. Un recente lavoro nel laboratorio ha dimostrato correlazione tre l’immunità preesistente e la risposta terapeutica. L’ipotesi è che la risposta alla terapia risulti dalla stimolazione di una risposta locale mediata dalle cellule T contro neoantigeni tumorali.
Obiettivi
L’obiettivo del mio progetto è di investigare l’abilità delle cellule T di riconoscere i neoantigeni tumorali nei pazienti EAC, comparando pazienti responsivi e non responsivi alla chemioterapia neoadiuvante.
Dottorando: Gabriele Metalli
Supervisore:Giovanni Tonon
Abstract
Comprendere e contrastare la resistenza al cancro rimane la sfida più importante in oncologia.
Nonostante le nuove terapie avanzate, il trattamento di prima linea per molti tipi di tumori rimane la chemioterapia, ma i meccanismi alla base della resistenza delle cellule tumorali non sono ancora chiari. Proponiamo che la resistenza alla chemioterapia derivi da modifiche epigenetiche e suggeriamo una strategia per prevenire e invertire questi cambiamenti interferendo con l'emergere della resistenza.
Obiettivi
Il nostro obiettivo è sfruttare biobanche genomiche di organoidi derivati dai pazienti e piattaforme microfluidiche per lo screening farmacologico al fine di valutare gli stati trascrizionali e identificare i modificatori epigenetici che influenzano lo sviluppo tumorale. Ci aspettiamo di identificare modificatori chiave e valutare la risposta alla chemioterapia, integrando questi dati con approcci di intelligenza artificiale sviluppati al San Raffaele.
Dottorando: Alessia Bottoni
Supervisor:Roberto Furlan
Abstract
I neutrofili sembrano essere coinvolti nelle malattie autoimmuni in quanto effettori della risposta immunitaria innata. Programmed cell death receptor 1 (PD-1) e i suoi ligandi sono inibitori chiave del sistema immunitario, inibendo diverse vie di segnalazione. Il nostro gruppo ha identificato una sottopopolazione immunosoppressiva di neutrofili esprimenti PD-L2, e ne ha chiarito il loro coinvolgimento nella neuroinfiammazione
Obiettivi
Descrivere il fenotipo e il coinvolgimento dei neutrofili PD-L2+ nel meccanismo patologico della sclerosi multipla, per chiarificarne la biologia e la caratterizzazione.
Filosofia
Dottorando: Diletta Caimmi
Supervisore: Francesca Pola
Abstract:
Il presente progetto si propone di mettere a fuoco pratiche istituzionali e para-istituzionali virtuose per la diffusione del patrimonio culturale materiale e immateriale in chiave inclusiva, partecipativa e responsabilizzata nei confronti del territorio. In particolare, nella selezione dei casi studio di riferimento, verranno attenzionate le realtà che orientano la propria proposta secondo una sensibilità ecologica, femminista e decoloniale
Obiettivi:
La sfida è quella di elaborare strategie operative per valorizzare l’impatto trasformativo della pratica artistica sulla società, in linea con il quadro di obiettivi fissati dalla Convenzione di Faro del 2005.
Dottorando: Benedetta Angela Maria Carraro
Supervisore: Francesca Pola
Abstract:
Il progetto è dedicato allo sviluppo delle Key enabling technologies (KETs) per la valorizzazione, conservazione e trasmissione del patrimonio storico-artistico di Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo (VI), sito stratificato del patrimonio UNESCO e polo di eventi e iniziative culturali, con un programma pluriennale di mostre d’arte contemporanea. Il progetto rientra nella Missione PNRR “Dalla Ricerca all’Impresa” e si avvale della collaborazione con l’Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art e con la startup RAD HUB S.r.l.
Obiettivi:
L’obiettivo del progetto è migliorare l’esperienza del visitatore e l’accessibilità del sito stratificato in chiave innovativa, in una prospettiva human-centric, garantendo soluzioni più coinvolgenti, inclusive e sostenibili.
Dottorando: Elena Costa
Supervisore: Francesco Valagussa
Abstract:
Il presente progetto di ricerca si propone di indagare la dimensione relazionale propria dei musei sviluppando e approfondendo alcune intuizioni simmeliane, avvicinando la riflessione filosofico-estetica al panorama della museologia contemporanea
Obiettivi:
L’obiettivo della ricerca è di formulare una riflessione originale sullo sviluppo dell’istituzione museale da semplice spazio espositivo a spazio relazionale
PhD Student: Cristina Ganz
Supervisor: Claudia Bianchi
Abstract
Il progetto verte sulle disparità di genere in ambito medico-sanitario. In particolare modo, si concentra sull’interazione tra il personale medico-sanitario e le gestanti, partorienti e puerpere durante l’assistenza prenatale, il travaglio, il parto e il post partum. Si propone di individuare gli elementi problematici che insorgono in tale interazione e che comportano incomprensioni, inficiando talvolta la qualità dell’assistenza ostetrica.
Obiettivi:
L’obiettivo è quello di individuare strategie comunicative atte a migliorare l’efficacia dell’assistenza ostetrica e la soddisfazione delle donne assistite, riducendo l’eventualità di incomprensioni e preoccupazioni.
Dottorando: Margherita Ghiara
Supervisore: Carlo Martini
Abstract:
Questo progetto di dottorato esplora il tema della disinformazione scientifica, analizzando le strategie disponibili per individuarla, nonché l'influenza della conoscenza politica e della dipendenza da smartphone sulla sua identificazione. Utilizzando gli strumenti delle scienze cognitive e dell'epistemologia sociale, mira a capire come i giovani adulti si orientano nella disinformazione e a sviluppare strategie per combatterla efficacemente
Obiettivi:
Ottenere informazioni sull'identificazione della disinformazione scientifica e sui fattori che la influenzano tra i giovani adulti per tradurle in raccomandazioni utili per i responsabili politici
Dottorando: Benedetta Minardi
Supervisore: Francesca Pola
Abstract:
La ricerca si focalizza sull'individuazione delle potenziali applicazioni delle Key Enabling Technologies (KET) al fine di migliorare l'accessibilità degli archivi di scultura contemporanea, con particolare attenzione all'Archivio Andrea Cascella di Milano. Il progetto rientra nella missione PNRR “Dalla Ricerca all’Impresa” e si avvale della collaborazione dell’impresa Zenit Arti Audiovisive.
Obiettivi:
Il progetto mira a migliorare la conservazione, valorizzazione e accessibilità degli archivi di scultura contemporanea attraverso l'uso delle tecnologie abilitanti e lo sviluppo di soluzioni innovative basate su conoscenze storico-artistiche approfondite.
Dottorando: Cecilia Vergani
Supervisore: Roberto Mordacci
Abstract:
Il presente progetto ha come obiettivo quello di contribuire ad un avanzamento della riflessione etica sull’IA che vada oltre il focalizzarsi su soluzioni di natura tecnica per risolvere problemi tecno-sociali. Rivolgendo l’attenzione al fatto che la tecnologia è incorporata nelle relazioni sociali e nei sistemi di produzione, il progetto mira ad indagare le questioni etiche, in termini di dinamiche di potere, sfruttamento, discriminazione o ingiustizia, che emergono dallo sviluppo e l’utilizzo dell’IA nelle società contemporanee.
Obiettivi:
Il progetto mira a contribuire a colmare la distanza fra la riflessione etica sviluppata all’interno dell’industria e degli ambienti tecnologici e gli studi critici portati avanti in ambito filosofico-sociale.
Dottorando: Martina Giovine
Supervisor: Bianca Cepollaro
Abstract:
Questo progetto riguarda il linguaggio non discriminatorio e la sua implementabilità all'interno delle amministrazioni pubbliche, raccogliendo sfide come quella del linguaggio inclusivo, fornendo una rassegna delle principali proposte esistenti, cercando di sviluppare un modello per valutarle, censendo e interpretando gli studi empirici esistenti sul tema, indagando la relazione tra comunicazione, stereotipi e pregiudizi e valutando le politiche e le buone pratiche esistenti
Obiettivi:
L'obiettivo del progetto è di dare un apporto originale al dibattito scientifico e di partecipare al governo, all’organizzazione e alla direzione strategica di amministrazioni pubbliche.
Dottorando: Chiara Borgonovo
Supervisor: Francesca Pola
Abstract:
Il progetto di ricerca adotta un approccio interdisciplinare, fondendo le moderne teorie dell'immagine e la storia dell'arte, per esaminare gli aspetti materiali dei media digitali in relazione a opere d'arte che incorporano componenti tecnologiche. Analizza le complesse sfide poste da tali opere a livello interpretativo, conservativo e curatoriale, tracciando al contempo lo sviluppo storico della media art in Italia, identificando casi di studio rilevanti e valutando le strategie di analisi storico-critica, conservative e curatoriali applicate o applicabili in tali contesti.
Obiettivi
L'obiettivo principale del progetto è identificare nuovi approcci metodologici e strategie collaborative adottati a livello nazionale e internazionale per lo studio, la conservazione e la curatela della media art. Il progetto si propone di generare spunti utili al progresso della conoscenza e allo sviluppo di best practices nell’ambito della ricerca, conservazione e curatela della media art in Italia.
Dottorando: Edoardo La Ragione
Supervisore: Andrea Tagliapietra
Abstract:
Il progetto intende indagare i mutamenti di paradigma occorsi a seguito dell’ingresso dello “spazio digitale” all’interno delle pratiche di governo e delle forme di vita che esso ha dischiuso. In particolare occorre pensare a come si ridefinisca oggi lo spazio del “politico” laddove alcuni criteri tradizionali di definizione sembrano non fare più presa.
Obiettivi:
Ci si attende di riuscire a “cartografare” adeguatamente il presente, ricostruendone genealogicamente il passato e cercando di vedere i possibili esiti futuri.
Dottorando: Giulio Pennacchioni
Supervisore: Francesca Pongiglione
Abstract:
Gli ultimi rapporti IPCC confermano l'origine antropogenica dei cambiamenti climatici, mentre mancano ancora azioni politiche adeguate. Nonostante il consenso tra filosofi morali sull'importanza dell'azione individuale, la partecipazione alla mitigazione climatica è ancora limitata. Lo stesso vale per l’azione collettiva delle istituzioni, la cui responsabilità si estende anche alla comunicazione e all’educazione ai cambiamenti climatici.
Obiettivi:
Obiettivi: L'obiettivo è definire le responsabilità morali ed epistemiche degli individui e delle istituzioni e promuovere un coinvolgimento più ampio contro il cambiamento climatico.
Scienze Cognitive e Comportamentali
Dottorando: Francesca Berra
Supervisore: Andrea Galbiati
Abstract
L'insonnia è caratterizzata da difficoltà nell'iniziare o mantenere il sonno, con conseguente impairment diurno. Secondo il modello dell'iperarousal è causata da arousal fisiologico e cognitivo influenzato dallo stress. La sleep reactivity (SR), ovvero il grado in cui il sistema sonno tende ad essere perturbato dalla presenza di uno stressor è quindi un concetto fondamentale nella sua comprensione. Il modello AIE evidenzia il ruolo dell'attenzione nell'insonnia, perciò analizzaere le strategie di spostamento dell'attenzione potrebbe essere utile nel gestire la SR.
Obiettivi:
Indagare la relazione tra insonnia e reattività del sonno manipolandola in soggetti con e senza sintomi di insonnia, ponendo particolare attenzione al sonno REM, ed esplorando il ruolo dell'attenzione.
Dottorando: Alessandra Castelnuovo
Supervisore: Maria Salsone
Abstract
La Sindrome delle Apnee Ostruttive in sonno (OSA) è un disturbo respiratorio in sonno, caratterizzato da episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori che causano frammentazione del sonno. L’OSA ha un alto impatto epidemiologico (9-38% della popolazione generale), è più frequentemente riportato negli uomini e con l’avanzare dell’età. Evidenze scientifiche dimostrano una stretta correlazione tra OSA e malattie neurodegenerative, quali la Demenza di Alzheimer. Il trattamento con CPAP potrebbe rendere reversibile il deterioramento cognitivo correlato all’OSA.
Obiettivi
Lo scopo di questo progetto è quello di creare una piattaforma web-based per la raccolta di dati clinico-strumentali, volta a identificare profili ad alto rischio di neurodegenerazione e predire la risposta al trattamento con CPAP.
Dottorando: Carla Blandino
Supervisore: Chiara Brombin
Abstract
La rivoluzione digitale ha avuto un impatto non solo sul modo in cui le persone interagiscono, ma anche sulla relazione con l'immagine di sé. I progressi nella tecnologia e l'aumento delle performance dell’IA hanno notevolmente migliorato gli algoritmi di rilevamento/riconoscimento/modifica del volto. L'ampia accessibilità di questi strumenti di editing, associata a una ridotta consapevolezza nell'uso delle tecnologie digitali, potrebbe avere un impatto psicologico significativo, soprattutto sui giovani utenti in fase di sviluppo che stanno già affrontando processi cruciali di costruzione dell'identità.
Obiettivi
Migliorare le conoscenze teoriche psicologiche su come gli adolescenti gestiscono il proprio sé digitale, esplorando il ruolo dell’ambiente sociale e dei tratti psicologici e sfruttando tecniche statistiche multivariate avanzate di tipo data-driven per testare e generare nuove ipotesi di ricerca.
Dottorando: Martina Lattanzi
Supervisore: Valentina Antonia Tobia
Abstract
Un clima scolastico positivo favorisce il rendimento scolastico e il benessere di studenti e insegnanti. Questo progetto ha lo scopo di indagare l’impatto delle diverse componenti del clima scolastico, con particolare attenzione alle innovazioni didattiche e organizzative, al benessere e alle abilità cognitive di alto livello degli studenti e al benessere degli insegnanti. Lo studio, di tipo longitudinale, prevede la somministrazione di questionari, prove standardizzate e compiti
Obiettivi
Il progetto fornirà spunti utili per l’attuazione delle politiche scolastiche volte al miglioramento del clima scolastico e dell’innovazione.
Dottorando: Laura Raffaelli
Supervisore: Francesco Benedetti
Abstract
Dopo un aumento del 20% dei ricoveri per disturbi alimentari durante la pandemia di Covid-19, la ricerca psichiatrica sta ora dedicando maggiore attenzione allo studio dei marker biologici associati a tali disturbi. L'anoressia nervosa (AN), caratterizzata da basso apporto calorico, basso peso corporeo e una percezione distorta del corpo, è stata associata a significativi cambiamenti nella struttura e nella connettività cerebrale che si riscontrano parzialmente normalizzati con il recupero del peso. Inoltre, sembra che queste anomalie siano correlate al deterioramento cognitivo osservato nei pazienti affetti da AN, il quale svolge un ruolo cruciale nell'esacerbare la sintomatologia legata a questa patologia. Pertanto, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno il ruolo dei correlati neurali, dei marker infiammatori e metabolici nello sviluppo dei sintomi e dei deficit cognitivi nell'anoressia nervosa
Obiettivi
Gli obiettivi dello studio sono i seguenti: i) esaminare i cambiamenti cerebrali, infiammatori e metabolici nei pazienti con AN, ii) la loro persistenza dopo il recupero del peso e iii) come questi fattori contribuiscano allo sviluppo della sintomatologia e dei deficit cognitivi nell'anoressia nervosa.
Dottorando: Andrea Salibba
Supervisore: Luigi Ferini Strambi
Abstract
L'ipotesi sperimentale del progetto è che vi sia la possibilità di produrre un trattamento cognitivo-comportamentale digitale per l'insonnia cronica (dCBT-I) con un'efficacia paragonabile al trattamento classico, in modalità gruppale. La modalità digitale permetterebbe di raggiungere un maggior numero di pazienti, offrendo maggiore accessibilità e disponibilità, per i quali non è disponibile un trattamento specifico. Questi vantaggi, a lungo termine, potrebbero ridurre l'impatto economico e sociale dell'insonnia presente in Italia.
Obiettivi
L’obiettivo generale del presente progetto di ricerca è quello di produrre un protocollo standardizzato in modalità digitale di CBT-I (dCBT-I) in lingua italiana e valutarne l’efficacia.