In occasione del 25° Anniversario dalla fondazione, la prestigiosa rivista Trends in Cell Biology ha pubblicato un numero speciale, nel quale ha riportato le interviste degli autori delle 5 reviews che, nei 25 anni, hanno ricevuto il maggior numero di citazioni.
Tra queste figura la review del Professor Jacopo Meldolesi, Emerito presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Il suo lavoro, pubblicato nel 2009 assieme ai colleghi Emanuele Cocucci e Gabriella Racchetti, fornisce per la prima volta un quadro generale relativo ad una particolare classe di vescicole extracellulari dette “shedding vesiscles”, oggi preferenzialmente chiamate “ectosomi”.
“Devo dire che sono stato molto fortunato” ammette con un sorriso il Professor Meldolesi. “Il primo ad essersi accorto che, se stimolate con ATP, alcune vescicole venivano rilasciate dalla cellula è stato il mio collega Emanuele; era talmente entusiasta che abbiamo deciso di proseguire gli studi in quella direzione, ed è andata bene. La review era stata scritta nel momento giusto, pubblicata sulla rivista giusta, ed è piaciuta, tanto da raggiungere più di 700 citazioni”.
Il Professore mantiene la modestia anche quando commenta il prestigio relativo all’intervista: “Devo ammettere che abbiamo pubblicato una review sì scritta bene, ma che trattava un argomento che in quel momento era di grande interesse. Di certo mi fa molto piacere che sia risultata una delle più influenti nella storia di Trends in Cell Biology, ma mi piace ancora di più che questa ricerca sia servita per far progredire gli studi e la conoscenza di questi ectosomi”.
Gli ectosomi sono piccole vescicole che, a seguito di stimolazione con ATP, si distaccano dalla superficie cellulare. Considerate per molto tempo come artefatti, la review ha contribuito a chiarire che si stratta di strutture nuove, distinte dagli esosomi rilasciati per esocitosi. Gli ectosomi partecipano ad importanti processi biologici e giocano un ruolo chiave in molteplici funzioni fisiologiche e patologiche quali coagulazione, malattie infiammatorie e progressione tumorale.