Un team multidisciplinare dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università Vita-Salute San Raffaele studierà il tema della Long Term Care
Quella dell’invecchiamento della popolazione è una delle sfide più rilevanti che il nostro Paese dovrà affrontare nei prossimi anni; le recenti stime delle Nazioni Unite suggeriscono che l’Europa si collocherà plausibilmente in testa alla classifica dei continenti più anziani con il 34% della popolazione con età superiore ai 60 anni [1]. In linea con il resto dell’Europa fra il 2007 e 2050, l’Italia vedrà aumentare gli oltre 65enni dal 20% al 30%, mentre la percentuale di over 80enni dovrebbe raddoppiare passando da uno scarso 6% a oltre il 13% [2].
Di fronte a tanti e tali cambiamenti, diventa necessario comprendere le diverse dinamiche che contraddistinguono il fenomeno sociale dell’invecchiamento, in particolare la dimensione della Long Term Care (LTC), cioè l’assistenza di lungo periodo per le persone anziane con ridotta autonomia.
Su queste premesse si basa InnovaCAre, progetto di ricerca che nei prossimi due anni impegnerà un team multidisciplinare del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano e la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele: l’iniziativa si dedicherà alla comprensione e allo studio del complesso di fattori contestuali, culturali e sociali che influenzano l’invecchiamento della popolazione italiana e, in particolare, lo sviluppo delle politiche di LTC nel nostro Paese. La ricerca è finanziata dalla Fondazione Cariplo attraverso il bando 2017 dedicato alla ricerca scientifica su questo tema (Aging and social research: people, places and relations).
Aspetto decisamente interessante è la trasversalità del progetto di ricerca: l’obiettivo è infatti quello di approfondire diverse dinamiche (il ruolo dell’innovazione sociale nel ridisegnare le politiche di welfare; il ruolo dell’innovazione sociale per lo sviluppo di misure di LTC; l’interazione immigrazione-assistenza-lavoro domestico; le implicazioni etico-normative legate a invecchiamento, non autosufficienza, vulnerabilità la LTC) grazie al lavoro di tre unità di ricerca distinte che lavoreranno sinergicamente sui vari aspetti della questione. In particolare, le Unità di Ricerca 1 e 2, composte da ricercatori del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche di UNIMI, si occuperanno rispettivamente degli aspetti politologici e di policy dell’innovazione sociale e della dimensione sociologica del fenomeno migratorio e dell’assistenza informale; l’Unità 3, composta da docenti e ricercatori della Facoltà di Filosofia di UniSR, si occuperà invece delle questioni etico-normative relative all’anzianità.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili al seguente link. La sezione http://www.secondowelfare.it/innovacare/ ospita articoli curati dai ricercatori del progetto, working paper, segnalazioni (soprattutto sotto forma di rassegna stampa) e materiale inerente il tema della ricerca.
[1] Bosia,D. Zhang, Y Thiebat, F Savio, L (2017) “Age-friendly cities: spazio pubblico e spazio privato, Journal of Technollogy and Environment”. Journal for technology for Architeture and environment, (14): 321-329.
[2] Noale, M. Limongi, F. Scafato, E. Maggi, S. Crepaldi, G. Longevity and health expectancy in an ageing society: implications for public health in Italy. Ann Ist Super Sanità 2012 (48) 3: 292-299.