"L’università San Raffaele per me è stato un luogo adottivo, che mi ha presa e mi ha dato tutto quello che poteva. Devo dire che in molti momenti della mia vita, ha rappresentato un punto fisso, perché sapevo che era lì, sempre. E questa è una certezza non scontata, oltre che rara. Infatti, in questo momento difficile, in cui tutti i nostri maestri hanno dovuto combattere in prima linea, su tutti i fronti, l’università ha comunque cercato in maniera costante di farci sentire sicuri e tranquilli, dandoci tutte le attenzioni che abbiamo sempre avuto, e offrendoci tutti i servizi che ci ha sempre dato, dimostrandosi ancora una volta una capace e valida maestra di vita. Oggi i miei ringraziamenti più speciali vanno al mio relatore, il prof. Antonio Secchi e ancor di più, al mio correlatore, il dott. Stefano Franchini, che nonostante abbiano fronteggiato ineluttabili l’emergenza, hanno comunque continuato a lavorare al mio progetto di tesi, che con loro avevo già avviato.
Sono orgogliosa e grata di aver fatto parte di questa splendida famiglia e di aver imparato dai grandi, che è un privilegio per pochi.
“Questa università è per protagonisti”, perché qui dentro ciascuno di noi è unico, è speciale. Credo che l’originalità del San Raffaele sia proprio questa: farci sentire protagonisti, spronandoci a guardare in alto, ma partendo sempre dal basso.
Oggi è un giorno importante, perché se da una parte sono incredibilmente euforica, dall’altra so che devo salutare questo posto magico, anche se spero sia solo per poco. Spero quindi sia solo un dolce arrivederci e mi auguro di ritornarci presto dall’altra parte, a combattere al fianco dei miei maestri.