
Ogni giorno, migliaia di persone dipendono da trasfusioni di sangue per interventi chirurgici, trapianti, terapie oncologiche ed emergenze mediche. Eppure, non sempre ci rendiamo conto di quanto sia semplice fare la propria parte: una singola donazione può salvare fino a tre vite.
Anche nella nostra comunità universitaria, ogni persona — che sia uno/a studente docente o membro del personale — può diventare protagonista di un gesto di straordinaria umanità. Donare il sangue è un atto volontario, sicuro, gratuito e dal valore inestimabile.
Perché è importante donare il sangue?
Vediamo alcuni dati chiave che aiutano a capire l’impatto della donazione:
- Una donna può donare sangue intero fino a due volte l’anno, mentre un uomo può arrivare a quattro donazioni annuali. La differenza è legata a fattori biologici e serve a garantire la salute del donatore.
- Ogni singola donazione può salvare fino a tre vite, perché il sangue viene separato in diversi componenti – globuli rossi, plasma e piastrine – che possono essere usati per pazienti differenti. È un gesto semplice che moltiplica il suo valore.
- Donare piastrine è possibile fino a sei volte all’anno, indipendentemente dal genere. Le piastrine sono fondamentali soprattutto per chi affronta trattamenti oncologici come la chemioterapia.
Quanto tempo serve per donare?
Bastano circa sette minuti per la donazione vera e propria. L’intero percorso, dalla visita medica al ristoro post-donazione, richiede meno di un’ora: 60 minuti che possono davvero cambiare il futuro di qualcuno.
Chi può donare?
Si può iniziare a donare dai 18 anni in su, a condizione di essere in buona salute e pesare almeno 50 kg. Questo traguardo rappresenta spesso un importante passaggio nella vita adulta e nella carriera universitaria: un momento perfetto per scegliere di fare la differenza.
Un bisogno continuo e costante
Alcuni interventi, come i trapianti di fegato, possono richiedere fino a 40 sacche di sangue. Per questo è essenziale che le donazioni siano regolari e costanti nel tempo.
Inoltre, una sacca di sangue ha una durata limitata: può essere conservata al massimo per 42 giorni. La continuità della raccolta è quindi fondamentale per garantire una disponibilità costante, non solo nei periodi critici o di emergenza.
Infine, per assicurare il benessere del donatore, devono trascorrere almeno 180 giorni tra due donazioni di sangue intero da parte di una donna. Questo evidenzia quanto la sicurezza di chi dona sia sempre prioritaria.
Il ruolo della nostra Università: promuovere la cultura della donazione
Donare sangue è un gesto di responsabilità, solidarietà e cittadinanza attiva. Per questo la nostra Università si impegna a promuovere la cultura della donazione, sensibilizzando la comunità accademica e supportando iniziative in collaborazione con le strutture sanitarie locali.
Ogni numero racconta una storia, ogni donazione ha un impatto reale.
Ma alla base di tutto c’è una sola persona che può fare la differenza: tu.
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