Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica
Organizzazione Curriculum
Il Curriculum Didattico-Formativo della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università Vita-Salute San Raffaele (vedi allegato) è organizzato secondo i seguenti principi:
La formazione dello psicoterapeuta, tradizionalmente fondata soprattutto su teorie e modelli clinici non verificabili empiricamente, deve essere oggi il più possibile basata su di un approccio scientifico. Questa concezione viene usualmente definita come evidence-based ed è riassunta in una dichiarazione dell’American Psychological Association (2005) come “l’integrazione tra la migliore ricerca disponibile con l’esperienza clinica alla luce delle caratteristiche, della cultura e dei valori dei pazienti” (per una esauriente esposizione dell’argomento, vedi allegato: Report of the 2005 Presidential Task Force on Evidence-Based Practice). La necessità del riferimento all’approccio evidence-based riguarda il poter offrire agli utenti la garanzia di trattamenti di cui siano esplicite e verificabili le basi teoriche, di cui si conoscano le indicazioni, la durata, i risultati, il rapporto costo-beneficio. Questi aspetti rappresentano una garanzia necessaria soprattutto quando la formazione alla psicoterapia ed il suo esercizio avvengono all’interno di istituzioni pubbliche, che hanno per mandato il dovere di fornire servizi la cui qualità sia verificabile e, auspicabilmente, elevata.
La ricerca empirica dimostra come psicoterapie di vario orientamento siano efficaci, e ciò mette in crisi la tradizionale rigida distinzione, o contrapposizione, tra differenti approcci teorici, in funzione della identificazione di quali siano invece i fattori dell’azione e dell’efficacia terapeutica. In altri termini, è oggi imprescindibile passare dalla adesione a tradizioni culturali (psicodinamica, cognitivo-comportamentale, sistemica…), che peraltro in parte continuano a rappresentare riferimenti di ordine generale, alla identificazione di che cosa funziona e come nel trattamento psicoterapico.
Nonostante sopravviva la tendenza a identificare la formazione in psicoterapia rifacendosi alle distinzioni tradizionali cui si accennava nel punto precedente, è ampiamente dimostrato che la formazione oggi oscilla tra la frammentazione delle concezioni tradizionali e la commistione di concetti, strategie e tecniche che un tempo erano chiaramente distinti. In altri termini, non solo esistono molti modi di intendere, ad esempio, il concetto di “psicodinamico” o di “cognitivo”, ma contemporaneamente esistono sovrapposizioni e commistioni tra queste aree. Questa trasformazione che non consente più una adesione ingenua a tradizioni in fase di complessa trasformazione, con il rischio di confusione teorica ed incontrollato eclettismo pragmatico, rappresenta un motivo ulteriore per aderire il più possibile all’approccio evidence-based. (per una analisi empirica dell’intero sistema della formazione alla psicoterapia in Italia vedi: C. Maffei, M.G. Strepparava, F. Del Corno, La formazione privata alla psicoterapia in Italia: problemi e prospettive, Giornale Italiano di Psicologia, 2013).
Pur essendo vincolante, sulla base dell’Ordinamento Didattico nazionale, la ripresentazione di conoscenze di base soprattutto nel primo biennio, la metodologia di apprendimento prevista è basata sulla partecipazione alle attività dei docenti nei loro specifici settori, riducendo al minimo le lezioni frontali e quindi il rischio di ripetizioni di quanto appreso durante l’itinerario didattico-formativo della laurea in Psicologia.
Per quanto riguarda invece l’apprendimento delle conoscenze e competenze cliniche diagnostiche e terapeutiche la metodologia prevista è anch’essa basata soprattutto sulla partecipazione alle attività didattiche, cliniche e di ricerca dei docenti. La possibilità di un apprendimento esperienziale è garantita dal fatto che la sede didattico-formativa della Scuola è situata presso il San Raffaele-Turro (via Stamira d’Ancona, 20) dove vengono di fatto effettuate attività diagnostico-terapeutiche di ambito psicologico-psicoterapico (Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia), psichiatrico e neurologico. Gli studenti della Scuola possono quindi usufruire di tutte le strutture e risorse di queste aree specialistiche. In particolare è possibile per lo studente partecipare all’itinerario diagnostico dei pazienti anche quando questo inizia in ambito psichiatrico (ricovero). Accanto alle strutture del San Raffaele-Turro sono comunque a disposizione delle attività della Scuola tutte le strutture accademiche ed ospedaliere facenti riferimento all’Università Vita-Salute San Raffaele ed all’Ospedale San Raffaele, laddove operino i docenti della Scuola.
Sulla base di quanto affermato nei due punti precedenti, il raggiungimento dei CFU previsti dal Curriculum Didattico-Formativo è organizzato, in termini di orari e frequenze, tramite un accordo tra docenti e studenti tale da consentire agli studenti stessi di usufruire del massimo livello di condivisione operativa professionale con il singolo docente.
In sintesi, l’intento didattico-formativo della Scuola nella sua globalità è di consentire agli studenti di acquisire competenze diagnostico-terapeutiche attraverso un apprendimento in gran parte esperienziale (partecipazione alle attività cliniche dei docenti, partecipazione alla presentazione di casi clinici, valutazioni diagnostiche supervisionate, presa in carico di pazienti con supervisione), con particolare riferimento alle psicoterapie evidence-based.
In concreto, ci si riferisce soprattutto a:
- Dialectical Behavior Therapy (DBT) (Linehan, 1993) (la sede di San Raffaele-Turro è sede della Società Italiana per Dialectical Behavior Therapy (SIDBT) (sidbt.it) che è l’unico ente formatore italiano riconosciuto dal Linehan Institute, ente che a sua volta garantisce internazionalmente il livello qualitativo della formazione alla DBT)
- Mentalisation Based Treatment (MBT) (Bateman e Fonagy, 2004)
- Systems Training for Emotional Predictability and Problem Solving (STEPPS) (Blum et Al., 2002)
- Acceptance and Commitment Therapy (ACT) (Hayes et Al., 2012)
- Mindfulness Based Relapse Prevention for Addictive Behaviors (MBRP) (Bowen et Al., 2010)
L’attività in queste aree usufruisce inoltre di collaborazioni internazionali che garantiscono la possibilità di partecipare ad iniziative (convegni, seminari) e a progetti di ricerca.