Venerdì 4 Ottobre 2016 si è tenuto l’annuale Convegno organizzato dalla SIN (Società Nazionale Italiana di Nefrologia), avente come titolo “La Nefrologia Lombarda si incontra: medici e infermieri dei Centri Lombardi di Nefrologia a confronto”.
Durante la sezione dedicata alla presentazione dei poster del convegno sono stati esposti molteplici lavori di ricerca scientifica.
Il “best poster” relativo alla sessione medica è stato vinto dalla ricerca dal titolo “Studio multicentrico di valutazione psicologica dei pazienti affetti da Irc in trattamento emodialitico e peritoneale”, condotta grazie alla collaborazione tra il Servizio di Psicologia Clinica e della Salute dell’Ospedale San Raffaele, diretto dal Prof. Sarno Lucio, Professore Ordinario della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, e il Servizio di Nefrologia, Dialisi e Ipertensione, diretto dalla Dott.ssa Donatella Spotti. La ricerca è stata condotta dalla Dott.ssa Maria Monica Ratti, psicologa e psicoterapeuta, Docente a Contratto per la Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, con il coinvolgimento attivo e diretto della Dott.ssa Giulia Bruna Delli Zotti, psicologa e dalle Dott.sse Eleonora Sangiovanni e Alessadra Portaluppi, tirocinanti, del Servizio di Psicologia Clinica e della Salute – OSR.
Il progetto fa parte della tesi di Laurea della Dottoressa Portaluppi, discussa lo scorso settembre, con la Dott.ssa Ratti e la Dott.ssa Spotti rispettivamente come Relatore e Correlatore, con l’intento di dar luce all’ importante sinergia esistente tra Psicologia e Medicina. La ricerca multicentrica ha coinvolto anche i seguenti i Centri Dialisi della Lombardia: IRCCS Multimedica di Sesto S. Giovanni, l’A.O Fatebenefratelli di Milano e l’A.O di Lodi.
Tale risultato assume un’importanza significativa per la Psicologia Ospedaliera e conferma il riconoscimento sempre maggiore della figura dello Psicologo Clinico all’interno dei Reparti di Nefrologia e Dialisi.
Tale studio presenta le caratteristiche di un’action-research permettendo di fornire al paziente il confronto con gli aspetti emotivi legati all’esperienza della propria patologia, in particolar modo nei Centri Dialisi in cui non è presente un Servizio di Psicologia.
Vedere riconosciuta e premiata l’importanza di questo lavoro evidenzia l’intento della scienza medica di utilizzare sempre di più un approccio alla cura che sia integrato e empatico.