Rebecca Scarfò, dottorata UniSR, selezionata per il prestigioso “Roche Continents 2022”
60 studenti delle più prestigiose Università europee riuniti ad Arles, Camargue (Francia) per una settimana: per l’Università Vita-Salute San Raffaele è stata selezionata Rebecca Scarfò, biotecnologa e da poco dottorata presso l’International PhD Course in Molecular Medicine UniSR.
Ideato nel 2007 come evento filantropico dalla casa farmaceutica Roche, il progetto Roche Continents riunisce studenti di talento da tutta Europa per esplorare le fonti di ispirazione all’intersezione tra scienza e arte, nonché i processi creativi che guidano l’innovazione.
Annualmente, Roche richiede alle migliori Università Europee di segnalare uno studente che sia particolarmente meritevole in virtù del proprio talento in ambito scientifico e artistico. Per quest’anno, UniSR ha proposto Rebecca Scarfò, biotecnologa, dottorata presso il San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (SR-TIGET) e diplomata in flauto traverso al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Dopo aver superato una rigida selezione, Rebecca e i suoi colleghi sono stati scelti tra più di 300 candidati.
A differenza delle precedenti edizioni, ambientate in Austria ed inserite nella cornice del Festival di Salisburgo, per il 2022 Roche Continents ha trasferito la sua location ad Arles e ha esplorato i molteplici aspetti dell’arte: musica, arte moderna, canto, fotografia, ma anche agricoltura del luogo, con particolare attenzione alle conseguenze del cambiamento climatico. Il tutto affiancato da idiscussioni scientifiche, dall’immunoterapia alla scienza dei dati, sottolineando anche tematiche come inclusività e diversità.
“Roche Continents è stata una immersione nella conoscenza vera e propria. Ho avuto l’occasione di dialogare con scienziati dei più svariati campi, ma anche con architetti, ingegneri del suono, compositori, cantanti e designer: da ognuno di loro ho appreso qualcosa che mi ha arricchito. Per non parlare dei ricercatori, degli organizzatori e dei gestori del dipartimento filantropia di Roche. Ho avuto la fortuna di incontrare un condensato di persone eccezionali, disponibili e aperte, brillanti e senza alcun timore di esporsi e fare domande. Una boccata d’aria fresca! Il programma è stato molto fitto, tra workshop artistici, lezioni plenarie e attività presso LUMA, il campus creativo di Arles.
La sfida e l’arricchimento più grande che ho ottenuto in questa settimana è stato “ascoltare”. Ascoltare esperienze, curiosità e domande nelle discussioni in seguito alle keynote lectures. Ascoltare e mettersi alla prova a tutto tondo, come persone, scienziati e persino, nel mio caso, come artisti. Tutto questo è stato incorniciato da una fantastica location nelle campagne della Camargue, tra i cavalli e la natura, a due passi dal mare (è stata organizzata anche una meravigliosa cena sulla spiaggia!).
Di natura sono una persona molto socievole, entusiasta, pronta ad apprendere il più possibile in ogni contesto, senza troppa inibizione. Trovarmi con 59 persone con le mie stesse caratteristiche, e vari gradi di esse, è stata una frizzante sorgente di energia che mi ha permesso di stringere rapporti di amicizia, stima e rispetto e soprattutto di mettermi alla prova nelle discussioni scientifiche più disparate ma anche in tematiche etiche o di attualità. E questo non solo con gli studenti partecipanti ma anche con gli organizzatori e gli ospiti invitati a tenere le lezioni. Da ognuno di essi ho tratto qualcosa di unico per me come persona e come scienziata.
Fare domande e incuriosirsi è essenziale, come ricercatori e come esseri umani, per creare tantissimi contatti che, prima o poi, potrebbero essere utili anche a livello professionale. Aprirsi agli altri apre le porte a opportunità e idee che non avremmo neanche pensato di avere.
Roche richiede alle migliori Università Europee di segnalare il proprio miglior studente, che risponda a determinati requisiti – tra i quali range d’età compreso tra i 20-29 anni e che sia particolarmente meritevole. Raccontano le Dottoresse Anna Mondino e Daniela Talarico (IRCCS San Raffaele Scientific Institute), che hanno segnalato il profilo di Rebecca:
“Candidare Rebecca è stato facile. Abbiamo pensato avesse il profilo professionale e personale perfetto per questa iniziativa. Siamo felici di constatare che la sua partecipazione al Roche Continent è stata un successo per lei arricchente e motivo di vanto per la nostra Università”.