“Non conosciamo ancora le nostre cellule in modo esauriente”, si legge nel libro bianco che descrive il progetto in dettaglio. “Non sappiamo come definirle sulla base dei loro prodotti molecolari, né il modo in cui variano a seconda dei tessuti, i sistemi e gli organi, né come influenzano lo stato di salute e le malattie”: una bella sfida per i ricercatori di tutto il mondo, che stanno già collaborando per trovare risposte alle numerose domande emergenti in ambito biomedico.
Negli ultimi 150 anni le cellule sono state studiate considerando soprattutto la loro forma e funzione, e solo più di recente sono stati delineati i loro profili molecolari: con l’avvento di nuove tecniche e tecnologie, e il gran numero di discipline che prendono parte al progetto, la scienza ha ora a disposizione gli strumenti necessari per ricavare l’identikit completo di ogni cellula.
Il consorzio ha tenuto la sua prima riunione a ottobre 2016 e continuano le attività di pianificazione e organizzazione. All’iniziativa ha aderito anche la Chan Zuckerberg Initiative, che a giugno 2017 ha annunciato di star fornendo sostegno finanziario e ingegneristico per la costruzione di una piattaforma aperta destinata al coordinamento dei dati e alla strutturazione dei risultati, in modo da renderli facilmente accessibili ai ricercatori nel progetto e non solo.