Un gruppo di ricercatori guidato da Lorenzo Dagna, Professore associato di Medicina interna dell’Università Vita-Salute San Raffaele e primario dell’Unità di Immunologia, reumatologia, allergologia e malattie rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha ipotizzato che bloccare farmacologicamente IL-1 potesse prevenire o ridurre la progressione della malattia. Dopo aver ottenuto (nel 2016) risultati promettenti con anakinra – farmaco che inibisce IL-1 – nel trattamento di un’altra malattia infiammatoria del cuore (la miocardite acuta), i medici e ricercatori del San Raffaele hanno utilizzato lo stesso farmaco su un paziente di 57 anni affetto da cardiomiopatia dilatativa, sperimentando un miglioramento clinico senza precedenti.
“L’inibizione di IL-1 è una strategia innovativa che stiamo esplorando in molte malattie infiammatorie” spiegano Giulio Cavalli e Giacomo De Luca, autori del lavoro nonché medici ricercatori del San Raffaele (entrambi anche docenti presso la Facoltà di Medicina UniSR). “Questi risultati – continuano – ci indicano che il ruolo dell’infiammazione nella disfunzione contrattile del cuore e il potenziale terapeutico di anakinra meritano ulteriori studi volti a confermare l’efficacia di questa terapia in un numero più ampio di pazienti”.