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#iorestoacasa…davanti allo schermo: l’effetto di smartphone e pc sulla vista

20 marzo 2020
Curiosiscienza

Articolo scritto in collaborazione con il Dott. Francesco Loperfido, Responsabile del servizio di oftalmologia generale OSR, Responsabile del servizio di oftalmologia occupazionale per la medicina preventiva, Oftalmologo della Commissione Difesa Vista, Professore a contratto presso UniSR.

 

Le nuove direttive per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 stanno modificando i nostri modelli di comunicazione in tutti i settori, dal lavoro all’istruzione. Tra videolezioni, smartworking e momenti di svago si può calcolare che in questi giorni siamo collegati agli schermi circa 10/12 ore al giorno! I nostri occhi sono continuamente messi sotto sforzo, influenzando di conseguenza anche la  postura, l’attenzione, il  ritmo sonno-veglia.

Difetto visivo che hai, effetti diversi che trovi

In generale, chi ha un difetto visivo deve indossare gli occhiali in maniera costante:

  • i miopi (vedono nitidamente gli oggetti vicini e sfocati gli oggetti lontani) tendono ad avvicinarsi molto allo schermo incrementando disturbi astenopici (cioè di stanchezza oculare dovuta a un sovraccarico lavorativo dei nostri occhi);
  • gli ipermetropi (vedono male da vicino e meglio da lontano) tendono ad avere frequenti cefalee che  costringono ad  abbandonare per qualche minuto la postazione e, talvolta, ad allontanarsi dallo schermo;
  • l’astigmatismo (che causa una vista sfocata ma anche deformata o sdoppiata a causa di un difetto della curvatura della cornea) può essere presente insieme agli altri difetti visivi e portare a posture scorrette mentre si legge, si scrive o si usa lo schermo. La conseguenza  sono cefalee, bruciori oculari, occhio asciutto e improvvisa lacrimazione, causata dal ridotto ammiccamento delle palpebre davanti allo schermo.

Qualunque sia il difetto, è fondamentale lubrificare gli occhi. Questa accortezza vale soprattutto per chi indossa spesso le lenti a contatto, che si sopportano di gran lunga meno rispetto agli occhiali: si asciugano velocemente dando a volte problemi alla cornea. È buona regola ogni ora distogliere lo sguardo dallo schermo.

Attenzione alla “luce blu”

Tutti i dispositivi LCD e LED, come smartphone, TV e PC, emettono luce blu, ovvero un tipo di luce a corta lunghezza d’onda, con una più elevata frequenza e energia. La luce blu, tecnicamente invisibile, influisce direttamente sulla produzione della melatonina, interferendo con l’orologio biologico e il ritmo sonno-veglia, ed è una delle concause nel poter determinare una maculopatia (ovvero una malattia oculistica che coinvolge la “macula”, la parte centrale della retina). Nonostante esistano occhiali dotati di lenti “anti luce blu”, così come apposite App per smartphone per il filtraggio della luce blu, sarebbe bene evitare di usare sistemi di comunicazione interattiva la sera tardi, per non rischiare di passare la notte in bianco!

Una corretta postura

Infine, un altro aspetto non trascurabile è la nostra postura. Passando così tante ore davanti allo schermo, andiamo a sovraccaricare le vertebre cervicali, soprattutto quando scriviamo o leggiamo – magari sdraiati sul letto, più frequente di quanto si immagini – perché si iperestende il collo. Impariamo a stare seduti correttamente: sopracciglia all’altezza del bordo alto dello schermo, o con inclinazione della testa parallela al tablet/smartphone.

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