La quarantena non dura necessariamente 40 giorni: la sua durata dipende dal periodo d’incubazione della malattia (ovvero il periodo di tempo massimo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici). Ad esempio, il periodo di incubazione del morbillo è compreso fra 9 e 15 giorni; quello di MERS-CoV, un coronavirus che ha causato centinaia di casi in Medio Oriente, è di 5-7 giorni; l’influenza ha un periodo di incubazione da poche ore fino a un paio di giorni.
La stima quanto più possibile precisa della durata massima del periodo di incubazione è di fondamentale importanza a supporto della pianificazione di interventi di sanità pubblica, inclusi la sorveglianza attiva, il controllo dell’infezione e la modellizzazione dell’epidemia.
Per COVID-19 si è stimato che la mediana del tempo di incubazione sia tra 5 e 6 giorni, variabile da 2 a 14. Un recente studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health , pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine ha dimostrato che il 97,5% delle persone sviluppano sintomi di infezione da SARS-CoV-2 entro 11,5 giorni dall’esposizione; la quarantena raccomandata (14 giorni) sembra quindi un lasso di tempo ragionevole.