Ogni 27 gennaio viene celebrata la Giornata Internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel Novembre 2005. Data simbolica che richiama il 27 gennaio del 1945: la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
“Quando si istituzionalizzò il Giorno della Memoria, in Italia come altrove, gli scopi dichiarati e sacrosanti erano essenzialmente due: far conoscere e far crescere così la coscienza etico-politica delle persone/cittadini (a partire, beninteso, dai giovani). Ricordare era il mezzo, e non il fine in sé”
- Abramino Chamla
Per l’occasione sul nostro blog proponiamo la riflessione del Professor Abramino (Mino) Chamla, con l'articolo La memoria di domani, che ci invita a ripensare il valore della memoria non solo nell’accezione di ricordo ma anche come fine da perseguire e ricercare attraverso le nostre azioni e comportamenti. Necessario è che il nostro ricordo non si riduca ad una mera contemplazione del “male”, ma ci sappia educare e ci spinga a capire e analizzare quello che è accaduto affinchè non accada di nuovo.
“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”.
- Anne Frank
La riflessione completa è disponibile sul nostro blog: La memoria di domani