L’educazione all’igiene nelle scuole fa diminuire la diffusione del Covid-19
Educare i più piccoli all’igiene personale, come lavare le mani, mantenere le distanze e pulire correttamente oggetti e superfici, contribuisce a frenare la diffusione del contagio da SARS-CoV-2: lo rivela una ricerca condotta dall’Università Vita-Salute San Raffaele nell’ambito del progetto “Igiene Insieme” di Napisan, marchio specializzato in prodotti per l’igiene profonda degli ambienti e superfici.
Lo studio si è svolto durante la seconda ondata epidemica (autunno 2020) su un campione di 140 scuole elementari della Lombardia, regione italiana tra le maggiormente esposte alla diffusione del Covid-19: nelle scuole dove è stato effettuato un intervento informativo ed educativo, l’incidenza delle infezioni da SARS-CoV-2 è stata inferiore del 14% rispetto alla media regionale per bambini della stessa età.
Il progetto “Igiene Insieme” e lo studio condotto
La ricerca pubblicata su Acta Biomedica è nata nell’ambito del progetto “Igiene Insieme”, ideato da Napisan con la consulenza scientifica della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina preventiva UniSR. Ad oggi, “Igiene Insieme” è uno dei pochissimi programmi sviluppati su scala nazionale in Italia di promozione della salute pubblica nelle scuole, volto a promuovere l’educazione sanitaria e la prevenzione delle malattie infettive nelle scuole primarie e in quelle dell’infanzia, mediante la distribuzione agli istituti scolastici di un “kit per l’igiene” contenente materiali educativi e informativi e prodotti igienizzanti, e corsi di formazione per insegnanti.
Con l’obiettivo di valutare l’importanza dell’igiene e dell’educazione ad essa associata nel contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 nelle scuole dell’infanzia e primarie, nell’ottobre del 2020, l’Università Vita-Salute San Raffaele, tramite un team coordinato dal Prof. Carlo Signorelli (Università Vita-Salute San Raffaele) e con la partecipazione di Anna Odone (Ordinario di Igiene all’Università di Pavia) e Lucia Bricchi (Medico Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Vita-Salute San Raffaele), e con la partnership di La Fabbrica hanno condotto un’osservazione di carattere empirico in 140 scuole della Lombardia aderenti al progetto di Napisan “Igiene Insieme” che hanno fornito i dati riguardanti le nuove infezioni da Covid-19 degli alunni.
Alla luce di alcuni limiti primari, come la parziale aderenza degli istituti, la non totale rispondenza delle scuole e lo svolgimento dello studio in una regione molto colpita dall’infezione, pur non essendo possibile individuare una correlazione certa tra il progetto “Igiene Insieme” e la riduzione del tasso di infezione, indubbiamente il dato misurato appare rilevante anche per lo scarso numero di ricerche di questo tipo: uniformando il campione delle scuole di Igiene Insieme al totale considerato per la Lombardia (100.000 abitanti) si possono riportare due tassi che mostrano una evidente riduzione di incidenza del 14% nelle scuole aderenti a “Igiene Insieme”.
Commenta il Prof. Signorelli:
“Nelle ultime settimane si sono accesi i riflettori sulle scuole, complice la diffusione della variante Omicron ma anche la volontà politica di evitare la DAD ad ogni costo. Un’efficace prevenzione della trasmissione delle malattie infettive in comunità confinate si attua con diverse iniziative tra cui l’informazione e l’educazione a comportamenti individuali corretti rivestono una rilevante importanza. Le nostre ricerche mostrano che gli interventi efficaci riducono il rischio di infezioni”.
Igiene Insieme: le novità per il prossimo anno scolastico
Per l’anno scolastico 2021/2022 l’obiettivo di Napisan e del progetto “Igiene Insieme” sarà quello di ampliare ancor di più l’iniziativa, coinvolgendo 2.000 nuove scuole così da arrivare ad un totale, significativo, di 10.000 istituti coinvolti in tutta Italia.
Il progetto sarà poi l’occasione per ribadire l’importanza della diffusione di buone pratiche di igiene tra i più giovani, oltre che per presentare le novità previste a livello di contenuti, volte a rendere l’iniziativa più accessibile e inclusiva, attraverso una differenziazione di materiali tra le scuole d’infanzia e quelle primarie. I materiali educativi distribuiti nelle classi aderenti saranno quindi profondamente rinnovati e allineati all’età degli studenti, per tenere conto delle esigenze mostrate ed emerse nel corso del precedente anno scolastico, con un occhio attento alla formazione e al divertimento. In particolare, grande importanza verrà garantita alla differenziazione del messaggio per fasce d’età tra i singoli bambini.
L’iniziativa rientra a pieno titolo tra le attività di Public Engagement cui il Campus San Raffaele si dedica da anni con passione ed entusiasmo, nell’ottica di una promozione della cultura della salute e della prevenzione nella società e sul territorio, tramite le opportunità di coinvolgimento e reciproco apprendimento tra scienziati e pubblico.