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Al San Raffaele 13 nuovi progetti di ricerca sostenuti da Fondazione AIRC

07 febbraio 2022
Ricerca

Fondazione AIRC sostiene 13 nuovi progetti di ricerca clinica e di base, dal valore complessivo di oltre un milione di euro solo per il 2022, incentrati sullo studio di diversi tipi di tumori solidi e del sangue, con un unico obiettivo: migliorare diagnosi e terapie

Università Vita-Salute San Raffaele si è aggiudicata il sostegno di 13 nuovi progetti di ricerca e borse di studio da parte di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, che si aggiungono agli altri 65 progetti AIRC già attivi presso il campus di Università e Ospedale San Raffaele. I nuovi progetti e borse, che partiranno nel 2022 con un finanziamento complessivo di oltre un milione di euro, sono stati valutati su base strettamente meritocratica, tramite peer review. L’obiettivo dei progetti è migliorare la conoscenza delle malattie tumorali e contribuire al miglioramento delle diagnosi e delle terapie attualmente disponibili.

I 13 nuovi progetti e borse di studio abbracciano un ampio spettro di malattie oncologiche e comprendono attività di ricerca di base sui meccanismi di insorgenza e progressione del cancro – spesso comuni a diversi tipi di tumori – e attività di ricerca traslazionale e clinica, che coinvolgono direttamente i pazienti o utilizzano dati e campioni clinici.

Tra le malattie oggetto di interesse ci sono il tumore del pancreas, del polmone, del cervello e del rene, e diversi tipi di leucemia. Un obiettivo di ricerca particolarmente rilevante e trasversale a diversi dei progetti finanziati riguarda il rapporto tra il cancro e le cellule del sistema immunitario, che vengono inibite nella loro azione antitumorale e reclutate dai tumori per produrre sostanze utili alla loro progressione.

I nuovi progetti AIRC assegnati al San Raffaele

Fondazione AIRC emette ogni anno diversi tipi di bandi, pensati per sostenere i ricercatori impegnati nella lotta contro il cancro in tutte le fasi della loro carriera. Si parte dai giovani laureati e dai post-doc che vogliono specializzarsi nella ricerca oncologica, per arrivare fino ai group leader e ai ricercatori maturi, tra cui numerosi professori universitari, che hanno linee di ricerca indipendente.

Quest’anno i ricercatori di Università e Ospedale San Raffale si sono aggiudicati 13 nuovi grant in quattro diverse categorie. La prima è quelle delle Fellowship AIRC, borse di ricerca annuali, biennali o triennali, dedicate a giovani ricercatori che desiderano acquisire esperienza in ambito oncologico. Le borse sono state assegnate quest’anno a Francesco Cilenti (Unità di Genomica del sistema immunitario innato diretta da Renato Ostuni), Guido Gatti (Unità di Genomica funzionale del cancro diretta da Giovanni Tonon), Lauren Randolph (Unità di modellazione dello sviluppo ematopoietico umano diretta da Andrea Ditadi), Elena Ruggieri (Unità di rigenerazione dei tessuti e omeostasi diretta da Emilie Venereau) e Valeria Fumagalli (Unità di Dinamica delle Risposte Immunitarie diretta da Matteo Iannacone).

Ci sono poi i My First AIRC Grants (MFAG), grant quinquennali rivolti a giovani ricercatori al loro primo progetto di ricerca, sulla strada verso l’indipendenza scientifica. Quest’anno MFAG sono stati assegnati a Emanuel Della Torre, medico immunologo e ricercatore presso la Facoltà di Medicina UniSR, Irene Franco, postdoc nell’Unità di Disturbi cistici del rene diretta da Alessandra Boletta, e Alessandro Sessa, ricercatore senior nell’Unità di Cellule staminali e neurogenesi diretta da Vania Broccoli.

A meritare i 4 Investigator Grants, finanziamenti quinquennali destinati a ricercatori maturi già alla guida di un laboratorio di ricerca, sono invece Gabriele Capurso, responsabile della ricerca clinica presso l’Unità Operativa di Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia, Massimo Degano, group leader dell’Unità di Biocristallografia, Nadia Di Muzio, professoressa associata presso la Facoltà di Medicina UniSR e direttrice dell’Unità Operativa di Radioterapia, e Vincenzo Russo, group leader dell’Unità di Immunobioterapia del melanoma e dei tumori solidi.

Infine, uno dei tredici progetti sostenuti quest’anno da AIRC è un prestigioso Start-Up, ottenuto nell’ambito dell’omonimo bando che promuove l’avvio di nuovi laboratori indipendenti sotto la guida di scienziati rientrati in Italia da un’esperienza significativa all’estero. Lo ha meritato Giorgia Foggetti, rientrata al San Raffaele dopo 5 anni alla Yale Università di New Haven, Connecticut, e oggi ricercatrice indipendente presso l’unità operativa di Oncologia Medica diretta dal prof. Stefano Cascinu. Nei prossimi cinque anni la dottoressa Foggetti studierà il ruolo di un oncogene presente in alcuni tipi di tumore al polmone come possibile bersaglio terapeutico.

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