Report 2023 Almalaurea: risultati interessanti in merito ai nostri laureati
È stato appena pubblicato il Rapporto di Almalaurea 2023 che analizza e racconta i laureati italiani
Il rapporto Almalaurea analizza le performance formative e la condizione occupazionale dei Laureati italiani di oltre 70 Atenei.
Dal report emergono dati interessanti in merito alla soddisfazione e al livello di occupazione dei nostri studenti.
La soddisfazione per l’esperienza e il campus universitario
I laureati del 2022 presso UniSR coinvolti nell’indagine sono 750: si tratta di 289 laureati di primo livello, 262 laureati magistrali biennali e 199 laureati a ciclo unico.
Di questi, il 92,3% si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
Prendendo poi in considerazione l’opinione espressa in merito ad alcuni aspetti specifici, possiamo osservare che il 92,5% dei laureati si dice soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’89,3% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso.
Le infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, invece, vengono considerate adeguate dal 93,1% dei laureati che le ha utilizzate.
E quanti si iscriverebbero di nuovo al nostro Ateneo? Il 76,8% dei laureati sceglierebbe addirittura nuovamente lo stesso corso, mentre il 2,3% si riscriverebbe a UniSR, ma cambiando corso.
Interessanti i dati relativi al percorso formativo in UniSR, anche a confronto delle medie nazionali: il 90% dei laureati termina l’università in corso e il voto medio di laurea so attesta attorno al 107. Nello specifico il voto medio di Laurea dei tre corsi a ciclo unico risulta più alto di 4 punti rispetto alla media nazionale.
Uno sguardo internazionale
UniSR è da anni impegnata in un processo di internazionalizzazione, che permette di garantire ai propri studenti un ambiente di studio dinamico e internazionale.
Grazie a questo, anche i dati sulla mobilità outgoing sono molto promettenti: ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) il 7,7% dei laureati UniSR, di cui il 10,3% per magistrali biennali (quota che sale al 14,8% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio) e il 12,9% per magistrali a ciclo unico. Percentuali, entrambe, in linea con la media nazionale.
Condizione occupazionale
L’indagine sulla condizione occupazionale riguarda complessivamente 1.382 laureati in UniSR. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2021 e intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2017 e intervistati dopo cinque anni.
Laureati triennali
A un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è del 93,3%, percentuale più alta rispetto al dato regionale pari all’81,4%. Di questi, il 94,0% considera il titolo conseguito molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, l’88,1% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università.
Laureati magistrali
Tra i laureati di secondo livello del 2021 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 73,7% (65,2% tra i magistrali biennali e 83,6% tra i magistrali a ciclo unico). L’85,4% di loro ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo; inoltre, il 76,5% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi.
A cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione sale all’88,2% (88,5% per i magistrali biennali e 87,7% per i magistrali a ciclo unico), con retribuzioni che arrivano in media a 1.803 euro mensili netti.
Ma dove vanno a lavorare?
Il 46,3% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 49,0% nel pubblico; il 4,7% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 92,6%, mentre l’industria accoglie il 6,7% degli occupati.
Per maggiori dettagli è possibile consultare i dati e le ricerche di Almanurea su https://www.almalaurea.it/chi-siamo/eventi-e-convegni/convegno-almalaurea-2023