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Epigenetica: due ricercatori UniSR nel documentario vincitore al Science Film Festival di Los Angeles

14 gennaio 2017
Premi e riconoscimenti

Già il fatto che un documentario italiano vinca un importante premio negli Stati Uniti è una grande notizia. Se poi questo tratta di divulgazione scientifica, in particolare di epigenetica (argomento già di per sé complesso), allora diventa un evento più unico che raro. Ma se vogliamo raggiungere il culmine della sorpresa, sappiate che tra i protagonisti del documentario figurano anche due ricercatori UniSR: Emilie Venereau, giovane e brillante postdoc che lavora nell’Unità “Dinamica della Cromatina”, ed il Professor Marco Bianchi, Ordinario di Biologia Molecolare presso il nostro Ateneo e Capo della stessa Unità.

Epigenetica. Come il nostro corpo memorizza il mondo” (Epigenetics. The memory of the world in our body), del regista Paolo Turro, è il documentario vincitore del Best Student Documentary Award al RAW Science Film Festival di Los Angeles. In giuria anche un premio Oscar (Mitchell Block) e due noti autori di science-fiction (David Brin e Kim Stanley Robinson). Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi presso i 20th Century Fox Studios, sono intervenuti molti scienziati di fama mondiale, tra cui Kip Thorne (astrofisico, le cui teorie stanno alla base del film “Interstellar”), Stephen Wolfram (fisico delle particelle britannico), Naveen Jain (fondatore di Moon-Express, in corsa per vincere il Google Lunar X-Prize), Philip Lubin (vincitore del Nasa Innovative Advanced Concepts).

Questo documentario nasce dalla collaborazione tra la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e gli scienziati che lavorano a “EPIGEN”, il Progetto Bandiera Epigenomica del Consiglio Nazionale delle Ricerche” spiega il Prof. Bianchi. Obiettivo del progetto EPIGEN è capire in che modo i meccanismi epigenetici regolano i processi biologici, determinano variazioni fenotipiche e contribuiscono all’insorgenza e alla progressione delle malattie. “Ogni Progetto Bandiera fa capo ad un ricercatore, che non solo deve coordinare la parte scientifica, ma si deve anche impegnare a diffondere il risultato dei nostri studi. Il Progetto EPIGEN è stato attribuito al Prof. Giuseppe Macino il quale, per divulgare l’oggetto delle nostre ricerche, ha pensato di far realizzare un documentario, i cui principali fruitori sono tutti i cittadini interessati alla ricerca.

Il documentario, della durata di 25 minuti, è costituito da diversi capitoli: ciascuno di essi  si avvale della partecipazione di ricercatori provenienti da diversi Istituti di Ricerca che, in maniera divulgativa, raccontano cos’è l’epigenetica e ne descrivono differenti aspetti (Emilie e Marco intervengono al minuto 17:15).

Racconta la Dott.ssa Venereau: “Il capitolo in cui parliamo io e il Prof. Bianchi si intitola “Come viviamo: geni, corpo e ambiente”. In questa parte abbiamo descritto come l’epigenetica, cioè il modo in cui il nostro corpo si adatta all’ambiente circostante, è strettamente correlata all’alimentazione. Nel video spiego il “paradosso francese”, cioè come mai i francesi mangiano così tanti grassi eppure non presentano un’incidenza di malattie cardiovascolari come altre popolazioni. Recentemente si è scoperto che il vino rosso, che i francesi bevono a tavola, contiene un composto che agisce sull’epigenetica, e che potrebbe diminuire il rischio di malattie cardiovascolari: ecco allora che l’epigenetica ha effetti importanti non solo per la salute dell’individuo stesso, ma anche sui nostri figli e sulle generazioni future”.

Interviene il Prof. Bianchi: “Io invece descrivo i gemelli omozigoti, che sono identici da un punto di vista genetico, ma nel corso della loro vita divergono, sia fisicamente che caratterialmente: questa differenza è dovuta alla loro interazione con l’ambiente, che cambia leggermente le proteine che avvolgono il DNA, e dunque cambia il modo in cui il DNA viene usato”

Così il regista Paolo Turro: “Quest’anno focus del festival era l’esplorazione spaziale, perciò la sorpresa di vincere con un film sull’“infinitamente piccolo” è stata ancora più grande. Con le autrici e gli scienziati di EPIGEN abbiamo scommesso in un restyling della scienza puntando su una narrazione e un impianto visivo che rendessero più immediati dei concetti complessi e che restituissero allo spettatore un’immagine della ricerca come atto profondamente creativo”.

Chiediamo infine ai nostri ricercatori cosa ne pensano di quest’esperienza, forse un po’ lontana dalla “comunicazione” cui di solito sono abituati.

Ho trovato molto interessante ed efficace l’utilizzo di diversi giochi (lego, flipper, biliardo, origami…) per aiutare lo spettatore a comprendere i concetti base dell’epigenetica, un argomento che di solito non è esattamente semplice da spiegare” commenta il Prof. Bianchi. Ed Emilie conclude: “Mi sono divertita molto a collaborare a questo documentario. Penso che oggi ci sia una grande urgenza di comunicare al pubblico: trasmettere questi contenuti in maniera più divulgativa può aiutare lo spettatore a capire che è importante vivere in salute, ma soprattutto a comprenderne il perché”.

Epigenetica” è stato distribuito nelle scuole e nelle università e, oltre al RAW – Science Film Festival, ha partecipato a molti altri festival internazionali: Milano Film Festival, Shanghai Tv Festival (Cina), Wildlife Vaasa Film Festival (Finlandia), Life Sciences Film Festival (Praga), Aesthetica Short Film Festival (York).

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