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Una triste mancanza per UniSR: ci ha lasciato il Prof. Brancato, docente Emerito UniSR

08 febbraio 2020
Ateneo

Con dolore comunichiamo la scomparsa del Prof. Rosario Brancato, docente Emerito UniSR e primario per anni dell’Ospedale San Raffaele dalla sua fondazione.

Il Prof. Francesco Bandello, presidente del Corso di Medicina UniSR ricorda il Prof. Brancato con parole che riassumiamo di seguito, ma alleghiamo per completezza integralmente.

Prof. Rosario Brancato Chiasso 25 agosto 1934 - Milano 8 febbraio 2020

Sono due le frasi che ho sentito ripetere di più in queste ore da tanti colleghi: “Finisce un’epoca” e “Se ne è andato un gigante”.

Credo che entrambe sintetizzino bene il sentire di molti: il prof. Brancato è stato un gigante che ha segnato 50 anni di storia della nostra specialità e io so di essere stato baciato dalla sorte per essere stato uno dei Suoi.

Era di una vitalità incontenibile, entusiasmo allo stato puro. Perché questa era la prima prerogativa del Prof.: la capacità di entusiasmarsi sempre e poi saper trasmettere il Suo entusiasmo a chi gli era vicino. Se stavi accanto a lui sentivi il dovere di girare al massimo.

Oltre al contagioso entusiasmo e alla capacità organizzativa, c’è un’altra prerogativa che contraddistingueva il Prof. Brancato: la sensibilità per il nuovo. Nuove strumentazioni e nuove tecniche lo affascinavano e la storia dei Suoi interessi professionali lo testimonia: fu tra i primi con la fluorangiografia; con i laser; con le lenti intraoculari; con la chirurgia rifrattiva; con l’OCT. Questa Sua passione per il nuovo gli causava spesso frizioni con i colleghi più paludati, che erano scandalizzati da questi balzi in avanti, ma ciò anziché distoglierlo dal proseguire, lo motivava sempre più.

Capì tra i primi l’importanza di pubblicare bene e, sebbene di una generazione che non aveva familiarità con Impact Factor e Citation Index, intuì che le pubblicazioni “a peso” non avevano più ragione di essere e ci spronò a pubblicare sulle riviste importanti e a lavorare seriamente (..) E’ tra quelli che hanno dato di più all’Oculistica Italiana con dedizione e passione.

Se n’è davvero andato un gigante, che ha segnato in modo indelebile 50 anni di Oftalmologia. Mancherà a molti di certo. I Maestri hanno però un grande vantaggio: sopravvivono negli allievi e si riproducono dando origine alla Scuola. Siamo in tanti a fare quotidianamente gli stessi Suoi gesti, a ripetere anche inconsapevolmente il Suo modo di fare la professione (come diceva Lui). Sono certo che, se potesse, sorriderebbe ironico e direbbe una delle Sue massime: “Non ti fidare Francesco. Il cavallo di razza si vede alla distanza!”. Spetta ora a noi della Sua Scuola dimostrare che ha scelto bene i Suoi allievi e la Sua Scuola continuerà da Lui ispirata.

I suoi insegnamenti rimangono vivi fra i suoi allievi e tutti coloro che lo hanno conosciuto.

 

Ricordo del prof. Brancato
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