L’epidemia da Coronavirus ha richiesto un importante impiego di risorse per l’Ospedale, dedicate ai pazienti con COVID-19: infermieri, fisioterapisti, medici in prima linea, tra i corridoi e le terapie intensive per l’assistenza dei pazienti. Tra loro molti sono Alumni UniSR, scesi subito in campo per contrastare l’emergenza Covid19.
Li abbiamo seguiti dalla loro immatricolazione fino alla laurea e ora li vediamo già con la divisa pronti anche a raccontarci la loro esperienza: seguiremo Nicholas Fazzini, Infermiere appena laureato, Giorgia Hauff, Fisioterapista, Gaia Pagliula Medico e Mattia Oliva, Infermiere con esperienza, nel loro importante lavoro.
Nicholas: dalla toga alla corsia per contrastare il virus
Nicholas dal giorno stesso della laurea in Infermieristica UniSR, discussa ai primi di marzo, è in attività nel reparto di malattie infettive OSR: tra paura, coraggio, speranza e determinazione si ricorda:
"(...) di aver scelto di essere infermiere soprattutto in queste situazioni e capisci che nonostante la tua giovane età e la poca esperienza puoi comunque fare la differenza e offrire il tuo aiuto grazie anche all’appoggio dei colleghi più esperti che, come una grande famiglia, danno l’anima per porre fine il più presto possibile a questa surreale e tremenda battaglia.”
Giorgia: la risposta dei fisioterapisti all’emergenza
Giorgia, laureata in Fisioterapia UniSR nel 2018, da subito in forze al Servizio di Fisioterapia dell’Ospedale San Raffaele, ci racconta come l’emergenza sanitaria ha chiesto a tutti gli operatori sanitari di riadattarsi, ma grazie a preparazione e spirito di adattamento dalla Terapia Intensiva Coronarica è passata a lavorare ora con persone affette da COVID-19.
“Anche noi fisioterapisti ci dedichiamo alla cura di queste persone che presentano gravi conseguenze respiratorie. La nostra esperienza universitaria ci aiuta a comprendere la necessità di modificare le proprie abitudini ed uscire dalla propria “comfort zone” professionale per rispondere alle urgenze lavorative, con lo sforzo di aggiornarsi ed accogliere il cambiamento.”
Gaia: collaborazione e dedizione per esserci al momento giusto.
Gaia, Laureata in Medicina classe 2014, è ora all’ultimo anno (il quinto) di medicina d'emergenza-urgenza e ha percorso tutta la sua formazione in UniSR, ha deciso di condividere con noi e con i social la sua esperienza sul campo dove:
“Chi ha scelto di lavorare nelle emergenze lo ha fatto perché vuole esserci al momento giusto, nel momento del maggior bisogno. Forse questa crisi ci sta facendo ritrovare il vero significato del nostro lavoro”
Continua Gaia, nelle sue pillole social:
“Lo spirito di collaborazione che sta facendo accorrere specialisti di qualunque area a mettersi in gioco e aiutare in questa emergenza è la cosa più bella che sto vedendo in ospedale in questi giorni. Le crisi riescono anche a far emergere il meglio delle persone.”
Non manca una menzione al suo percorso di formazione:
“Quello che ho imparato e che ora faccio tutti i giorni me lo hanno insegnato quelli che allora erano i miei maestri e ora sono i miei colleghi che mi ispirano ancora tutti i giorni con la loro abnegazione e dedizione al lavoro e alla cura delle persone”
Mattia: preparazione e formazione per affrontare al meglio tutte le situazioni
Mattia, Laureato infermiere dal 2017, impegnato al Pronto Soccorso del dipartimento di Emergenze e Urgenze ci racconta che
“In questi giorni ognuno di noi è più che mai impegnato nella battaglia al Coronavirus. Di certo oltre al cambiamento organizzativo è necessario che ognuno di noi identifichi in sé le risorse per fronteggiare questa emergenza. La mia preparazione e formazione sono tasselli chiave per dare un contributo e lo slancio per affrontare il mondo del lavoro soprattutto in questi momenti: ogni aspetto durante la mia esperienza universitaria, dai tirocini fino al progetto di tesi, ha contributo a rendermi il professionista che ora sono”
Ringraziamo tutti coloro che quotidianamente sono in prima linea e soprattutto i nostri Alumni per la dedizione e il coraggio che stanno dimostrando e per condividere con noi, in questo momento di emergenza, la loro esperienza.