Va affrontato per gradi: all’inizio ci si trova indeboliti e non si può pensare di ributtarsi nella quotidianità contando sulle forze abituali. Può essere utile pensare alla quarantena come a un periodo di malattia e alla fase 2 come una convalescenza. Trascorrere molto tempo in casa, alla lunga indebolisce corpo e psiche anche se non si è realmente malati. Inoltre, come nella malattia, la quarantena ha toccato due categorie di riferimento, essenziali per un normale funzionamento della nostra psiche: lo spazio e il tempo. Dopo una settimana di lockdown la normalità di pochi giorni prima è apparsa subito molto remota.
Attenzione però a non sottovalutare questa condizione se si protrae oltre qualche settimana. Pur non essendo una patologia classificata può essere un fattore di rischio che espone maggiormente persone più fragili o già sofferenti prima dell’emergenza. In questi casi è consigliabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale.