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Lauree online UniSR: la parola agli studenti

11 maggio 2020
Ateneo

Non ci siamo fermati: dal 2 marzo sono state svolte 910 lezioni in diretta streaming, 1.209 lezioni in formato video e si sono svolte 112 lauree online. 

Ogni esperienza vissuta in questo periodo è a suo modo particolare, diversa e unica.

Ma quanto può essere una unica la sessione di Laurea vissuta nella comodità della propria casa?

Mai come oggi, il tanto agognato traguardo della laurea, ha acquistato una connotazione così particolare: un momento speciale per ogni studente, indipendentemente dal proprio corso di studi. 

Dalla preparazione, all’attesa, dalla discussione ai tanto attesi festeggiamenti, oggi non più come ieri ma poi non così diversi. 

Alessandra Tisi dottoressa Magistrale in Filosofia del mondo contemporaneo

 

Certo, mancavano i fiori, la corona d’alloro, la toga, lo scambio di mani con i professori… ma l’affetto della mia famiglia e dei miei amici, vicinissimi nonostante la lontananza, non me l’ha tolto nessuno.

È stata una laurea diversa, senza grandi celebrazioni, brindisi, bomboniere e ricevimenti ma forse, proprio per questo, è stata ancora più bella: questo periodo di isolamento sociale sta mostrando a tutti quanto ciò che conta per davvero non siano i dettagli, ma l’essenza stessa delle piccole cose, che troppo spesso noi consideriamo scontate.”

 

Gli ultimi laureati UniSR non si sono trovati in aula Newton, l’aula delle Lauree UniSR, non si sono togati e non hanno festeggiato negli spazi universitari; in studio, in sala a volte persino in camera, ognuno di loro ha accesso il proprio computer e si è connesso da un luogo diverso, tuttavia l’emozione e la cura nella preparazione del fatidico giorno, l’apprensione iniziale ed infine la gioia di avercela fatta accomuna ancora tutti i nostri laureati.

 

Gerli Gianluca dottore magistrale in Filosofia del Mondo Contemporaneo

“I passi con cui ci si avvia verso la commissione sono sempre gravi, pesanti, carichi di concentrazione e responsabilità, sia che si calchi l’aula magna dell’università che il parquet del proprio studio. Indossare un completo, lottare mezzore con un’indomabile cravatta, avventurarsi alla ricerca di un elegantissimo paio di scarpe nel più remoto e inaccessibile armadio di casa propria, sono sforzi insoliti per percorrere i metri che dividono una camera dal computer.

Laurearsi online aggiunge i timori per una tecnologia incline alle burle, uno sfondo mai abbastanza professionale, la premura di nascondere i pochi spettatori fisicamente presenti nell’angolo cieco della webcam.”  

 

Alberto Pizzolante dottore in Filosofia

Discutere la tesi online, dallo schermo di un computer nella propria abitazione, senza la presenza fisica del proprio relatore e dei professori della commissione giudicatrice è stata un’esperienza assolutamente inaspettata. Vi è stata la sana agitazione dei momenti immediatamente precedenti la discussione, l’emozione di illustrare il lavoro che ha impegnato gli ultimi mesi della mia carriera universitaria, la gioia del momento della proclamazione condivisa con le persone a me care che hanno avuto modo di assistere, dalle proprie abitazioni per mezzo dei propri computer, alla discussione e alla cerimonia di proclamazione.”

Stella Mosetti dottoressa in Filosofia  

“Si dice spesso che alcuni eventi — così vividi nella nostra immaginazione — non si verificano mai come li avevamo immaginati. Credo che sia una regola valida per molte tappe della vita. Allo stesso modo, devo ammettere ironicamente che la mia laurea non è stata come me l’aspettavo. Poi quel giorno invece è arrivato, quando sembrava non arrivare più.

E ho finto che fosse tutto normale: mi sono messa quel completo; ho fatto restaurare dal mio vicino di casa la corona d’alloro che si stava sciupando. Ho pregato che la connessione resistesse, che non mi venisse l’attacco di tosse causato, forse, dal virus; ho sorriso di fronte al mio nome pronunciato dallo schermo di un computer che ho portato con me in università per tre anni. Sembrava finto, invece era tutto vero e stupendo, perché improvvisamente mi sono ricordata che non è vero che conta solo la meta, ma soprattutto il percorso.”

Mariangela Ricciuti dottoressa in Filosofia del Mondo Contemporaneo

“La proclamazione è stata sicuramente diversa da quella della mia laurea triennale, a cui sono seguiti i festeggiamenti di rito e la cerimonia, ma una cosa non è mancata, la corona d’alloro che i miei genitori, a sorpresa mi hanno fatto indossare, insieme a dei coriandoli di carta colorata, per cercare di non far mancare la ritualità alla situazione.

Ho brindato con i miei genitori e il mio ragazzo, ancora in collegamento, e non dimenticherò gli occhi orgogliosi dei miei genitori anche nel salotto di casa.

Sono felice di aver concluso questo percorso e del fatto che la mia Università si organizzerà in seguito, non appena questa situazione di emergenza si sarà conclusa.

Per la festa di laurea invece mi sono ritrovata a fare la videochiamata il giorno dopo su Skype con le mie amiche, ma confido nel fatto che tutto passerà e verrà il tempo di riabbracciarci e brindare tutti di persona. 

Le nostre congratulazioni a tutti i nostri Laureati UniSR e ad Alessandra, Alberto, Alberto, Mariangela, Stella che hanno condiviso con noi la loro esperienza.

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