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Test diagnostici rapidi contro Covid-19: UniSR partner del progetto CORONADX

22 settembre 2020
CoVid-19

Un progetto finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di sviluppare kit di test diagnostici per fronteggiare l’emergenza COVID-19, ed essere utili anche al termine della pandemia.

È questo CORONADX, il progetto Horizon 2020 che mira a fornire tre strumenti rapidi, portatili e competitivi in ​​termini di prezzo per la diagnosi in loco di COVID-19, al fine di garantire il rilevamento e la sorveglianza rapidi dei casi.

CORONADX nasce da una collaborazione internazionale che coinvolge prestigiosi centri di ricerca, tra i quali l’Università Vita-Salute San Raffaele, che coordinerà uno specifico work package per indagare aspetti epidemiologici, nonché ricadute socio-economiche della pandemia. Responsabili di quest’area di ricerca saranno il Proff. Prof. Carlo Signorelli, Ordinario di Igiene e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva UniSR e la Prof.ssa Anna Odone, Associato di Igiene Generale e Applicata UniSR e Docente presso la stessa Scuola.

I tre test che verranno sviluppati sono PATHAG, PATHPOD e PATHLOCK; il rilevamento è rapido (vanno da 10-20 secondi di PATHAG fino a meno di un’ora per PATHLOCK) e sono adatti come screening di prima linea (in aeroporti o da usare su soggetti in quarantena domiciliare) e seconda linea (come cliniche mobili e centri sanitari comunitari).

La diagnosi precoce e la segnalazione hanno un profondo effetto sul controllo e sulla prevenzione durante i focolai. CORONADX sta definendo un nuovo paradigma per la diagnosi precoce di COVID-19 fornendo una soluzione diagnostica point-of-care (POC), risparmiando tempo prezioso e allentando la pressione sui laboratori di test centralizzati. La diagnostica POC richiede poche istruzioni e può essere applicata sul campo, ed è la soluzione è ideale per le cliniche di assistenza sanitaria di base in aree remote e con poche infrastrutture.

Commenta il Prof. Signorelli:

Il nostro lavoro, all’interno del progetto ci porterà a studiare le dinamiche epidemiologiche della pandemia da COVID-19 nei diversi contesti e di stimare l’impatto di diversi modelli di sorveglianza e diagnostici.

Conclude la Prof.ssa Odone:

La prospettiva di test diagnostici rapidi - con un’adeguata sensibilità - risulta vincente, sia nell’ ottica del contenimento epidemico, sia per gli indubbi vantaggi sull’organizzazione dei servizi di prevenzione e sulle ricadute sociali ed economiche.

Maggiori dettagli sono presenti sul sito: http://coronadx-project.eu/

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