I tre test che verranno sviluppati sono PATHAG, PATHPOD e PATHLOCK; il rilevamento è rapido (vanno da 10-20 secondi di PATHAG fino a meno di un’ora per PATHLOCK) e sono adatti come screening di prima linea (in aeroporti o da usare su soggetti in quarantena domiciliare) e seconda linea (come cliniche mobili e centri sanitari comunitari).
La diagnosi precoce e la segnalazione hanno un profondo effetto sul controllo e sulla prevenzione durante i focolai. CORONADX sta definendo un nuovo paradigma per la diagnosi precoce di COVID-19 fornendo una soluzione diagnostica point-of-care (POC), risparmiando tempo prezioso e allentando la pressione sui laboratori di test centralizzati. La diagnostica POC richiede poche istruzioni e può essere applicata sul campo, ed è la soluzione è ideale per le cliniche di assistenza sanitaria di base in aree remote e con poche infrastrutture.
Commenta il Prof. Signorelli:
Il nostro lavoro, all’interno del progetto ci porterà a studiare le dinamiche epidemiologiche della pandemia da COVID-19 nei diversi contesti e di stimare l’impatto di diversi modelli di sorveglianza e diagnostici.
Conclude la Prof.ssa Odone:
La prospettiva di test diagnostici rapidi - con un’adeguata sensibilità - risulta vincente, sia nell’ ottica del contenimento epidemico, sia per gli indubbi vantaggi sull’organizzazione dei servizi di prevenzione e sulle ricadute sociali ed economiche.
Maggiori dettagli sono presenti sul sito: http://coronadx-project.eu/