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UniSR nel progetto In2Sight per una sperimentazione in vivo più sostenibile

20 febbraio 2024
Ricerca

Ridurre i costi dello sviluppo dei biomateriali e l’impatto etico della ricerca su animali: sarà possibile con il microchip innovativo ideato grazie al progetto internazionale In2Sight

Consentire la quantificazione della reazione immunitaria ai biomateriali a livello cellulare e allo stesso tempo ridurre sia il numero di animali coinvolti nelle sperimentazioni sia i costi di scoperta dei biomateriali: sarà possibile grazie a un microchip innovativo messo a punto grazie al progetto In2Sight, coordinato da Milano-Bicocca.

Il progetto è stato avviato a marzo 2021 da un consorzio internazionale composto da partner accademici, di ricerca e industriali con competenze diversificate e complementari. In particolare, la ricerca italiana è una sinergia tra tre atenei milanesi: Milano-Bicocca (capofila), Politecnico e Università Vita-Salute San Raffaele.

Il progetto, guidato da Giuseppe Chirico (professore ordinario di Fisica di Milano-Bicocca) e coordinato dal gruppo di Biofotonica del dipartimento di Fisica, ha l’obiettivo di far progredire la ricerca sui biomateriali rendendola economicamente ed eticamente sostenibile basandosi su un rivoluzionario dispositivo di imaging ottico in vivo combinato a metodi di AI.

Durante i suoi primi 30 mesi di ricerca e sviluppo, il progetto In2Sight ha mostrato il suo grande potenziale per l’analisi quantitativa prolungata della risposta infiammatoria all’impianto di biomateriali.

Il consorzio tiene costantemente aggiornato un data sets comprendenti test di validazione e protocolli di utilizzo, depositati sulla piattaforma di dati open access Bicocca Open Archive Research Data (BOARD) e un brevetto europeo è già stato sottomesso e in fase di validazione.

In2Sight è un progetto all'avanguardia nella ricerca biomedica ed è parte integrante della Cost Action Improve, un'infrastruttura paneuropea dedicata ad accelerare la traduzione di nuove tecnologie per la pratica clinica e preclinica.

«Questo progetto - sottolinea Giuseppe Chirico - nasce con un preciso intento etico nella ricerca biomedica e apre a nuove prospettive nell’applicazione delle nanotecnologie alla medicina personalizzata, fino ad ora inesplorate.»

Il ruolo di UniSR

Coordinatore del progetto per UniSR è il Dott. Donato Inverso, ricercatore in Patologia Generale presso UniSR e Group Leader dell’Unita di Pato-biologia Vascolare presso IRCCS Ospedale San Raffaele, che ha avviato il progetto presso Il Centro Tedesco per la Ricerca sul Cancro (DKFZ. Heidelberg, Germania) per poi trasferire la sua attività in UniSR nel 2022.

Dichiara il Dott. Inverso:

Ci siamo occupati di studiare la reazione del sistema vascolare e la risposta infiammatoria a microchip con diversa geometria e costituiti da diversi biomateriali. La nostra sperimentazione ha consentito di generare le informazioni necessarie a definire strutture sempre più biocompatibili e utilizzabili per studiare fenomeni biologici complessi come la crescita dei vasi e la migrazione delle cellule del sistema immunitario. Questa attività ci dà la possibilità unica di poter partecipare alle primissime fasi dello sviluppo di nuove tecnologie bio-mediche ancor prima che divengano disponibili per la sperimentazione clinica o preclinica, generando un notevole vantaggio tecnologico per la nostra unità.

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