2 ricercatori UniSR tra i vincitori del bando Telethon per le malattie genetiche rare
Per il terzo round del bando Multi-round di Fondazione Telethon sono stati assegnati quasi 4 milioni di euro, raccolti grazie alle donazioni dei cittadini, per la ricerca di eccellenza sulle malattie genetiche rare. Sono 22 i progetti finanziati in tutta Italia, tra i quali 2 progetti di ricercatrici e ricercatori UniSR.
Il bando Multi-round è stato avviato da Fondazione Telethon nel 2021 per permettere ai ricercatori, che desiderano richiedere i finanziamenti, di poter presentare i propri progetti in quattro occasioni nell’arco di tre anni, eventualmente rivedendoli e ripresentandoli alla luce dei commenti della commissione di esperti in caso di valutazione negativa.
Grazie a quest’ultima assegnazione, sono oltre 3.000 i progetti finanziati dalla Fondazione dalla sua nascita. La valutazione dei progetti avviene tramite il metodo della peer review sul modello delle principali agenzie internazionali di finanziamento della ricerca, come per esempio i National Institutes of Health (NIH) statunitensi. A valutare i progetti sono esperti internazionali o Italiani che lavorano all’estero che non hanno conflitti di interesse rispetto al progetto da valutare. In occasione di ogni bando, i revisori esterni che supportano la Commissione Medico Scientifica possono essere individuati sia nella banca dati di Fondazione Telethon, che ad oggi ne conta circa 9000, sia coinvolti ex novo.
I nuovi progetti finanziati permetteranno lo studio dei meccanismi di diverse malattie genetiche e lo sviluppo di potenziali approcci terapeutici. I progetti vincitori riguardano varie patologie, più o meno conosciute, tra cui la distrofia muscolare di Duchenne, la sclerosi tuberosa, la paraplegia spastica ereditaria, i disturbi dello spettro autistico, l’emofilia A, la sindrome di Rett, l’epilessia e le mucopolisaccaridosi.
Con questa terza edizione del bando multiround, Fondazione Telethon continua a lavorare per garantire i fondi necessari per la ricerca sulle malattie rare, anche grazie al supporto imprescindibile di scienziati e ricercatori di altissimo livello. La Fondazione lavora per creare i presupposti affinché una ricerca di qualità possa generare terapie e soluzioni innovative che migliorino la qualità e le prospettive di vita del paziente. Questo bando è, inoltre, la dimostrazione della grande vitalità della comunità scientifica italiana impegnata nell'ambito delle malattie genetiche rare, a giudicare dalla selezione di ricerche molto promettenti, dagli studi di base alla ricerca traslazionale,
ha dichiarato Celeste Scotti, direttore Ricerca e Sviluppo di Fondazione Telethon.
I progetti di UniSR finanziati dal bando
Rossella Galli studierà la sclerosi tuberosa (ST), una patologia caratterizzata dalla formazione di tumori benigni in vari organi e da diverse manifestazioni neurologiche come l’epilessia farmacoresistente, che rappresenta una delle principali cause di morbilità e deterioramento della qualità di vita nei pazienti. Recentemente, grazie a un nuovo modello animale, il gruppo di ricerca ha indagato diversi difetti corticali, quali alterazioni della laminazione e maturazione difettiva degli interneuroni, simili a quelli tipicamente osservati nei pazienti e che predispongono allo sviluppo di crisi epilettiche. Il progetto di ricerca mira a comprendere come la disfunzione dei progenitori neurali della zona subventricolare del cervello sia coinvolta nello sviluppo delle anomalie corticali. Lo scopo del progetto è di comprendere meglio la malattia, portando a una eventuale identificazione di nuovi bersagli farmacologici.
Il gruppo guidato da Luca Rampoldi studierà la malattia renale tubulo-interstiziale autosomica dominante (ADTKD-UMOD), una patologia causata da mutazioni nel gene UMOD, che codifica per la proteina uromodulina. Questa condizione è caratterizzata da un danno progressivo dei tubuli e dell’interstizio renale, portando alla perdita della funzionalità renale. Attualmente, non esistono terapie specifiche per questa malattia genetica, se non la dialisi seguita da trapianto. Le mutazioni nel gene UMOD provocano un accumulo anomalo di uromodulina nel reticolo endoplasmatico delle cellule produttrici. In questo progetto, si valuterà l’efficacia di specifici interventi dietetici nella fase avanzata della malattia, si caratterizzeranno gli eventi molecolari attivati da tali interventi e si testerà l’efficacia di composti farmacologici che imitano gli effetti benefici della dieta, aprendo potenzialmente nuove strade per il trattamento della patologia.