L’impatto della conoscenza: il ruolo di UniSR nel contesto nazionale ed europeo

La promozione e la valorizzazione della conoscenza nel contesto sociale, economico e culturale è ormai da tempo uno dei compiti fondamentali delle università, che gli atenei portano avanti attraverso la cosiddetta Terza Missione. Questa si esplica in una serie di attività che comprendo il trasferimento tecnologico e imprenditoriale (come brevetti e spin-off), la valorizzazione del patrimonio culturale, la partecipazione civica e l’impegno pubblico, la scienza aperta e partecipata, che contribuiscono a uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio. Ma come è possibile identificare e misurare i benefici di queste attività?
L’impatto: a che punto siamo in Italia
Da qualche anno gli Atenei e i centri di ricerca italiani si stanno interrogando sui modelli e le strategie migliori per tracciare l’impatto, ovvero la dimensione qualitativa e quantitativa che permette di misurare gli effetti generati dall’apertura dell’università nei confronti della società. Il nostro Ateneo, insieme alle Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, all’Università e alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste e al supporto di altri nove attori del sistema della ricerca, ha di recente coordinato una analisi sull’approccio degli Atenei ed Enti di ricerca italiani nei confronti dell’impatto. Partendo dai dati raccolti da 33 diverse istituzioni, il lavoro ha tenuto in considerazione i punti di forza e di debolezza dei processi attualmente in essere per la valorizzazione della conoscenza e le competenze necessarie per supportare l’impatto.
Dai dati raccolti emerge come gli Atenei abbiano strutture e attività consolidate in supporto a ricerca e terza missione, ma spesso manchi una visione d’insieme del processo funzionale a creare valore economico e sociale dei risultati della ricerca. Sebbene quindi l’impatto rappresenti il fil rouge di questo processo, sembra però essere un argomento ancora di nicchia, oggetto di poca formazione all’interno delle istituzioni. Una maggiore consapevolezza su questo tema e la presenza di modelli e strumenti di monitoraggio sono stati inoltre identificati quali ingredienti fondamentali per promuovere una valorizzazione della conoscenza efficace.

La misurazione dell’impatto nel Piano Strategico UniSR
Tra gli obiettivi che UniSR ha definito nel proprio Piano Strategico 2023-2026 vi è infatti la misurazione dell’impatto, attività necessaria sia per affermare il ruolo dell’Ateneo nel diffondere conoscenza e sviluppare una coscienza critica e propositiva dell’opinione pubblica, sia per far fronte alle richieste ormai consolidate di una dimostrazione delle ricadute a lungo termine dei risultati della ricerca sulla società. Ed è proprio in questa prospettiva che, secondo il principio dell’Innovating through knwoledge, UniSR sta portando avanti progetti orientati allo sviluppo di una società della conoscenza e dell’innovazione.
Una prospettiva europea
L’impegno di UniSR si inserisce in un quadro internazionale più ampio di collaborazione e scambio di buone pratiche attraverso l’adesione alla Associazione Europea dei Manager e Amministratori della Ricerca (EARMA) e, dal 2024, al tavolo di coordinamento di EARMAimpact, che, grazie al lavoro di gruppi tematici, promuove la formazione, l’identificazione di strumenti a supporto dei manager della ricerca e la diffusione della cultura dell’impatto nelle Università e negli Enti di ricerca. Lo sviluppo di modelli e competenze in questo settore rappresenta infatti un asset sempre più importante per gli attori del sistema della ricerca e dell’innovazione.
La crescente attenzione al tema dell’impatto riflette la volontà di costruire un’università sempre più aperta, trasparente e orientata al bene comune. In questa direzione, UniSR si impegna a rafforzare la cultura della valutazione e della responsabilità sociale, contribuendo in modo attivo alla trasformazione della società attraverso la ricerca e la conoscenza.
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