Dopo la Laurea

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Placement Studenti e Laureati

Nell’offrire consigli su come scrivere un buon CV e come accompagnarlo da una buona lettera di presentazione, l’Ufficio Placement è a disposizione di tutti gli studenti e i laureati per consigli e revisioni sia del CV che della lettera.

Saremo infatti lieti di dedicarvi tutto il tempo necessario per potervi candidare al meglio presso un’opportunità interessante per voi: basta prendere appuntamento con l’Ufficio o inviare i documenti per e-mail.

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Come scrivere un CV

Per scrivere un buon curriculum che possa davvero interessare chi lo legge, non bisogna commettere l’errore (davvero comune) di descrivere una personalità generica, valida per tutte le occasioni.
Al contrario la si deve presentare valorizzandola in relazione alle diverse realtà e ipotesi professionali, enfatizzando ogni volta gli aspetti coerenti e individuando, di conseguenza, il linguaggio e la forma adatta. È necessario quindi descrivere la propria esperienza in considerazione dei precisi bisogni e interessi di chi ci legge che devono essere individuati, anche se in prima approssimazione, già durante l’impostazione del curriculum e che saranno poi approfonditi nel corso del colloquio. Non vengono infatti dedicati molti minuti alla lettura di un CV, soprattutto da aziende che ne ricevono centinaia: è importante essere chiari, precisi, onesti e schematici, non dimenticando mai la forma, evitando assolutamente gli errori di battitura o di scrittura e i disallineamenti grafici.

È bene personalizzare il curriculum adattandolo alla figura professionale cui ci si riferisce: si può fare evidenziando preparazione ed eventuali esperienze che possono soddisfarne i criteri di ricerca; il selezionatore cerca una persona con capacità e competenze ideali per il profilo ricercato e qualora tali capacità si abbiano è bene evidenziarle. Se ci si candida in un’azienda senza specificare il ruolo, si possono comunque mettere in evidenza tutte le caratteristiche che possono concernere l’attività dell’azienda scelta.

Oltre al contenuto è bene poi curare anche la forma che deve essere pensata per rendere facile l’accesso del selezionatore alle informazioni: la soluzione migliore è quella di strutturare in maniera schematica tutti i dati. Al momento le aziende non sono propense verso il CV in formato europeo, ritenuto troppo vincolante per i candidati e valido più che altro per i concorsi; meglio un formato più personalizzato ma sempre chiaro e schematico.

Un curriculum efficace deve quindi essere:

  • personalizzato rispetto all’interlocutore
  • finalizzato e riportare, valorizzandole, le informazioni centrali per la posizione a cui ci si rivolge
  • schematico e facilmente leggibile anche ad una visione immediata e rapida
  • sintetico e contenuto in una/due pagine
  • chiaro e preciso e evidenziare competenze e esperienze maturate
  • scritto in prima persona


I contenuti

  • Dati anagrafici

Da riportare nell’intestazione del CV, indicando generalità, indirizzo di residenza, telefono cellulare, e-mail. È importante indicare un indirizzo di domicilio, qualora la residenza fosse troppo distante dalla sede del lavoro per cui ci si candida.

  • Percorso di studi

Per un neolaureato è la sezione da mettere in primo piano, probabilmente la più corposa. Include i titoli di studio e il percorso formativo, elencati in ordine cronologico inverso (dal più recente al più distante nel tempo) e tenendo conto del rispettivo grado. Se si specifica il voto di laurea ad esempio per la laurea magistrale, è meglio esprimerlo anche per la laurea triennale, onde evitare ipotesi di un voto non significativo. Non è indispensabile il voto di maturità. Assolutamente da evitare i corsi di studi precedenti il diploma.

  • Esperienze formative e professionali

Le esperienze extrascolastiche potrebbero non essere molte e magari poco inerenti la figura o le competenze che interessano all’azienda, ma possono, se ben descritte, risultare decisamente interessanti come indicatori di attitudini, capacità e potenzialità. Nel CV va indicato tutto ciò che è significativo e degno di nota: qualora ci si chieda se inserire o meno un’esperienza, bisogna porsi la domanda se tale esperienza è degna di nota, ed esplicitare nel CV tale dignità.

  • Conoscenze linguistiche

Specificare se si possiedono certificazioni o se si sono svolti soggiorni all’estero per studiare una lingua, illustrandone le varie caratteristiche se significative per l’esperienza in sé e non solo per la lingua (soggiorno all’estero, capacità di adattamento, interessi multiculturali …).

  • Conoscenze informatiche

Evitare le diciture generiche tipo “Conoscenza del pacchetto office” sono troppo generiche, meglio specificare quali software e a quel livello di conoscenza.
Idem per i browser: quali vengono utilizzati? in che modo?  e allo stesso tempo anche i social network, indicare se, quali e come si utilizzano i social network.

  • Note personali

A questo punto il profilo personale va completato indicando i reali interessi extraprofessionali o le particolari attività culturali e sociali cui ci si dedica. Va selezionato solo ciò che effettivamente può servire all’interlocutore per avere un quadro più definito della nostra personalità, senza tergiversare o essere troppo teorici, e se si indica un interesse specificare a che livello (uno sport a livello agonistico, una passione a livello amatoriale, …).

  • Riferimento all’autorizzazione al trattamento dei dati personali

È bene indicare a fondo pagina l’indicazione: Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003. (o simile)

Come scrivere una lettera di presentazione

Un curriculum senza una buona lettera d’accompagnamento rischia di non riuscire a valorizzare adeguatamente le potenzialità della propria candidatura.

E’ inutile scriverla se ci si limita a replicare quanto è già stato riportato nel curriculum o utilizzarla per introdurre frasi banali o, peggio ancora, per manifestare un interesse generico verso l’azienda. Non interessano neppure auto definizioni del tipo, “credo di essere una persona determinata e volitiva”, perché non conoscendo il candidato non si può ovviamente ritenere affidabile ciò che pensa di sé.

E’ invece indispensabile riportare ciò che davvero contraddistingue il proprio profilo formativo e professionale se già il giovane ha avuto qualche breve esperienza lavorativa. Vanno evidenziati anche i collegamenti o gli aspetti che difficilmente si riesce a cogliere dalla semplice lettura dei dati scarni del curriculum: cosa ci sia di tipico nelle aziende in cui ha lavorato o come il contesto formativo abbia eventualmente resa particolare la sua esperienza.

Struttura della lettera di accompagnamento

  • Dati del mittente
  • Dati del destinatario, cioè la società a cui scrivete rivolgendovi all’inizio con “Spettabile”, indicando il nome e la ragione sociale della società, l’indirizzo e il riferimento (se lo conoscete) del selezionatore (c.a.), oppure genericamente c.a. Responsabile Selezione del personale.
  • Luogo e data Oggetto: mettete il riferimento o codice numerico della posizione ricercata se rispondete ad un’inserzione, oppure se è un’autocandidatura potete anche ometterlo o scrivere semplicemente autocandidatura, non mettete banalmente “invio cv”

Contenuti

Suddividere la lettera in tre diversi paragrafi
1° Paragrafo: chi sono e perché sto scrivendo

E’ la parte introduttiva. In particolare, se state rispondendo ad un annuncio, inserzione, sui giornali, siti-web ecc allora potete esordire con:

Con riferimento al vostro annuncio su “…….” del… , ho il piacere di inviarvi il mio Curriculum Vitae per la posizione di “……..” (non mettete il riferimento numerico dell’annuncio, che sarà invece inserito nell’oggetto, ma la posizione ricercata per esteso”). Dopo il riferimento vi presentate: sono un giovane laureato in …(evitare di scrivere nome e cognome, es. mi chiamo Mario Rossi)

Se invece state mandando il cv per un’autocandidatura, per un’azienda oppure per essere inseriti in qualche banca dati di qualche società di selezione allora presentatevi direttamente e nell’oggetto scriverete: AUTOCANDIDATURA oppure Inserimento nella Vs. banca dati

2° Paragrafo: perché devo essere scelto e considerato

Rappresenta certamente la parte più importante della lettera di presentazione, è spesso l’unica parte letta attentamente dal lettore del cv.

  • motivazioni e stimoli: le motivazioni servono innanzitutto a distinguere il nostro cv da tutto quelli che affollano la scrivania del selezionatore. Si devono in particolare chiarire le motivazioni che ci spingono a cercare una specifica posizione di lavoro, i nostri stimoli, perché abbiamo scelto quell’azienda piuttosto di un’altra.
  • obiettivi: strettamente connessi alle motivazioni, si possono dichiarare apertamente gli obiettivi professionali che ci poniamo a breve e a medio-lungo termine, facendo attenzione però di trovare attinenza tra l’obiettivo, la possibilità di poterlo raggiungere nell’azienda (attraverso il ruolo che essa ricerca se rispondete ad un annuncio).
  • benefici che portate all’azienda: è bene far trasparire una certa coerenza tra il proprio modo di pensare e la cultura e l’immagine aziendale, quali sono i punti in comune e perché si ritiene di essere fatti l’uno per l’altra. Le azienda sono infatti interessate al valore aggiunto che una persona può apportare alla struttura organizzativa esistente, alle problematiche che si è in grado di risolvere, alla disponibilità e flessibilità di cambiare mansioni o accettare orari e condizioni di lavoro stressanti. E’ importante che l’immagine aziendale sia quella reale che quindi mostriate anche di conoscere l’azienda, chi è, cosa fa, i valori di riferimento.
  • qualità e punti di forza: alcune informazioni del cv non sono sufficientemente valorizzate e vanno, quindi dettagliate in questo ambito. Reali punti di forza possono essere stage, altre esperienze di lavoro, tesi e ricerche su tematiche di interesse aziendale, la conoscenza certificata di più lingue ed anche un particolare interesse personale per attività strategiche dell’azienda

3° paragrafo: ringraziamenti e saluti

“Sono a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito alla mia candidatura e, nel ringraziarla della Sua attenzione, Le porgo i miei migliori saluti”, o altre formule conclusive del genere.

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