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Spirito di squadra e di sacrificio: i valori dello sport anche da casa.

07 May 2020
Campus

Fuori dalle nostre case il mondo è stato messo in pausa. 

Per gli studenti le stanze di casa hanno preso il posto delle aule, i caffè, gli aperitivi e le uscite con gli amici sono passati a videocall online: le nostre abitudini sono state rivoluzionate da un nuovo modo di stare insieme, di studiare e di lavorare.

Ma cosa è accaduto a coloro che anche prima di tutto questo, riservavano tempo, energie e impegno nello sport? Impianti e parchi chiusi, divieti di allenarsi all’aperto e tutte le limitazioni del caso. Per gli sportivi amatoriali ed ancora di più per i professionisti cosa ha significato questo periodo? 

Quarantena e Sport: come si sono organizzati gli studenti UniSR?

Lorenzo Perini: road to Tokyo 2021 da casa

Tra gli studenti UniSR numerosi sono gli sportivi, sia coloro che hanno aderito ad una delle 11 squadre UniSR sia chi, come Lorenzo Perini, studente del VI anno di Odontoiatria, ha da sempre conciliato lo studio con la sua professione di atleta.

“Per quanto mi riguarda, le mie giornate sono cambiate parecchio, sia dal punto di vista dello studio, sia dal punto di vista atletico. Ammetto che mi manca molto l’ambiente universitario, compresi compagni di corso, professori e vita in reparto. Essendo il mio ultimo anno al corso di Odontoiatria e Protesi Dentaria, avrei voluto vivere appieno le giornate da universitario agli sgoccioli. In ogni caso, va bene così.(omissis) 

Fortunatamente l’università si è attrezzata per far fronte a questo distanziamento forzato, organizzando lezioni ed esami online, permettendo a noi studenti di poter proseguire la nostra carriera anche da casa.

Per quanto riguarda la mia seconda “vita”, ossia l’atletica leggera, le cose si son fatte un po’ più complicate del previsto. Nonostante un’esenzione iniziale, anche a noi atleti professionisti è stato proibito l’allenamento in strutture appositamente dedicate: nell’atletica leggera, in particolare, l’allenamento su fondo diverso da una pista è imparagonabile. 

Ho la fortuna di avere una palestra e un tapis roulant nella mansarda di casa mia, i quali mi consentono di mantenere perlomeno una forma fisica costante, sacrificando chiaramente prestazioni di picco. 

La difficoltà nell’allenamento è un problema importante, per carità, ma sempre relativa ad un ambiente spesso iperprotetto e privilegiato.

 Un minuscolo sacrificio a cui siamo chiamati noi sportivi, per poter indirettamente contribuire all’interruzione di questa pandemia mondiale.

Con il rinvio dell’Olimpiade di Tokyo 2020, noi atleti abbiamo ricevuto una seconda possibilità, che ci permette di pensare già all’anno prossimo, in vista di un calendario ricchissimo di eventi che si sarebbero dovuti tenere nel 2020, tutti inevitabilmente posticipati. Parlare di sport in questo periodo è quasi utopistico: la bellezza della competizione sta nella sua positività, nella sua essenza sublime, impossibile da percepire in un periodo dove si contano ancora centinaia di deceduti ogni giorno.

Spirito di squadra: gli allenamenti online delle Cheers

Può una “squadra” sentirsi tale anche in questa situazione?  Evidentemente si, così come fanno le nostre UniSR Cheers, che nonostante il periodo così particolare, non hanno rinunciato a sentirsi una squadra e ad agire come tale.

 

“In questo periodo ci saremmo allenate tutti i giorni per i due eventi più importanti dell’anno, gli UniSR games e il Gran Ballo di primavera. In questo periodo non avremmo lasciato il campo se l’ultima full-up non fosse stata perfetta, se l’ultimo stunt non fosse venuto nel migliore dei modi. In questo periodo saremmo state esauste, come le batterie: metà a pensare all’imminente sessione di esami estiva, e metà con l’eccitazione di esibirci per l’intera università. Invece siamo qui. A casa. Il pensiero dell’imminente sessione estiva rimane lo stesso, ma questa volta ad essere assente è l’attesa di quelle date che ogni anno aspettiamo per poter dimostrare quanto impegno mettiamo in tutto quello che ci viene affidato. Non ci saranno gli UniSr Games, e neanche il Gran Ballo di primavera, ma le unisrCheers non si sono arrese.

E così, da quel decreto che ci impone di rimanere a casa per la nostra sicurezza, ci alleniamo un giorno sì e uno no. Sabato e domenica compresi, ovviamente. 

Da settimane i nostri pomeriggi sono occupati da un intenso allenamento scandito dalla playlist musicale del nostro capitano, Elisa Pesce, che ad ogni appuntamento ci delizia con nuovi esercizi.” 

Claudia Frittita, II anno Internationa MD Program

“Ci siamo trovate, improvvisamente, in un semestre che, se non altro, può definirsi originale! Si è interrotto tutto ciò che rappresentava la più comune routine UniSR: le aule studio, le foto dell’elica, il cubo, la biblioteca, il 925, il badge, il tirocinio, le lezioni, gli ulivi, le risate in compagnia, la fila in mensa (...) e anche gli allenamenti delle cheers.  Si prospettava un semestre carico di eventi a cui partecipare, assaporavamo già l’entusiasmo e l’adrenalina di esibirsi agli UniSR Games e al Gala di primavera; ma a volte la vita prende una piega inaspettata e adesso ci ritroviamo tutte chiuse in casa. E adesso, che fare? 

Una piattaforma digitale, una lista di esercizi, musica ad alto volume e un po’ di entusiasmo ci hanno permesso di creare un programma di allenamento online per accorciare le distanze. 

Ormai sono quasi due mesi che, a giorni alterni, ci alleniamo insieme, abbiamo anche iniziato delle sessioni di yoga. Ognuna di noi contribuisce, inventando e aggiungendo nuovi esercizi, creando ogni volta un allenamento tutto nuovo.” Claudia Caravetta, VI anno CDLM in Odontoiatria

 

“Adattarsi non è semplice, ma noi come UniSRcheers abbiamo cercato di riportare un po’ di normalità nella nostra nuova routine continuando ad allenarci insieme.

Sicuramente il salotto di casa non si presta altrettanto bene agli allenamenti come la nostra palestra, ora reparto Covid, ma anche le videochiamate si stanno rivelando divertenti.” 

Elisa Pesce, IV anno CdLM in Medicina e Chirugia

Torneremo. Sui campi, nei parchi, a festeggiare e a correre. Non adesso, ma presto, quando tutto questo sarà finito noi ci saremo, con voi.

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