Un gruppo internazionale di ricercatori ha rivelato il meccanismo alla base della proliferazione delle cellule B leucemiche nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica. I recettori sulla membrana di queste cellule, che normalmente si attivano dopo essersi legati a virus o batteri specifici, nel caso della malattia si legano invece a loro stessi, auto-attivandosi. L’effetto è quello di una proliferazione incontrollata delle cellule leucemiche, che si diffondono nel sangue e si depositano nel midollo osseo e negli altri organi.
Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è stato guidato dal Prof. Paolo Ghia, Associato di Medicina Interna presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, e il Dott. Massimo Degano, capo dell’Unità di Biocristallografia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele; tra gli autori anche molti ricercatori UniSR.