Rovatti – 25 anni, originario di Verona e appena laureatosi all’Università Vita-Salute San Raffaele in Medicina e Chirurgia – lavora nel laboratorio di Immunogenetica, genomica e immunobiologia delle leucemie diretto da Luca Vago. La ricerca premiata riguarda un tipo particolare di recidiva della Leucemia Mieloide Acuta, in cui le cellule tumorali, a seguito del trapianto di midollo, si nascondono dai linfociti T attraverso la mutazione di alcune proteine presenti sulla loro membrana. Insieme ai colleghi dell’unità diretta da Luca Vago, Rovatti sta testando, per ora sui topi, un anticorpo particolare in grado di rendere il tumore di nuovo visibile al sistema immunitario, vanificando così il “trucco” usato dalla malattia.