Siamo addolorati nel comunicare la scomparsa del Prof. Emanuele Severino, docente della Facoltà di Filosofia dalla sua fondazione.
Il Prof. Roberto Mordacci preside della facoltà ricorda così il Prof. Severino:
Maestro di una generazione di filosofi italiani, che è stato per la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita - Salute San Raffele una presenza fondamentale per le sue argomentazioni ferree e spesso critiche nei confronti anche di autori della tradizione filosofica, senza mai fare sconti. Un faro nel buio per le tesi originali e sostenute con grande rigore e una fermezza accompagnata da altrettanta cortesia e gentilezza davvero unici nel tempo. Il pensiero prima di tutto, ma sempre nel rispetto delle persone”.
Un pensiero del Prof. Cacciari da “Repubblica”: "(..)
E di Verità era affamato Severino. E questa fame ha cercato, disperatamente forse, di comunicarci lungo tutta la sua vita, le migliaia e migliaia delle sue pagine che vivono e vivranno."
Il ricordo del Prof. Donà dal “Corriere del Vento”:
(..) uno dei pochi che ha saputo riportare la filosofia al suo senso originario, che è quello di porre le domande che toccano le questioni più difficile e inquietanti, ma dalle quali non ci si può esimere. Ha fatto fare un balzo enorme alla filosofia moderna, tornando indietro alle sue radici».
Il Prof. Andrea Tagliapietra lo ricorda così:
Emanuele Severino aveva una voce profonda e potente, dotata di una musicalità ipnotica, che sapeva ammaliare gli ascoltatori. Parlava adagio, ma non troppo lentamente, e le pause erano scandite da un particolare modo di far schioccare le labbra e il palato che, una volta udito, non era facile da dimenticare. (…)
Il mio ricordo di Severino inizia dalla voce, perché è certo la voce quella che ci viene affidata da chi scompare e, anche da morto, continua a parlarci. (…)”
I suoi insegnamenti rimangono vivi fra i suoi allievi e tutti coloro che lo hanno conosciuto.