In particolare, alla luce dell'evidenza di un impatto ampiamente differente della seconda ondata su ampie aree del territorio bergamasco, così pesantemente colpite dalla prima ondata, rispetto ad altri territori (sia all'interno della provincia di Bergamo – le aree del sud provincia rispetto alle Valli Bergamasche del nord –, sia all'esterno – l'area milanese e brianzola, ad esempio), appare rilevante comprendere se gli elevati livelli di sieroimmunità di popolazione riscontrati (che in alcune zone bergamasche superano il 42%) siano espressione di una vicina, da un punto di vista quantitativo, 'immunità di gregge' nella popolazione esposta.
Le risposte a questa domanda, da un punto di vista del decisore di politica sanitaria, sono fondamentali, in quanto possono condurre a modificare le misure di contenimento del contagio in modo rilevante. Le osservazioni ed il monitoraggio continueranno, per comprendere ancora più a fondo queste tematiche, in quanto non rivestono solo aspetti di natura puramente speculativa e scientifica, ma possono riflettersi sulla nostra vita quotidiana e sull’intera organizzazione sociale.