Ad appena 27 anni, Annalisa Bernabei si è laureata in Medicina UniSR, ha superato gli step per l’abilitazione americana, è stata selezionata come visiting student per tre rotations “hands on” in chirurgia cardiotoracica dalla Harvard Medical School a Boston e dalla Icahn School of Medicine a New York; inoltre, è stata notata dal team di cardiochirurgia di Harvard al Brigham and Women’s Hospital e, prima ancora di laurearsi, le è stato proposto di tornarvi come Junior Fellow. Una #TalentiUniSR che ha recentemente ricevuto un ulteriore riconoscimento: figurare tra i 100 giovani under 30 leader del futuro secondo la classifica Forbes. Risiede attualmente a Boston ma, a proposito dell’emergenza pandemia, dichiara: “Vista la delicata situazione sanitaria internazionale e soprattutto italiana, sto seriamente considerando il rientro in Italia per dare il mio contributo come medico volontario”.
Nome
Annalisa Bernabei
Il tuo percorso universitario
Ho frequentato il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele dal 2011 al 2017. Mi sono appassionata molto presto alla Cardiochirurgia e al terzo anno ho iniziato il mio internato di tesi con il Prof. Alfieri. Nel frattempo, dopo aver superato gli step per l’abilitazione americana, al sesto anno di corso, sono stata selezionata come visiting student per tre rotations “hands on” in chirurgia cardiotoracica dalla Harvard Medical School a Boston e dalla Icahn School of Medicine a New York. Sono stata notata dal team di cardiochirurgia di Harvard al Brigham and Women’s Hospital e, prima ancora di laurearmi, mi è stato proposto di tornare come Junior Fellow
Perché ti sei iscritto all’Università Vita-Salute San Raffaele
Ho deciso di iscrivermi a Medicina con l’idea di voler diventare un chirurgo. Il giorno dell’Open Day del San Raffaele è stato determinante nella mia scelta universitaria. Sono rimasta folgorata dalla presentazione del Dr. Thsomba, chirurgo vascolare, che ci ha illustrato quale fosse la vera vita del chirurgo e cosa aspettarsi una volta intrapresa seriamente quella strada. Era lampante che il San Raffaele puntasse ad un approccio di insegnamento non solo teorico, ma anche, e soprattutto, fortemente pratico, che era esattamente ciò che cercavo
Che opportunità ti ha dato il nostro Ateneo
Sicuramente la possibilità di entrare in reparto a fare esperienza pratica sin da giovanissima. È stato grazie ad un internato elettivo estivo in ortopedia al primo anno di corso che ho messo piede per la prima volta in sala operatoria. La possibilità, successivamente, di lavorare nel reparto del Prof. Alfieri per molto tempo mi ha permesso di sviluppare precocemente un livello di preparazione specifica di gran lunga superiore ai miei “coetanei” d’oltreoceano
Di cosa ti occupi attualmente
Dopo un breve periodo di ricerca alla Mayo Clinic di Rochester (MN) come Research Trainee in Cardiac Surgery con il Dr. Crestanello, sono approdata a Boston (MA) come Junior Clinical Fellow in Cardiac Surgery al Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School. Faccio parte del team della Cardiochirurgia e mi occupo di gestire tutti gli aspetti del reparto, dalla terapia intensiva cardiochirurgica, alle consulenze, alla sala operatoria. Vista, però, la delicata situazione sanitaria internazionale e soprattutto italiana, sto seriamente considerando il rientro in Italia per dare il mio contributo come medico volontario
Il punto di forza dello studiare al San Raffaele
Secondo la mia esperienza, che ciò che rende l’Università Vita-Salute San Raffaele “speciale” è il connubio tra docenti altamente qualificati a livello internazionale e strutture all’avanguardia. Il San Raffaele è riconosciuto come un centro di primo piano anche all’estero e questo sicuramente facilita il networking con i colleghi di tutto il mondo
Il tuo miglior pregio
La determinazione e la resistenza nel lavorare ad obiettivi a lungo termine. Ho un passato da nuotatrice agonista che ha certamente influito nel forgiare il mio carattere sin da giovanissima
Citazione preferita
“You can’t put a limit on anything. The more you dream, the farther you get” (Michael Phelps)
Il tuo sogno nel cassetto
Diventare un ottimo cardiochirurgo e contribuire attivamente all’evoluzione futura di questo settore della scienza medica