Sin dalla scoperta del primo trattamento contro la tubercolosi, 75 anni fa, lo sviluppo di una terapia efficace, ben tollerata e poco costosa è infatti una priorità di salute pubblica. Negli ultimi dieci anni sono stati isolati sempre più ceppi del batterio responsabile di questa malattia che sono multi-farmaco resistenti (MDR), cioè poco o per nulla sensibili alla terapia convenzionale. UNITE4TB, grazie alla collaborazione con la Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche (EFPIA), avrà accesso ai farmaci più innovativi sviluppati negli ultimi anni e sarà in grado di promuovere trial clinici di fase 2, utilizzando anche tecniche di intelligenza artificiale e machine learning.
In questo contesto, il gruppo Patogeni Batterici Emergenti e centro di collaborazione dell’OMS guidato dalla Dott.ssa Daniela Maria Cirillo coordinerà le attività di microbiologia dei diversi Atenei coinvolti, integrando le tecniche di laboratorio per la determinazione della farmacoresistenza più all’avanguardia e le procedure di controllo, standardizzazione e di assistenza tecnica nei paesi ad alta incidenza di tubercolosi cui i trials verranno effettuati.
“E’ un momento storico per milioni di soggetti affetti da tubercolosi – commenta la Dott.ssa Cirillo - Questo grant permetterà non solo di valutare nuovi farmaci meno tossici, ma anche di disegnare regimi terapeutici più corti e di agevole somministrazione. Perché questo accada abbiamo anche bisogno di espandere le nostre conoscenze sui meccanismi di resistenza alle nuove molecole e di disegnare saggi in grado di individuarle rapidamente”
Le attività di questo studio mirano al raggiungimento dell’obiettivo globale di eradicazione della tubercolosi entro il 2030.