A Marco De Giovanni, ricercatore UniSR, assegnato l’ERC Starting Grant
Sono 400 i prestigiosi finanziamenti ERC ‘Starting Grants’ assegnati dal Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), per un valore di 628 milioni di euro. Tra i 57 ricercatori e ricercatrici italiani che hanno ottenuto la borsa, selezionati attraverso un rigoroso processo competitivo lungo quasi un anno, c’è Marco De Giovanni, ricercatore UniSR della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive diretta dal Professor Matteo Iannacone, Ordinario di Patologia Generale UniSR.
Il progetto vincitore
Il progetto di ricerca con cui De Giovanni ha vinto lo starting grant mira a indagare come diverse regioni dell'intestino o delle vie aeree reagiscano in presenza di infezioni o infiammazioni. Le mucose intestinali e respiratorie, infatti, non sono organi omogenei, ma piuttosto composti da diverse sezioni specializzate dal punto di vista anatomico. Ogni sezione ha adottato strategie di difesa uniche per mantenere l'equilibrio locale dei tessuti. Questo include variazioni nella composizione delle cellule epiteliali, nell'integrità del rivestimento mucoso e nella specializzazione del sistema immunitario, processo che nella sua interezza viene definito ‘regionalizzazione’.
Capire come il sistema immunitario si adatta a queste varie regioni, e quindi quali processi mette in atto, potrebbe gettare le basi per una medicina più mirata, capace di intervenire su specifiche aree della mucosa a seconda della malattia da trattare, migliorando così l'efficacia del trattamento e minimizzando gli effetti collaterali.
“Sono grato per questo prestigioso riconoscimento perché mi permetterà di consolidare il mio nuovo laboratorio di ricerca proprio qui in Italia, all’IRCCS Ospedale San Raffaele, nato grazie al premio Giovanni Armenise Career Development Award, che mi ha permesso di tornare in Italia per svolgere le mie ricerche indipendenti. Il nostro scopo sarà di studiare come i recettori che controllano la migrazione di cellule immuni possano contribuire allo sviluppo di risposte immunitarie efficaci nel contesto di infiammazione, infezione e cancro – spiega De Giovanni -. Ho scelto il San Raffaele perché rappresenta un centro di ricerca unico in Italia, che unisce diverse competenze di ricerca in un ambiente altamente interdisciplinare. Inoltre, la stretta interazione tra medici e ricercatori offre un ambiente ideale per la ricerca di base e traslazionale, essenziale per il mio progetto di ricerca.”
Il ricercatore Marco De Giovanni
Marco De Giovanni, nato a Taranto nel 1989, è un ricercatore specializzato nello studio della migrazione di cellule immunitarie, con una profonda competenza in tecniche avanzate come la microscopia intravitale e la trascrittomica spaziale. Ha conseguito il suo PhD in Immunologia e Oncologia di Base e Applicata presso UniSR sotto la supervisione del Prof. Matteo Iannacone. Successivamente, ha proseguito con un periodo post-dottorato negli Stati Uniti, collaborando con il laboratorio di alto profilo HHMI diretto dal Prof. Jason Cyster all'Università di California, San Francisco. È stato insignito di diversi premi e assegni di ricerca di prestigio, inclusi quelli da organismi internazionali come EMBO e Cancer Research Institute. Nel 2023, ha ottenuto il prestigioso premio Giovanni-Armenise Career Development award, che gli ha consentito di ritornare in Italia per dar vita al suo laboratorio indipendente di ricerca presso l'Ospedale San Raffaele e l'Università Vita-Salute San Raffaele.
Il finanziamento ERC
L'ERC, istituito dall'Unione europea nel 2007, è la principale organizzazione europea che opera per incoraggiare la ricerca di eccellenza finanziando ricercatori e ricercatrici, giovani, brillanti e creativi di qualsiasi nazionalità ed età. Questi finanziamenti, parte del programma Horizon Europe dell'UE, saranno investiti in progetti scientifici che abbracciano tutte le discipline della ricerca. L’importante riconoscimento, assegnato oggi a Marco De Giovanni, contribuisce ad aumentare il prestigioso medagliere del San Raffaele che arriva a quota 20 grant assegnati in questi anni di storia del programma di finanziamento europeo.
Commenta il Prof. Iannacone:
“Il finanziamento dell’ERC è uno strumento fondamentale per noi ricercatori europei perché ci consente di avviare programmi di ricerca nel nostro Paese, senza dover ‘fuggire’ altrove. Non solo, questi bandi di cadenza regolare del Consiglio Europeo della Ricerca, sono in grado di attrarre anche giovani brillanti che vogliono trasferirsi in Europa per iniziare i loro progetti di studio. Io stesso, grazie alla vittoria di quattro ERC, ho potuto fare un percorso simile al mio allievo Marco De Giovanni: entrambi, dopo la formazione in UniSR, grazie a questo finanziamento, siamo potuti ritornare dagli Stati Uniti e svolgere il nostro lavoro di ricercatori in UniSR, nell’ateneo dove ci eravamo formati”.
Aggiunge il Prof. Gherlone, Rettore di UniSR:
Sono felice e orgoglioso che il Consiglio Europeo della Ricerca abbia deciso di finanziare il lavoro di un nostro ricercatore – il dottor Marco De Giovanni - premiando, al tempo stesso, la qualità della ricerca del nostro ateneo. Peculiarità di UniSR è la forte integrazione tra didattica, clinica e ricerca, in un contesto di continuo scambio con l’IRCCS Ospedale San Raffaele e con gli altri ospedali del Gruppo San Donato, ed è in questa sinergia che sta il suo modello vincente, da sempre riconosciuto anche a livello internazionale e in grado di attrarre le menti più brillanti nei rispettivi settori. Nel corso degli anni, 16 ricercatori di UniSR hanno potuto accedere a 19 finanziamenti ERC, uno dei più prestigiosi e competitivi del nostro continente, riuscendo a sviluppare i loro progetti in madrepatria, senza bisogno di emigrare verso Paesi esteri: un risultato eccellente per il nostro ateneo e ancora di più per il progresso culturale del nostro Paese, nella valorizzazione delle sue migliori menti.