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La squadra di specializzandi in pediatria UniSR vince i Pediatric Simulation Games 2023

12 settembre 2023
Premi e riconoscimenti

La squadra di specializzandi in Pediatria dell’Università Vita-Salute San Raffaele ha vinto la quinta edizione dei Pediatric Simulation Games, le “Olimpiadi dell’emergenza pediatrica”, svoltesi all’Istituto Vittorio Veneto Salvemini di Latina dal 6 al 9 settembre.

Oltre 300 specializzandi suddivisi in 36 squadre, 30 italiane e 6 straniere (francesi, spagnole e portoghesi), hanno gareggiato in simulazioni di emergenze di pronto soccorso pediatrico. Durante le gare, gli specializzandi si confrontano in simulazioni di emergenze, riproponendo ciò che accade nella realtà all'interno dei reparti di pronto soccorso.

La competizione

I Pediatric Simulation Games sono stati ideati nel 2017 dal Prof. Riccardo Lubrano, primario di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale pontino Santa Maria Goretti e docente all’Università di Roma La Sapienza. L’obiettivo dei Giochi è fornire a tutti gli specializzandi che partecipano un modo univoco di lavorare e formarsi, sfruttando al meglio la loro preparazione.

Ogni team di giovani pediatri si sfida per tre giorni consecutivi in circa 150 partite, simulando la diagnosi e la risposta a diverse emergenze pediatriche, dalla reazione allergica all’arresto cardiaco, dal trauma cranico alla crisi epilettica, attraverso l’uso di manichini di ultima generazione, in grado di riprodurre gli effetti delle tecniche adoperate sui pazienti critici attraverso sensori che segnaleranno il successo o il fallimento di ogni manovra.

A giudicare le performance, una giuria internazionale di esperti, che collaborano con il Prof. Lubrano fin dalla nascita della competizione: la Prof.ssa Monica Kleinman del Boston Children’s Hospital, il Prof. Allan R. de Caen dello Stollery Children’s Hospital di Edmonton, il Prof. Marc Berg della Stanford University, i Proff. Vinay Nadkarni ed Elizabeth Sanseau del Children's Hospital di Philadelphia.

La vittoria del team UniSR

Ad aggiudicarsi la vittoria è stato il team di specializzandi UniSR, composto da: Luca Galimberti (team leader), Matilde Cossutta (coach), Monica Palmoni (vie aeree), Marta Pezzuto (compressioni), Francesca Arrigoni (compressioni), Camilla Visconti (monitor), Giulia Tarantola (time keeper), Chiara Irene Ferri (farmaci). Al secondo posto dopo UniSR, il team della Parc Tauli Health Corporation di Barcellona.

Commenta il Prof. Alessandro Aiuti, Ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria UniSR:

“I nostri specializzandi si sono preparati con impegno e passione, grazie anche alla disponibilità della Dr.ssa Calvi e di alcuni tutors, e hanno creato una bella squadra affiatata che fa onore alla nostra Università e al futuro della medicina italiana”.

Aggiunge la Dott.ssa Maria Rosa Calvi, Anestesista rianimatore, coordinatore d’area Neuroradiologia / Neuroradiologia interventistica presso IRCCS Ospedale San Raffaele:

“La simulazione consente di vivere un'esperienza formativa sia per quanto riguarda le technical skills che le non technical skills, che sono alla base del lavoro di squadra. Ed è proprio il lavoro di squadra che nelle situazioni di emergenza ci consente di prendere rapidamente decisioni corrette e di mettere in atto manovre salvavita”.

Conclude il Rettore di UniSR, Prof. Enrico Gherlone:

“Università Vita-Salute San Raffaele insegna ai suoi studenti, fin dai primi anni di corso, l’importanza del lavoro di gruppo. Il modello vincente nella cura dei pazienti è quello dell’équipe multidisciplinare, in cui medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti e tutte le figure che costituiscono l’ampio spettro delle professioni sanitarie operano in modo integrato in ciascuna fase del percorso diagnostico e terapeutico del paziente, assicurandone la migliore riuscita.

Gli specializzandi del nostro ateneo, vincendo i Pediatric Simulation Games, hanno ripagato il nostro continuo sforzo per una formazione di qualità, basata sull’interdisciplinarietà, sul continuo dialogo tra la clinica e la ricerca e orientata a fornire agli studenti non solo un’ampia conoscenza del sapere medico, ma anche, e soprattutto, una progressiva esperienza del mondo reale che incontreranno nel concreto svolgimento di una professione, come quella sanitaria, in cui è fondamentale coltivare le proprie competenze ma è altrettanto importante anche saper valorizzare quelle altrui. Solo così si possono raggiungere quei risultati di eccellenza che contraddistinguono le nostre istituzioni”.

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