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Il San Raffaele si aggiudica tre Consolidator Grant 2024 dell’ERC

03 dicembre 2024
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Lo European Research Council (ERC) ha annunciato i vincitori dei Consolidator Grant 2024: tra loro, per l’IRCCS Ospedale San Raffaele è risultata vincitrice la dottoressa Daniela Cesana, Responsabile del programma di Dinamica tissutale e di firme di biomarcatori nelle patologie acquisite ed ereditarie dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR Tiget); per l'Università Vita-Salute San Raffaele vincono invece il dottor Alessio Cantore, ricercatore di UniSR e Group Leader nell’Unità di Terapia Genica Epatica dell’SR-Tiget, e la dottoressa Daniela Latorre, attualmente leader del gruppo di Neuroimmunologia Umana dell’ETH di Zurigo.

Quest’anno, ERC ha valutato 2313 proposte, selezionandone 328 per un totale di € 678 milioni di euro. Di queste, 94 sono dedicate alla ricerca in campo Life Sciences. L’Italia ha vinto 20 ERC Consolidator Grant nei tre domini Life Sciences, Physical Sciences and Engineering e Social Sciences and Humanities. Per Life Sciences i progetti finanziati in Italia sono 4, di cui 3 vinti dal San Raffaele.

I prestigiosi finanziamenti ERC supportano, con fino a 2 milioni di euro per cinque anni, la ricerca innovativa in diverse discipline, con l’eccellenza scientifica come unico criterio di selezione. In particolare, ERC Consolidator Grants sono pensati per supportare ricercatori di eccellenza nella fase della loro carriera in cui stanno ancora consolidando il proprio team o programma di ricerca indipendente. 

Il San Raffaele continua a collezionare successi: i tre Consolidator grant si sommano ai tre Starting Grant vinti a settembre di quest’anno, portando a quota 34 il numero di finanziamenti ERC assegnatici dal 2007, anno di nascita del programma europeo. Tale successo non solo evidenzia la qualità e l'originalità delle ricerche condotte, ma dimostra anche la capacità di competere a livello internazionale, promuovendo idee innovative e affrontando sfide scientifiche di frontiera.

Il Progetto “TalesfromDeath”

La terapia genica sta rivoluzionando il trattamento delle malattie ereditarie e acquisite utilizzando cellule ingegnerizzate per ripristinare le normali funzioni corporee. Le biopsie liquide, fatte con un semplice prelievo di sangue, sono sempre più riconosciute come un approccio potente e non invasivo per rilevare i cambiamenti dinamici nel paziente causati dall’avanzare della malattia o dalla risposta a trattamenti specifici. Con il progetto TalesfromDeath, vinto per l’IRCCS Ospedale San Raffaele, Daniela Cesana vuole sfruttare l’analisi, tramite biopsie liquide, di DNA non contenuto all’interno delle cellule per monitorare gli eventi biologici in tutto l'organismo, sia prima che dopo il trattamento con terapia genica. Otterremo così informazioni più approfondite sull'efficacia della terapia genica nel ripristino delle funzioni fisiologiche nei pazienti con malattie genetiche e tumori, offrendoci la possibilità di prevedere gli esiti clinici. Questi risultati potrebbero portare a trattamenti più efficaci e terapie personalizzate, migliorando la cura del paziente.

Dichiara la dottoressa Cesana:

Sono onorata di ricevere questo prestigioso finanziamento ERC, un riconoscimento che mi riempie di immenso orgoglio e gioia. Questo risultato riflette anni di dedizione, perseveranza e passione per il mio lavoro. Il viaggio non è stato privo di sfide, ma ogni ostacolo è stato una lezione preziosa, che mi ha formato sia personalmente che professionalmente. Condivido questo momento con tutti coloro che mi hanno sostenuto e ispirato lungo il percorso, soprattutto la mia famiglia, la cui cura e amore incrollabili sono stati la mia più grande forza, così come i miei colleghi e mentori. Il loro incoraggiamento è stato una forza trainante per i miei sforzi. Questo premio mi motiva a continuare a lottare per l'eccellenza e a contribuire in modo significativo al mio campo. Sono onorata e farò tesoro di questa pietra miliare mentre vado avanti con rinnovata determinazione.

Il Progetto “HEPAGENE”

La modificazione genetica degli epatociti, le principali cellule del fegato, può potenzialmente curare molte malattie genetiche gravi e rare del metabolismo epatico. Finora, questo obiettivo è stato raggiunto in pazienti adulti affetti da alcune malattie genetiche utilizzando tecniche che non consentono di mantenere la modifica genetica dopo la proliferazione cellulare, come ad esempio durante la crescita del fegato, e quindi non possono essere applicate a pazienti pediatrici. D'altra parte, sono disponibili altre tecnologie di ingegneria genetica che forniscono una correzione genetica stabile anche dopo la proliferazione cellulare, poiché modificano il genoma cellulare e la modifica viene trasmessa alle cellule figlie. Il gruppo del dottor Alessio Cantore ha contribuito allo sviluppo di alcune di esse; tuttavia, si trovano in una fase iniziale di sviluppo e non sono ancora stati testate sull'uomo. Con il progetto Hepagene, assegnato a UniSR, il dottor Cantore si concentrerà sul processo di crescita e maturazione post-natale del fegato a livello cellulare e molecolare e valuterà l'efficienza, la sicurezza e la stabilità di diverse strategie di ingegneria genetica quando vengono eseguite nelle prime fasi della vita. L'obiettivo finale del progetto è quello di mettere a punto nuovi trattamenti di correzione genetica da applicare a pazienti pediatrici con il potenziale di diventare cure definitive per gravi malattie genetiche del metabolismo epatico.

Commenta il dottor Cantore:

Ricevere questo prestigioso finanziamento non solo valida la mia passione e dedizione al mio campo, ma offre anche risorse inestimabili per ampliare il mio impatto, accelerare la mia crescita professionale e la mia capacità di contribuire alla comunità scientifica. Farò del mio meglio per meritare questa opportunità e portare avanti il progetto, al fine di approfondire la nostra comprensione della biologia epatica e potenzialmente fornire nuove terapie geniche ai bambini affetti da malattie genetiche rare del metabolismo epatico.

Il Progetto “AUTO-T-NERVES”

Le malattie autoimmuni colpiscono persone a tutte le età e possono danneggiare diversi organi sistema nervoso incluso. In quest’ultimo caso la mielina, quelle guaine che isola i nervi e ne permette il funzionamento è uno dei bersagli principali. Tra le malattie autoimmuni della mielina, il progetto AUTO-T-NERVES di Daniela Latorre, vinto con Università Vita-Salute San Raffaele, si occuperà di malattie che colpiscono i nervi periferici, le cosiddette neuropatie periferiche. Malattie appunto autoimmuni, possibilmente scatenate da un’infezione e sostenute da un’infiammazione florida, che seppur relativamente infrequenti possono diventare gravi ed invalidanti, poichè sono caratterizzate da una progressiva debolezza muscolare che può arrivare, nei casi più gravi, anche alla paralisi completa. I meccanismi alla base di queste malattie rimangono però tutt’ora poco chiari e questo limita fortemente la possibilità che abbiamo di prevedere sia l’andamento della malattia sia l'efficacia dei trattamenti utilizzati e utilizzabili. Il progetto AUTO-T-NERVES parte dalle recenti scoperte del laboratorio della dr.ssa Latorre, che hanno rivelato il coinvolgimento di un tipo di un particolare cellule immunitarie in un sottogruppo di pazienti con neuropatia. La dr.ssa Latorre, che dirigerà un proprio laboratorio grazie al finanziamento ottenuto con il prestigioso Career Development Award assegnato dalla Fondazione Armenise-Harvard, utilizzando tecniche sperimentali avanzate per esplorare sistematicamente il ruolo di queste cellule in diversi sottotipi di neuropatie infiammatorie periferiche, mira a migliorare la comprensione dei processi alla base della malattia e ad aprire la strada a trattamenti specifici per ciascun sottotipo.

Dichiara la dottoressa Latorre:

Sono profondamente onorata e grata per questo prestigioso riconoscimento. Fin da bambina, la passione per la scienza è stata una costante nella mia vita e mi ha condotto a esperienze di ricerca sia in Italia che all’estero, dove ho potuto arricchire le mie competenze e ampliare le mie prospettive. Ma soprattutto, ho imparato a sviluppare una visione critica e a credere nelle mie intuizioni. Questo finanziamento, che si unisce a quello ottenuto della Fondazione Armenise-Harvard, mi permetterà di consolidare la mia carriera scientifica, proseguendo e approfondendo il mio lavoro sulle malattie del sistema nervoso, una linea di ricerca che ho iniziato qualche anno fa e che ha recentemente portato a scoperte significative. Sono convinta che UniSR rappresenti l’ambiente ideale per continuare questa ricerca, grazie alla stretta integrazione tra ricerca di base e traslazionale. Un ringraziamento speciale va ai miei genitori, che hanno sempre creduto in me, e a tutti i colleghi scienziati e collaboratori, che continuano a sostenere il mio lavoro

Daniela Cesana

Daniela Cesana ha conseguito il dottorato in Biologia Cellulare e Molecolare nel 2010 presso la Open University di Londra e l'Università Vita-Salute San Raffaele, sotto la guida del Prof. Luigi Naldini e del Dott. Eugenio Montini. Durante il dottorato, ha sviluppato un modello murino per valutare i rischi oncogeni associati ai vettori di terapia genica. Nel 2016, grazie a una borsa di studio del Ministero della Salute, ha scoperto che l'HIV-1 può interferire con la trascrizione genica favorendo la sua persistenza nell'ospite. Come responsabile del programma di Dinamica tissutale e di firme di biomarcatori nelle patologie acquisite ed ereditarie dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-Tiget), ha lavorato sul miglioramento delle tecnologie per la sicurezza e l’efficacia della terapia genica. Autrice di oltre 30 articoli e inventrice di 2 brevetti, ha ricevuto nel 2019 l'Excellence in Research Award dall'American Society for Cell and Gene Therapy e diversi finanziamenti per i suoi studi sulla genotossicità dei vettori e sulla persistenza dell'HIV.

Alessio Cantore

Alessio Cantore ha ottenuto il dottorato in Biologia Cellulare e Molecolare nel 2013 presso la Open University di Londra e l'Università Vita-Salute San Raffaele, collaborando con il Prof. Luigi Naldini, il Prof. Thierry Vanden Driessche e la Prof.ssa Maria Grazia Roncarolo. Ha contribuito alla terapia genica per il fegato, migliorando l’efficacia e la sicurezza dei vettori lentivirali e sviluppandone versioni potenziate e meno immunogeniche. Autore di 19 articoli di ricerca e 6 review, è co-inventore di 12 brevetti. Ha ricevuto vari premi, tra cui il Young Investigator Award (2018) e Excellence in Research Awards (2019, 2023, 2024). Dal 2017 è Ricercatore Universitario di Istologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e, dal 2020, Group Leader presso SR-Tiget. È inoltre co-fondatore scientifico di GeneSpire, una start-up per terapie geniche contro malattie epatiche ereditarie.

Daniela Latorre

La Dr.ssa Daniela Latorre è una ricercatrice specializzata in immunologia umana. Ha ottenuto il suo dottorato in Immunologia presso l'Università "Sapienza" di Roma e successivamente si è trasferita in Svizzera per un training post-dottorato nel laboratorio della Prof.ssa Federica Sallusto. Dal 2020, supportata da vari finanziamenti e premi nazionali e internazionali, tra cui quelli del Fondo nazionale svizzero, dirige il gruppo di Neuroimmunologia Umana presso l'ETH di Zurigo, focalizzandosi sull'immunità delle cellule T nelle malattie neurologiche immunomediate.

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