Nasce oggi “Top Italian Women Scientists 2016”, il Club delle migliori scienziate italiane promosso da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna.
Il gruppo riunisce 38 eccellenze femminili, donne che si contraddistinguono per un’alta produttività scientifica e che hanno dato un sostanziale contributo all’avanzamento delle conoscenze scientifiche in campo biomedico. L’obiettivo è quello di promuovere la ricerca “rosa” e avvicinare le giovani a questo mondo. Il Club è dedicato infatti alle scienziate italiane impegnate nella ricerca biomedica in cima alla classifica dei Top Italian Scientists (TIS)1, un censimento degli scienziati italiani di maggior impatto in tutto il mondo, misurato con il valore di H-index, l’indicatore che racchiude sia la produttività sia l’impatto scientifico del ricercatore, nonché la sua continuità nel tempo, e che si basa sul numero di citazioni per ogni pubblicazione.
Tra le scienziate premiate anche la Professoressa Sonia Levi, docente presso il nostro Ateneo.
“Sono molto onorata e mi sento particolarmente orgogliosa per questo riconoscimento; è un risultato che rende merito anche all’Istituzione che ha sostenuto la mia carriera” dice la Professoressa, che aggiunge: “Noi scienziate del Biomedical Science ci incontreremo al fine di conoscerci e scambiarci le idee per fare rete e promuovere la scienza”.
“I dati nazionali del 2015 dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali del CNR”, afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda, “evidenziano come in Italia la presenza femminile nella ricerca, in particolare in posizioni di rilievo e nelle sedi decisionali, sia ancora bassa. Se guardiamo ai dati relativi alle posizioni apicali, poi, sono meno del 17% le donne che rivestono il ruolo di direttori di Istituti di ricerca e di Dipartimento. Questa iniziativa di Onda ha l’obbiettivo di evidenziare il lavoro e la passione di molte donne, non tutte note al grande pubblico, premiando il loro lavoro e la loro dedizione.”
“Sono donne di ‘impatto’ nella biomedicina”, dichiara Adriana Albini, Presidente Comitato Scientifico Onda e Direttore del Laboratorio di Biologia Vascolare e Angiogenesi di MultiMedica Milano, “non solo nel senso che il loro lavoro impatta sulla società e sui progressi della conoscenza, ma anche perché, attraverso la loro produzione scientifica letta e citata, si sono conquistate una posizione alta in questa specie di ‘hit parade’ nella scienza. È la nascita di una rete di donne ricercatrici in campo biomedico che può diventare di riferimento ai giovani ricercatori e in progetti di comunicazione. È un progetto a cui penso da tempo che vede oggi finalmente la luce grazie ad Onda”.
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