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Alberto Guarnaccia è l’unico invited student italiano al Congresso EAACI

11 giugno 2019
Medicina

Alberto Guarnaccia, studente al quarto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia UniSR, è stato l’unico studente italiano invitato al Congresso Annuale della Società europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI-European Accademy of Allergy and Clinical Immunology) per partecipare alle attività congressuali ed esporre il progetto con il quale ha iniziato questo percorso all’interno della Società.

Per partecipare, Alberto ha applicato al progetto “Allergy College”, istituito dall’EAACI stessa, indirizzato agli studenti delle facoltà di medicina europee con lo scopo di coinvolgerli maggiormente nelle attività riservate all’allergologia e all’immunologia clinica. Accettata la sua candidatura (sulla base di curriculum e lettera motivazionale), ad Alberto e a ciascuno degli altri partecipanti è stato assegnato un Mentor (membro della società con il compito di guidare lo studente all’interno dell’esperienza) con il quale si è poi concordato l’argomento scientifico su cui scrivere un abstract. Infine, sono stati selezionati gli abstract ritenuti più validi, per essere presentati in una sessione dedicata durante il congresso di Lisbona. La possibilità di partecipare all'evento è stata fornita attraverso Borse di Studio messe a disposizione dalla società stessa.

Durante il Congresso, gli studenti hanno anche seguito sessioni specifiche con l’intento di approfondire i contenuti allergologici e immunologici, nell’ottica di un mini percorso formativo d’approfondimento. In tale occasione, gli studenti europei selezionati hanno esposto la propria presentazione scientifica; Alberto, unico italiano, ha presentato un caso clinico di FPIES (Food Protein-induced Enterocolitis Syndrome, Enterocolite allergica da proteine alimentari).

Racconta:

Questa esperienza ha rappresentato per me un’importante momento formativo in contesto scientifico molto prestigioso, con oltre 8000 partecipanti provenienti da tutto il mondo. È la prima vera sfida professionale in cui mi sono cimentato: imparare a partecipare (e, auspicabilmente, contribuire) alla comunità scientifica è ad oggi fondamentale. L’Università Vita-Salute San Raffaele, attraverso la sua naturale vocazione ad essere protagonista in scenari scientifici internazionali, è riuscita a trasmettermi l'importanza di perseguire obiettivi sempre più ambiziosi attraverso risultati di grande valore, ricercandoli e presentandoli in occasioni scientifiche di altissimo livello. Per me è stato un orgoglio poter rappresentare la mia Università, ritenendola espressione di un’idea formativa impareggiabile nel panorama nazionale ed estremamente competitiva a livello internazionale”.

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