Uno studio dell’Università di Trento, svolto in collaborazione con UniSR, ha identificato alcuni elementi che migliorano la leggibilità. Quattro quelli principali:
- Grandezza del carattere – maggiore è il carattere, più il testo è leggibile.
- Allineamento del testo a sinistra (non centrato o giustificato)
- Utilizzo di intestazioni o titoletti che diano un’indicazione del contenuto del paragrafo
- Ampiezza dell’interlinea – maggiore è l’interlinea, più il testo è leggibile.
Il gruppo di ricerca, coordinato dal Dott. Michele Scaltritti del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento e dal Dott. Simone Sulpizio, ricercatore UniSR presso la Facoltà di Psicologia e Centro di Neurolinguistica e Psicolinguistica, ha realizzato una serie di esperimenti coinvolgendo circa 80 partecipanti, adulti e ragazzi delle scuole medie. Tra loro, sia lettori tipici sia lettori con dislessia. Ai partecipanti è stato richiesto di leggere alcune pagine internet selezionate dal web, eterogenee per aspetto e per caratteristiche tipografiche. Durante la lettura sono stati registrati i loro movimenti oculari.
I risultati di questa analisi mostrano che diverse caratteristiche tipografiche influenzano la leggibilità dei testi. L’allineamento del testo a sinistra, l’utilizzo di intestazioni o l'uso di un font più grande sono elementi che, ad esempio, possono aiutare tutti i tipi di lettori. Altri elementi ancora – come il tipo di font utilizzato o l’uso di evidenziazioni come il grassetto o il corsivo – non risultano aver alcun impatto sulla leggibilità dei testi.
In generale lo studio indica che la semplice manipolazione di alcune caratteristiche dell’aspetto delle pagine internet – un’operazione semplice ed economica – può essere sufficiente per migliorare la leggibilità dei testi. Un miglioramento che è spesso riscontrabile in tipologie di lettori diverse: più o meno esperti, tipici o con dislessia.
Conclude il Dott. Sulpizio:
“Ecco perché l’applicazione di tali migliorie può contribuire alla realizzazione di testi più inclusivi, più accessibili a tutti gli utenti. Le raccomandazioni contenute nello studio sono particolarmente utili a chi compila le linee guida per l’accessibilità dei contenuti web e a chi realizza testi digitali”.