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#TalentiUniSR: Giacomo Novembre

28 gennaio 2021
Premi e riconoscimenti

Rientrare in Italia dopo 11 anni e aprire un proprio laboratorio di ricerca: è l’avventura di Giacomo Novembre, neuroscienziato fiorentino, una laurea in filosofia presso il nostro Ateneo e un decennio di studi all’estero, che ha vinto uno dei finanziamenti più ambiti, lo Starting grant europeo, del valore di un milione e mezzo di euro. Grazie a questi fondi, aprirà a breve un suo laboratorio presso la sede di Roma dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dedicato allo studio delle neuroscienze cognitive, con focus sull’integrazione senso-motoria, l’interazione sociale, e la musica. Di UniSR, dove si è laureato in Filosofia della Mente e del Linguaggio, dice: “I suoi punti di forza sono sicuramente l’inter-disciplinarietà del curriculum e dell’offerta formativa, e la qualità del corpo docente”.

Nome

Giacomo Novembre

Il tuo percorso universitario

Dopo la laurea triennale in Filosofia della Mente e del Linguaggio, ottenuta presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, mi sono trasferito all’estero, dove ho vissuto per 11 anni, in quattro diverse nazioni, occupandomi sempre di Neuroscienze Cognitive. Ho prima conseguito (i) un Master di ricerca presso il Donders Institute for Brain, Cognition and Behaviour, a Nijmegen in Olanda, e poi (ii) un dottorato di ricerca presso il Max Planck Institute for Cognitive and Brain Science, a Lipsia in Germania. Ho poi lavorato come Research Lecturer a Sydney, presso il Marcs Institute for Brain, Behavior and Development, e successivamente come Research Associate presso University College London, in Inghilterra. Dal 2018 sono rientrato in Italia, dove lavoro presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Perché ti sei iscritto all’Università Vita-Salute San Raffaele

Cercavo un luogo dove studiare la mente umana considerando sia l’aspetto filosofico che quello scientifico. Il mio obiettivo era poter cominciare con un approccio inter-disciplinare, per poter poi specializzarmi. Ho trovato esattamente quello che cercavo, oltre a tantissimi stimoli ed entusiasmo per le materie di studio che non ho mai più lasciato.

Che opportunità ti ha dato il nostro Ateneo

Moltissime. L’ateneo è composto di illustri personalità del pensiero filosofico e scientifico italiano. Queste non si limitavano solo a fare lezione, ma si confrontavano spesso tra loro, dando vita ad accesi dibattiti a cui noi giovanissimi assistevamo. Che cosa si può chiedere di più?

Di cosa ti occupi attualmente

Sto per aprire il mio Laboratorio di ricerca presso l’IIT, con sede a Roma. Il mio laboratorio si occuperà delle stesse tematiche su cui ho lavorato durante la mia carriera di ricercatore: neuroscienze cognitive, con focus sull’integrazione senso-motoria, l’interazione sociale, e la musica. I nostri esperimenti utilizzano spesso l’elettroencefalografia (EEG) sull’uomo (da poco anche su altre specie), accoppiandola con misure del comportamento come la cinematica, o la stimolazione trans-cranica. La mia ricerca sarà prevalentemente finanziata da un grant europeo che ho vinto nel 2020, un ERC StG, che ammonta a circa 1.5 milioni di euro.

Il punto di forza dello studiare al San Raffaele

Relativamente al mio percorso, il punto di forza è stato sicuramente l’inter-disciplinarietà del curriculum e dell’offerta formativa. Inoltre, la qualità del corpo docente era senz’altro un elemento di grande forza. Se non avessi incontrato professori come Edoardo Boncinelli (mio relatore di tesi, per cui proverò sempre infinita stima e gratitudine), o Matteo Motterlini e Andrea Moro (che mi hanno fortemente stimolato e supportato quando decisi di trasferirmi all’estero), non avrei fatto lo stesso percorso.

Il tuo miglior pregio

L’entusiasmo, e la tenacia.

Citazione preferita

Visto che al San Raffaele ho studiato Filosofia, scelgo una citazione del più grande filosofo di tutti i tempi: “… È questa la forma di anima che noi diciamo che abita nella parte superiore del corpo e che dalla terra ci innalza verso la realtà che ci è congenere nel cielo, in quanto noi siamo piante non terresti ma celesti.” (Platone, Timeo)

Il tuo sogno nel cassetto

Un giorno ancora lontano mi piacerebbe insegnare neuroscienze ai filosofi.

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