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#TalentiUniSR: Tommaso Scquizzato

14 aprile 2021
Premi e riconoscimenti

Le ragioni per cui Tommaso Scquizzato rientra tra i #TalentiUniSR sono talmente numerose che qui ne riportiamo solo alcune. Studente del quarto anno dell’MD Program UniSR, frequenta attivamente da 3 anni il centro di ricerca di anestesia e rianimazione e la terapia intensiva cardiochirurgica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. Durante le scuole superiori si era distinto per aver inventato una app per smartphone volta a insegnare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, motivo per cui è stato insignito del titolo di Alfiere della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Giorgio Napolitano. Ad oggi Tommaso è autore di numerose pubblicazioni, abstract di congressi internazionali e di un capitolo di libro sui temi arresto cardiaco e rianimazione cardiopolmonare; è stato uno dei 7 italiani coinvolti nello sviluppo delle linee guida Europee 2020-2025 per la rianimazione cardiopolmonare realizzate da European Resuscitation Council (ERC) ed ha collaborato alla traduzione delle linee guida in italiano con Italian Resuscitation Council (IRC), anche a quelle modificate in vista della pandemia COVID-19. Recentemente ha partecipato come relatore alla prima presentazione delle nuove linee guida in Italia, presentando durante il webinar di IRC con 1800 partecipanti le novità delle linee guida sull’utilizzo delle app per allertare i primi soccorritori nelle vicinanze di un arresto cardiaco; alla base di queste raccomandazioni anche una revisione sistematica della letteratura e meta-analisi di cui è primo autore Tommaso insieme ai medici e ricercatori OSR e pubblicata sulla principale rivista del settore (Resuscitation), che ha dimostrato come l’uso dell’app aumenti l’inizio delle manovre di rianimazione prima dell’arrivo dell'ambulanza e la sopravvivenza dei pazienti. Di UniSR dice: “Sono fortemente convito che il punto di forza del San Raffaele sia essere circondato da modelli che sono fonte di ispirazione per gli studenti: per me lo è stato e continua ad esserlo ogni giorno. Al San Raffaele si respira un’aria internazionale, in cui si ha la possibilità di svolgere ricerca clinica di altissimo livello e allo stesso tempo offrire cure e trattamenti di qualità”.

Nome

Tommaso Scquizzato

Il tuo percorso universitario

Mi sono iscritto nel 2017 al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (International Medical Doctor Program) presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Da tre anni frequento attivamente il Center for Intensive Care and Anestesiology, il centro di ricerca clinica di anestesia e rianimazione, e la Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele

Perché ti sei iscritto all’Università Vita-Salute San Raffaele

Essere al San Raffaele è bellissimo per molte ragioni. Mi affascinava e ispirava l’idea di poter studiare all’interno di un campus prestigioso, punto di riferimento in Italia, dove venisse offerta la reale opportunità di entrare in stretto contatto con il mondo della ricerca e della clinica allo stesso tempo

Che opportunità ti ha dato il nostro Ateneo

In aggiunta all’elevata qualità della didattica e alla ottima preparazione che mi sta fornendo, l’Università Vita-Salute San Raffaele mi ha permesso di entrare a far parte di un ambiente dove clinica e ricerca vengono svolte in stretta sinergia. Ho avuto l’enorme fortuna di ricevere una mentorship eccezionale da parte dei Prof. Alberto Zangrillo e Prof. Giovanni Landoni, ai quali sarò sempre enormemente riconoscente. Fin dall’inizio mi sono sentito immediatamente parte del gruppo e sono quotidianamente accompagnato, guidato e consigliato all’interno del mio percorso. Ho avuto l’opportunità di imparare cosa significhi fare ricerca e allo stesso tempo prendersi cura dei malati più critici all’interno di una realtà ospedaliera e universitaria di queste dimensioni. Grazie alla formazione e alla mentorship ricevuta sono riuscito a raggiungere traguardi che non avrei mai pensato di raggiungere a questo punto della mia carriera

Di cosa ti occupi attualmente

Attualmente frequento il IV anno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia International Medical Doctor Program. Agli impegni didattici affianco un’intensa attività di ricerca presso il Center for Intensive Care and Anestesiology e clinica presso la Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. Ricopro il ruolo di social media editor degli account del reparto di anestesia e rianimazione.

La mia attività di ricerca è prevalentemente incentrata sullo studio dell’arresto cardiaco e della rianimazione cardiopolmonare con particolare attenzione al ruolo della tecnologia. Durante la pandemia COVID-19, ho studiato l’impatto della pandemia sugli arresti cardiaci extra ospedalieri e sull'uso dei servizi di emergenza. Collaboro attivamente con European Resuscitation Council e Italian Resuscitation Council, società scientifiche impegnate a migliorare la cura dei pazienti con arresto cardiaco

Il punto di forza dello studiare al San Raffaele

Sono fortemente convito che il punto di forza del San Raffaele sia essere circondato da modelli che sono fonte di ispirazione per gli studenti: per me lo è stato e continua ad esserlo ogni giorno. Al San Raffaele si respira un’aria internazionale, in cui si ha la possibilità di svolgere ricerca clinica di altissimo livello e allo stesso tempo offrire cure e trattamenti di qualità

Il tuo miglior pregio

Entusiasmo e determinazione nel voler raggiungere i miei obiettivi

Citazione preferita

If I have seen further it is by standing on the shoulders of Giants.” – Isaac Newton

Credo che nel campo scientifico tutti stiamo sulle spalle dei giganti, ovvero gli esperti che ci hanno preceduto o che ci stanno guidando. I traguardi che raggiungiamo oggi o saremo in grado di raggiungere domani non sarebbero possibili senza le loro scoperte e innovazioni del passato e ciò che ci hanno trasmesso

Il tuo sogno nel cassetto

Guidare un gruppo con l’obiettivo di riuscire a sviluppare nuovi trattamenti e strategie innovative per migliorare la sopravvivenza dopo un arresto cardiaco. In più, poter essere un giorno a mia volta mentore per qualche giovane studente credo sarebbe il miglior modo per restituire il supporto che ho ricevuto

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