Hackathon: la città del futuro degli studenti UniSR

In occasione del 50esimo anniversario di Coima, colosso di investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari, nel vecchio scalo di Porta Romana e futuro villaggio Olimpico e Paralimpico che ospiterà uno studentato con 1.700 posti per gli studenti, si è tenuto l’evento Hackathon- Inspiring Cities.

L’evento è una competizione a cui hanno partecipato le più importanti università milanesi e romane: 13 università che hanno presentato i loro “sogni” di città del futuro. La sfida era quella di immaginare una città per i prossimi 50 anni efficiente, internazionale, inclusiva e che terrà conto dell’aspetto ambientale ma anche di quello sociale per essere sempre più a misura di cittadino, un posto attento alla comunità e alla civilizzazione grazie alla sua trasformazione digitale e alla sua attenzione all’urbanistica e all’ecologia.

Tra i 130 studenti delle 13 università che si sono sfidate ad essersi aggiudicati il premio di migliore città del futuro sono stati gli studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele con il loro “sogno” Organism.

I nostri pay off non sono solo dei motti ma rappresentano la nostra essenza, il nostro modo di vedere le cose. In UniSR, infatti, l’uomo viene inteso non solo come un organismo biologico ma anche psicologico e spirituale e la conoscenza non viene intesa solo come conoscenza scientifica che produce innovazione ma come conoscenza dell’essere umano, del sé.

Questa è la base di partenza per immaginare la nostra città del futuro.

Nel nostro Organism l’umano vivrà creando un ethos, ovvero una dimora dove l’interazione continua tra individuo e ambiente la fa da padrone. Elemento cardine di questa connessione sarà la conoscenza dell’umano, il quale riuscirà a conoscersi e a conoscere il proprio modo di stare al mondo.

I nostri studenti hanno lavorato sull’idea che siamo organismi viventi, che le nostre comunità sono organismi, persone di persone, cioè sono organismi unitari in cui la molteplicità di persone vive e convive e cerca di condurre una vita “buona”

– Roberto Mordacci, Professore Ordinario di Filosofia.

Il progetto del team UniSR guidato dalla Professoressa Bottadin Cantoni e composta da Aurora Campugiani, Marco Cerciello, Pierluigi Scandale, Enrica Piazza, Edoardo Mongardini, Tom Cossato, Alessandro Cuneo e Alex Brico, studenti delle nostre tre facoltà ha immaginato la città del futuro come se fosse un essere umano: un organismo complesso composta da quartieri interconnessi tra loro grazie ai servizi per i cittadini.

I must have della nostra città del futuro? Salute, sicurezza e indipendenza per i cittadini!

Sarà una città definita “walkable” grazie ai servizi accessibili a tutti e soprattutto a tutte le fasce d’età garantendo servizi, come trasporti e sanità, anche nei quartieri più fragili della città.

Il punto forte del nostro Organism sarà la costruzione di ospedali più smart grazie a dei servizi di screening digitali dove i dati saranno raccolti ed inviati agli specialisti del settore attraverso la telemedicina per garantire diagnosi più tempestive ed efficaci per i pazienti.

Il cuore della nostra città batterà a ritmo dei sogni e delle aspirazioni degli abitanti che potranno vivere e convivere con persone di ogni età in ambienti immersi nel verde e dominati dalla tecnologia che saranno elementi fondamentali per la socialità e la scoperta del proprio io.

La nostra città del futuro non sarà solo efficiente ma sarà viva 

- Aurora Campugiani, Studentessa della Facoltà di Medicina e Chirurgia Unisr