Il lavoro d’ufficio è comunemente associato alla sedentarietà ed al mantenimento di posture inadeguate per tempi prolungati. In questi ultimi mesi molti più lavoratori sono stati costretti a lavorare da casa davanti ad un computer, con una conseguente riduzione della mobilità e quindi un maggiore rischio di sviluppare problemi legati alla sedentarietà. Sicuramente la limitazione degli spostamenti può aver portato ad una riduzione dello stress per molte persone che ogni giorno viaggiano per arrivare al lavoro. Tuttavia, inevitabilmente vengono a mancare anche solo quei piccoli spostamenti di routine – come portare documenti a colleghi, andare a prendere il caffè o andare in mensa – che stimolano ad alzarsi ed a cambiare posizione.
Inoltre, lavorando da casa spesso utilizziamo sedute che sembrano apparentemente confortevoli ma che poi si rivelano dannose: chi non ha provato a lavorare seduto sul divano per poi alzarsi dopo ore pieno di dolori? E anche per i più diligenti che lavorano seduti ad un tavolo, molte volte le postazioni di lavoro ricavate al proprio domicilio sono inadeguate. Per esempio il tavolo da cucina è spesso più alto rispetto ad una scrivania da ufficio, oppure il nostro computer portatile ha uno schermo più piccolo o più basso rispetto allo schermo del computer fisso che abbiamo in ufficio.