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Smartworking e studio davanti al PC: i consigli per una postura corretta

28 maggio 2020
Medicina

Articolo a cura della Dott.ssa Elisabetta Sarasso, Tutor Professionale del Corso di Laurea in Fisioterapia e studentessa in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, e del Dott. Andrea Tettamanti, Direttore della Didattica Professionale del Corso di Laurea in Fisioterapia e Direttore della Didattica della Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie UniSR.

 

Il lavoro d’ufficio è comunemente associato alla sedentarietà ed al mantenimento di posture inadeguate per tempi prolungati. In questi ultimi mesi molti più lavoratori sono stati costretti a lavorare da casa davanti ad un computer, con una conseguente riduzione della mobilità e quindi un maggiore rischio di sviluppare problemi legati alla sedentarietà. Sicuramente la limitazione degli spostamenti può aver portato ad una riduzione dello stress per molte persone che ogni giorno viaggiano per arrivare al lavoro. Tuttavia, inevitabilmente vengono a mancare anche solo quei piccoli spostamenti di routine – come portare documenti a colleghi, andare a prendere il caffè o andare in mensa – che stimolano ad alzarsi ed a cambiare posizione.

Inoltre, lavorando da casa spesso utilizziamo sedute che sembrano apparentemente confortevoli ma che poi si rivelano dannose: chi non ha provato a lavorare seduto sul divano per poi alzarsi dopo ore pieno di dolori? E anche per i più diligenti che lavorano seduti ad un tavolo, molte volte le postazioni di lavoro ricavate al proprio domicilio sono inadeguate. Per esempio il tavolo da cucina è spesso più alto rispetto ad una scrivania da ufficio, oppure il nostro computer portatile ha uno schermo più piccolo o più basso rispetto allo schermo del computer fisso che abbiamo in ufficio.

Alcuni consigli utili

Per fare chiarezza, non esiste la postura corretta per definizione, ma ci sono alcuni consigli che si possono seguire per adattare al meglio le proprie postazioni lavorative e ridurre la probabilità di sviluppare dolori al collo, alla schiena o agli arti superiori:

  • se necessario, usate cuscini per rialzare la seduta o supporti per posizionare il computer all’altezza degli occhi;
  • è bene evitare di mantenere la cosiddetta “slumped position” ossia la posizione scivolata sulla sedia e soprattutto evitare la posizione in protrusione prolungata del capo che spesso assumiamo per guardare il computer;
  • è opinione comune dei fisioterapisti che sia utile stare seduti mantenendo il più possibile le curve fisiologiche della colonna vertebrale, ma questo non significa rimanere immobili sulla sedia! È importante continuare a fare piccoli aggiustamenti che permettano di modificare le zone di pressione e di tensione;
  • infine ricordiamoci che il problema più importante non è la postura ma l’immobilità. Al fine di evitare l’insorgenza di dolori non c’è migliore medicina del movimento e per questo è consigliato alzarsi spesso per camminare, fare esercizi di stretching per il collo e per gli arti e soprattutto fare attività fisica regolare.

Ricordatevi questo motto: “Your best posture is your next posture!”.

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