Dottorato di Ricerca in Filosofia
Il Corso di Dottorato in Filosofia, a partire dal XXXVIII ciclo, è articolato in 4 diverse aree di ricerca. A ciascuna area è assicurata un borsa libera di dottorato.
I candidati dovranno indicare nella domanda di ammisisone la preferenza per UNA SOLA area tematica e per la quale il candidtao presenta il proprio progetto di ricerca. L’attribuzione avviene sulla base della posizione nella graduatoria finale e dell’area di ricerca indicata al momento della sottomissione della domanda di ammissione a concorso.
Di seguito sono disponibili le descrizioni delle aree di ricerca.
Le ricerche di quest’area sono rivolte all’analisi teorica dei presupposti valoriali e normativi delle pratiche sociali e politiche. La metodologia è prevalentemente interdisciplinare e mira a fornire contributi non solo alla discussione teorica ma anche alle prassi etiche e politiche, con particolare riguardo agli ambiti della cura, della comunicazione, della giustizia, della cittadinanza e dell’etica pubblica.
I progetti di ricerca dovranno essere preferenzialmente indirizzati verso le seguenti aree:
- la discussione teorica sulla natura dei giudizi morali; il rapporto tra etica ed epistemologia; il rapporto tra filosofia morale e psicologia morale; le questioni della bioetica, incluse l’etica ambientale e l’etica del rapporto uomo-animale; le implicazioni etiche della neuroscienze e la questione del potenziamento; l’etica della comunicazione e dei media
- le teorie della giustizia, della legittimità e della compliance; i diritti e i doveri dei migranti; la tolleranza e il multiculturalismo; le teorie della guerra giusta
- le forme della critica sociale e del pensiero utopico; la nozioni di ideologia, emancipazione e solidarietà.
L’area di storia delle idee si propone di attivare una serie di ricerche ripartite secondo due direttrici principali: quelle a carattere metodologico e generale e quelle centrate su tematiche particolari.
- Il primo gruppo riguarda la storia delle idee in rapporto con il canone filosofico e con le scienze umane e sociali. Rientrano all’interno di tale ambito le ricerche interdisciplinari incentrate sull’archeologia del sapere come metodo per la storia delle idee, il legame tra pensiero critico e ideologia, la funzione dello scetticismo, le indagini dedicate al rapporto tra la storia e la filosofia, il mito e il concetto, la metafora e il pensiero, la storia del personaggio concettuale del filosofo e il significato complessivo della nozione di esperienza nella storia del pensiero
- Il secondo gruppo investe specifiche tematiche, strettamente connesse all’epoca storica in cui sono emerse. In ambito antico e medievale l’attenzione è posta sulle prospettive legate alla cura di sé, alla metafisica del platonismo nei suoi influssi storici, alla fusione di orizzonti tra la filosofia greca e il messaggio biblico e alla tradizione apocalittica, con particolare attenzione per la figura di Gioacchino da Fiore. In ambito moderno e contemporaneo, viene dato particolare risalto al pensiero umanistico e rinascimentale, al ruolo del cartesianismo nella fondazione della prima modernità, alla questione della teodicea, alla relazione tra soggettività e verità, al pragmatismo e neopragmatismo nel pensiero americano e al post-strutturalismo e postmodernismo come categorie filosofiche, estetiche e culturali
Le ricerche in quest’area riguardano i temi trattati nell’ambito della filosofia analitica, con particolare attenzione alla scienza e al suo impatto sulla società, al linguaggio e alla comunicazione della scienza, alla filosofia della mente e della percezione, alla logica formale e le sue applicazioni. Le principali aree di studio includono:
- Epistemologia sperimentale e applicata: epistemologia sociale; fondamenti sociali della conoscenza; basi neurobiologiche della razionalità umana; economia comportamentale; neuroeconomia; scienze cognitive del giudizio, scelta e decisione; economia sperimentale e politiche pubbliche basate sull’evidenza; ruolo degli esperti nella scienza e nella comunicazione della scienza; scienza e pseudoscienza; disaccordo scientifico.
- Filosofia del linguaggio (teorica e sperimentale): linguaggio ordinario e suo uso manipolatorio e propagandistico; forme di comunicazione e di disinformazione in contesti scientifici e pubblici; linguaggio d’odio; dimensione valutativa ed espressiva del linguaggio; filosofia del linguaggio femminista.
- Filosofia della mente e della percezione: intenzionalità e coscienza; contenuti mentali e rapporto tra linguaggio e pensiero; fenomenologia cognitiva; questioni metafisiche, epistemologiche, semantiche ed empiriche relative alla percezione.
- Logica e filosofia della matematica: applicazione degli strumenti formali, di stampo classico o non classico, ai fondamenti della matematica e ai paradossi insiemistici e relative questioni logico-filosofiche; statuto ontologico delle entità matematiche; nozione di riferimento nei linguaggi formali e naturali.
Nell’area della Filosofia teoretica ed Estetica sono di particolare interesse:
- L’ontologia classica e i concetti metafisici fondamentali, i problemi posti dal nichilismo contemporaneo, la domanda metafisica sul mondo e sull’essere umano alla luce dell’attuale avanzamento delle scienze, le questioni della post-modernità;
- La fenomenologia dell’esperienza, dell’esistenza e della psichiatria, la fenomenologia della persona e delle emozioni, dell’intersoggettività e dell’empatia, la fenomenologia delle differenze di genere e dell’identità personale di genere, l’ontologia sociale qualitativa di matrice fenomenologica oltre che l’ontologia sociale di tradizione analitica.
- La riflessione classica attorno all’arte e alle forme del fare, dal Medioevo al Novecento, l’estetica del sacro, la filosofia del sublime, la filosofia del romanzo e della moda.
Fino al XXXVII ciclo il Corso di Dottorato di Ricerca in Filosofia era formato da due Curricula: